Poi a gennaio 2009 ho cambiato medico e mi ha prescritto anafranil 2x10 mg al giorno + tavor alla
Uomo 32 anni h 1.80 peso 75 Kg, professione avvocato. Nel 2006 a seguito di un periodo molto stressante ho iniziato a soffrire di una grave ansia, con sintomi fisici molto fastidiosi: insonnia, senso di oppressione al petto, inappetenza, grande irritabilità. A seguito di ciò ho avuto un periodo di forte demoralizzazione, perdita di voglia di andare avanti, di senso della vita. Ho continuato a svolgere tutte le mie attività con immensa fatica, non lasciandomi mai andare, poi dopo un anno 2007 circa mi sono rivolto ad uno psich. Mi ha prescritto ssri, prima paroxetina e poi citalopram, cura che ho portato avanti per circa 4 mesi, ma senza risultati. La situazione è rimasta inalterata nella sua intollerabilità per tutto il 2008. Poi a gennaio 2009 ho cambiato medico e mi ha prescritto anafranil 2x10 mg al giorno + tavor alla bisogna + depakin la sera prima di dormire. Stante il fatto che il depakin mi faceva perdere lucidità, il Dott. lo ha tolto. Sono rimasto con Anafranil 2x10 + 1/2 tavor la sera. Ormai sono 5 mesi che la cura va avanti, ma i risultati sono solo parziali: leggero calo della sintomatologia depressiva e dell'ansia, persistenza di pensieri negativi, a volte suicidiari e voglia di isolamento. Mi sforzo comunque di fare tutto, anche controvoglia. Alterno giorni decenti a giorni pessimi, con forti attacchi di ansia che mi rovinano la vita. Il Dott. mi ha detto di aumentare anafranil: 1x25 mg la mattina e 1x10 mg al pomeriggio, però sono molto scettico, non mi voglio annullare con i farmaci e per ora sto ancora a 2x10 mg giorno.
I miei quesiti:
1. E' possibile che il principio attivo agisca così lentamente e che pertanto debba continuare la cura con fiducia?
2. E' possibile che a seguito del disturbo che ho la affettività sia parzialmente compromessa, tanto che a volte provo totale indifferenza, se non voglia di allontanare le persone a me care (fidanzata, amici, parenti)?.
3. E' possibile che quando ho un disturbo fisico (es. raffreddore) le crisi di ansia e demoralizzazione siano + forti?
4. E' auspicabile un miglioramento fino alla totale regressione della malattia, considerando che i sintomi che + mi affliggono sono dolore al petto (oppressione, bruciore), spossatezza, mancanza di voglia di fare e di progettualità, pensieri ripetitivi negativi, impossibilità a provare gioia come una volta?
I miei quesiti:
1. E' possibile che il principio attivo agisca così lentamente e che pertanto debba continuare la cura con fiducia?
2. E' possibile che a seguito del disturbo che ho la affettività sia parzialmente compromessa, tanto che a volte provo totale indifferenza, se non voglia di allontanare le persone a me care (fidanzata, amici, parenti)?.
3. E' possibile che quando ho un disturbo fisico (es. raffreddore) le crisi di ansia e demoralizzazione siano + forti?
4. E' auspicabile un miglioramento fino alla totale regressione della malattia, considerando che i sintomi che + mi affliggono sono dolore al petto (oppressione, bruciore), spossatezza, mancanza di voglia di fare e di progettualità, pensieri ripetitivi negativi, impossibilità a provare gioia come una volta?
[#1]
Gentile Utente,
La prima necessità è quella di ricevere una corretta diagnosi, nell'ipotesi che si tratti di un disturbo depressivo la terapia che in atto sta praticando è sottodosata, assumere un farmaco non nella giusta posologia lo espone solamente agli effetti collaterali ma non a quelli terapeutici; se l'alternativa è star male come in questo periodo allora vale la pena curarsi adeguatamente,
Cordiali Saluti
La prima necessità è quella di ricevere una corretta diagnosi, nell'ipotesi che si tratti di un disturbo depressivo la terapia che in atto sta praticando è sottodosata, assumere un farmaco non nella giusta posologia lo espone solamente agli effetti collaterali ma non a quelli terapeutici; se l'alternativa è star male come in questo periodo allora vale la pena curarsi adeