Una semplice depressione
Buongiorno da circa due anni soffro di una forma di depressione, perlomeno questo è ciò che mi è stato diagnosticato, tuttavia, la mia preoccupazione più grande e la quasi totalità di mancanza di memoria che accuso da un pò di tempo. Non riesco infatti a memorizzare ciò che leggo, non riesco a ricordare nomi di attori, gente di spettacolo in generale, addirittura di colleghi di lavoro. Ho seri problemi di comunicazione, tendo a chiudermi e a parlare sempre meno. Ho difficoltà nella dialettica non è più fluida e talvolta mi inceppo e non riesco a trovare le parole. Tutto ciò inevitabilmente non può che aggravare il mio malessere generale ed alimentare una sempre crescente sfiducia in me stesso e depressione. Sono giovane, ho solo 39 anni ma è possibile che tutto ciò possa esser causato da una semplice depressione ? Ho la terribile sensazione di poter aver contratto un qualcosa di più serio, come una demenza o una qualche forma di degenerazione neurologica. Sarebbe un' eventualità da escludere a priori ? Gradirei ricevere un vostro riscontro in merito. Distinti saluti.
[#1]
Gentile utente,
la sensazione di aver perso la memoria, che nel suo caso si manifesta nella difficoltà a ricordare i nomi delle persone o a "trovare le parole", è un sintomo classico della depressione, che scompare quando l'umore torna stabile. Che terapie sta facendo?
la sensazione di aver perso la memoria, che nel suo caso si manifesta nella difficoltà a ricordare i nomi delle persone o a "trovare le parole", è un sintomo classico della depressione, che scompare quando l'umore torna stabile. Che terapie sta facendo?
Franca Scapellato
[#2]
Ex utente
Per due anni circa ho assunto Zyprexa inizialmente 10 mg, poi da circa 1 anno ridotto a 5 mg associato ad esilgan 1mg la sera per dormire(tra le altre cose ho problemi di insonnia). Di recente dal 5 febbraio al 16 marzo di quest' anno sono stato ricoverato presso una casa di cura privata con specializzazione in neuropsichiatria e qui mi è stata cambiata la terapia. Tolto lo zyprexa sostituito con depakin chrono 500mg una compressa, una compressa di paroxetina 20mg e la solita compressa di esilgan 1mg alla sera. Da sempre restio ad assumere farmaci di mia spontanea iniziativa da circa un mese ho eliminato il depakin, la paroxetina ed ho dimezzato l' esilgan. Attualmente prendo una compressa di melatonina diet 3mg la sera e mezza compressa di esilgan da 1mg. Purtroppo però devo riconoscere di non star bene affatto. Sono apatico, svogliato, ho come un senso di vuoto e profondo malessere interiore. Ho dimenticato di precisare che,purtroppo, alcuni anni fà ho avuto trascorsi di abuso di alcool, spesso superalcolici. Inizialmente bevevo solo saltuariamente capitava magari una volta alla settimana, ma, nell' ultimo periodo, prima del mio primo ricovero ospedaliero in psichiatria nel marzo del 2007, purtroppo, ne abusavo quasi tutti i giorni. Ora sono passati più di due anni, attualmente non bevo più ma ho un profondo senso di colpa per ciò che ho fatto a me stesso. Il mio timore è appunto che la mia non sia una semplice depressione ma magari una patologia neurodegenerativa più seria legata appunto ai miei trascorsi abusi. Vivo tutti i giorni con questo chiodo fisso. Nel 1996 sono riuscito a conseguire un diploma di Ragioniere lavorando e studiando in un istituto tecnico industriale statale, frequentando un corso serale quinquennale. Attualmente non riesco a memorizzare due righe in croce e come ho già precedentemente detto scordo addirittura i nomi di persone che conosco, di colleghi, ho la memoria " corta " per avvenimenti e fatti trascorsi. Non riesco più a dare una giusta collocazione temporale agli eventi vissuti. Non riesco più a parlare fluidamente nonostante avessi una dialettica abbastanza fluente. Non socializzo più, anzi, sono " intimorito " dalla gente, non parliamo poi di relazioni sentimentali, la sola idea del " confronto " mi terrorizza, non mi sento all' altezza. Ribadisco alcuni anni fà ero l' esatto contrario di ciò che sono attualmente. Non ho più forza, mi sento inutile, la mia personalità è distrutta. Non esagero nel descrivere ciò che provo, cerco delle risposte ai miei interrogativi che purtroppo non riesco a trovare. Distinti saluti.
[#3]
La terapia che le è stata prescritta non è per la "depressione" ma per un disturbo bipolare, una patologia di tutto rispetto, curabilissima a patto che...la si curi, vita natural durante, con regolari controlli e aggiustamenti terapeutici.
Attualmente NON si sta curando, e corre gravi rischi.
Non è necessario tirare in ballo strane patologie neurodegenerative: senza lo stabilizzatore dell'umore (Depakin)rischia ricadute e alla lunga anche deterioramento mentale. Se a marzo le era stata prescritta paroxetina vuol dire che i sintomi depressivi c'erano già, e ora si sono aggravati.Tutti i sintomi che la preoccupano sono dovuti alla mancanza di terapie adeguate.
Se uno ha il diabete non si cura buttando via l'insulina, se ha un disturbo bipolare e sospende i farmaci può solo peggiorare.
Contatti lo psichiatra di riferimento al più presto.
Cordiali saluti
Attualmente NON si sta curando, e corre gravi rischi.
Non è necessario tirare in ballo strane patologie neurodegenerative: senza lo stabilizzatore dell'umore (Depakin)rischia ricadute e alla lunga anche deterioramento mentale. Se a marzo le era stata prescritta paroxetina vuol dire che i sintomi depressivi c'erano già, e ora si sono aggravati.Tutti i sintomi che la preoccupano sono dovuti alla mancanza di terapie adeguate.
Se uno ha il diabete non si cura buttando via l'insulina, se ha un disturbo bipolare e sospende i farmaci può solo peggiorare.
Contatti lo psichiatra di riferimento al più presto.
Cordiali saluti
[#4]
Ex utente
La ringrazio vivamente per l' intervento ma devo dirle, francamente, che la sua risposta mi ha ulteriormente " spiazzato ". Nessuno mai mi ha accennato ad un eventuale disturbo bipolare, la mia diagnosi è sempre stata depressione, più precisamente la diagnosi in seguito alle dimissioni del mio primo ricovero nel 2007 è stata " disturbo paranoide della personalità, dipsomania " che tuttavia non condivido appieno, la diagnosi in seguito alle dimissioni del mio ultimo ricovero è stata " recente episodio depressivo moderato". Non son mai stato particolarmente sospettoso della gente ne ho mai pensato che qualcuno volesse farmi del male moralmente o fisicamente e viceversa. Ora lei mi prospetta un possibile disturbo bipolare, ma io non ho mai avuto episodi di eccessiva euforia, anzi, attualmente sarei felice di averne, son circa due anni che vivo in un costante stato di apatia che oserei definire cronica ormai, non gioisco più, non provo sentimenti di nessun tipo, dolore collera ecc,. Tuttavia la cosa che mi preoccupa di più e qui sarò insistente è la mia memoria che pare stia svanendo. Sarò pesante e ripetitivo, ma le sembra normale non ricordare i nomi di colleghi di lavoro, di conoscenti, non riuscire a dare un giusto ordine temporale ad avvenimenti trascorsi ? Questo è il mio cruccio maggiore, vorrei avere risposte più dettagliate in merito a questo mio problema che reputo assai debilitante. Spero di ricevere un' ulteriore riscontro e come da lei suggeritomi mi rivolgerò al più presto al mio psichiatra di riferimento. Distinti saluti.
[#5]
Gentile utente,
credo che una valutazione clinica potrebbe essere dirimente rispetto a quanto le posso dire on line. Tuttavia credo che i sintomi da lei accusati possano essere trattati adeguatamente valutando, d'altra parte, la collateralità degli stessi: a diagnosi precisa deve poter seguire un trattamento specifico.
Certamente la sua giovane età depone a favore di un intervento mirato e rapido.
Cordialmente
credo che una valutazione clinica potrebbe essere dirimente rispetto a quanto le posso dire on line. Tuttavia credo che i sintomi da lei accusati possano essere trattati adeguatamente valutando, d'altra parte, la collateralità degli stessi: a diagnosi precisa deve poter seguire un trattamento specifico.
Certamente la sua giovane età depone a favore di un intervento mirato e rapido.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#6]
Lo stabilizzatore dell'umore viene di solito prescritto in caso di disturbo bipolare, però alcuni lo usano anche in disturbi della personalità.
Resta il fatto che lei ha sospeso la terapia, e la perdita di memoria che lamenta è proprio un sintomo classico della depressione. Non è un'impressione sua, non riesce proprio a memorizzare, ma è un disturbo transitorio e reversibile con la terapia antidepressiva. Sapesse quante persone se ne lamentano! Quando è molto marcato (non nel suo caso), soprattutto nell'anziano, si parla anche di "pseudodemenza" e i test di intelligenza danno risultati scadenti, per cui è difficile fare una diagnosi. Dopo qualche mese di cura, però, la stessa persona torna come prima, e allora si esclude la demenza organica.
Nel suo caso c'è un rapporto temporale con la sospensione della terapia e la perdita della memoria.
Per quanto riguarda la diagnosi, che ovviamente si può fare solo direttamente, bisogna distinguere tra la patologia che ha portato al ricovero e la personalità di base.
L'ideale sarebbe una valutazione diagnostica al di fuori dei momenti di aggravamento, se no si hanno delle "istantanee", dei fotogrammi, ma non si capisce bene il quadro complessivo.
Cordiali saluti
Resta il fatto che lei ha sospeso la terapia, e la perdita di memoria che lamenta è proprio un sintomo classico della depressione. Non è un'impressione sua, non riesce proprio a memorizzare, ma è un disturbo transitorio e reversibile con la terapia antidepressiva. Sapesse quante persone se ne lamentano! Quando è molto marcato (non nel suo caso), soprattutto nell'anziano, si parla anche di "pseudodemenza" e i test di intelligenza danno risultati scadenti, per cui è difficile fare una diagnosi. Dopo qualche mese di cura, però, la stessa persona torna come prima, e allora si esclude la demenza organica.
Nel suo caso c'è un rapporto temporale con la sospensione della terapia e la perdita della memoria.
Per quanto riguarda la diagnosi, che ovviamente si può fare solo direttamente, bisogna distinguere tra la patologia che ha portato al ricovero e la personalità di base.
L'ideale sarebbe una valutazione diagnostica al di fuori dei momenti di aggravamento, se no si hanno delle "istantanee", dei fotogrammi, ma non si capisce bene il quadro complessivo.
Cordiali saluti
[#7]
Ex utente
Gentili dottori, innanzitutto voglio ringraziarvi per l' interessamento al mio caso. Tuttavia è difficile poter stabilire se la perdita della mia memoria sia strettamente correlata al periodo di interruzione della terapia. Effettivamente finchè, diciamo così, stavo " bene " non ho avuto modo di mettermi alla prova, francamente nemmeno ci pensavo. Da che ho interrotto gli studi tredici anni fà ormai, ho abbandonato i libri, la lettura in generale e mi son dedicato ad altro. Devo però precisare che da un pò di mesi a questa parte ho iniziato ad accusare le prime difficoltà sul lavoro. Spesso devolvevo gli incarichi più difficili alla mia collega che, premurosamente, mi faceva e continua tuttora a farmi da spalla. Penso che se andrò avanti così verrà presto il giorno in cui non sarò più in grado di svolgere il mio lavoro. Resto in attesa di vostri ulteriori consigli. Distinti saluti.
[#10]
Attualmente non sta seguendo nessuna terapia per la depressione, l'esilgan andrebbe utilizzato per un periodo limitato di tempo (due settimane) e la melatonina non incide sui sintomi che la proccupano. In alcune persone e in alcuni casi ripristina il corretto ritmo sonno-veglia, ma il suo effetto, quando c'è, finisce lì.
Saluti
Saluti
[#11]
Ex utente
Ringrazio nuovamente ma, non mi son spiegato bene, intendevo ricevere vostre considerazioni circa l' eventuale terapia che adotterà il mio psichiatra. Ho letto facendo alcune ricerche su internet delle " smart drugs " più esattamente piracetam che potrebbe esser utile per il mio problema di memoria, gradirei un parere al riguardo. Saluti .
[#12]
Ex utente
Salve scusate se mi ripropongo con le solite tematiche. In questi giorni sono stato dal mio medico di famiglia del quale ho una gran stima e gli ho parlato dei miei problemi legati alla depressione in generale. Lui ha minimizzato il problema, secondo me lo ha un pò sottovalutato. Tuttavia mi ha prescritto il Minias 2mg compresse per dormire. Facendo alcune ricerche su internet sono venuto a conoscenza del fatto che è il peggior farmaco benzodiazepinico attualmente in commercio. Effetti collaterali spaventosi, sulla memoria ecc ecc. ., ho provato a ridurre la dose ad 1 mg, risultato notte insonne. Beninteso che dovrei seguire anche una terapia antidepressiva come da voi consigliatami, francamente non sò più come devo fare, ne ho troppe tutte insieme. Se le benzodiazepine vanno assunte al massimo per tre o quattro settimane, come si può risolvere un problema di insonnia ostinata ? Nel mio caso insonnia e depressione insieme. Il mio psichiatra di riferimento mi ha prescritto per due anni olanzapina 10 mg ed esilgan 1 mg, cosa devo dedurne ? Gradirei un vostro riscontro in merito. Distinti saluti.
[#13]
Veramente noi le abbiamo consigliato una visita psichiatra, con conseguente diagnosi e poi terapia. Nessuno di noi prescrive farmaci a pazienti mai visitati. Il Minias è un semplice sintomatico, non mi risulta migliore o peggiore di altri, ma non risolve i suoi problemi.
Per quanto riguarda la terapia del suo psichiatra, più che dedurre qualcosa lei o noi, mi sembra più logico chiedere a chi l'ha prescritta e la conosce di persona.
Così perde solo tempo e continua a stare male.
Saluti
Per quanto riguarda la terapia del suo psichiatra, più che dedurre qualcosa lei o noi, mi sembra più logico chiedere a chi l'ha prescritta e la conosce di persona.
Così perde solo tempo e continua a stare male.
Saluti
[#14]
Ex utente
Dottoressa la ringrazio, in due anni ho consultato più di uno psichiatra. Ho ricevuto pareri e diagnosi differenti, sono stato sottoposto a svariate terapie e non ne ho tratto alcun giovamento. Se così fosse non sarei qui a chiedere pareri in merito. A volte mi domando sarò un caso borderline o un extraterrestre ? Dal momento che nessuno riesce a curarmi adeguatamente, mi scusi l' ironia, ma sono francamente demoralizzato. Distinti saluti.
[#15]
Gentile utente,
avrà capito che il suo caso non è di semplice risoluzione; del resto quando ci sono diagnosi che implicano disturbi di personalità la situazione è sempre un po' complicata.
Se poi si consultano più specialisti (succede anche in cardiologia, ortopedia ecc) si hanno più pareri,ci si confonde e alla fine ci si cura male.
Il consiglio terra-terra che mi sento di darle è questo: lasci perdere l'illusione che ci sia qualche psichiatra che ha la terapia "giusta", scelga uno specialista che le ispiri un po' di fiducia e stia con quello, "rompendo" anche un po' nelle fasi iniziali, quando si prova se una terapia funziona. Occorre provare, aggiustare le dosi, eventualmente cambiare sostanza, se i risultati non arrivano. Se invece si cambia psichiatra, finisce che si ricomincia daccapo tutte le volte.
Cordiali saluti
avrà capito che il suo caso non è di semplice risoluzione; del resto quando ci sono diagnosi che implicano disturbi di personalità la situazione è sempre un po' complicata.
Se poi si consultano più specialisti (succede anche in cardiologia, ortopedia ecc) si hanno più pareri,ci si confonde e alla fine ci si cura male.
Il consiglio terra-terra che mi sento di darle è questo: lasci perdere l'illusione che ci sia qualche psichiatra che ha la terapia "giusta", scelga uno specialista che le ispiri un po' di fiducia e stia con quello, "rompendo" anche un po' nelle fasi iniziali, quando si prova se una terapia funziona. Occorre provare, aggiustare le dosi, eventualmente cambiare sostanza, se i risultati non arrivano. Se invece si cambia psichiatra, finisce che si ricomincia daccapo tutte le volte.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 14.4k visite dal 10/06/2009.
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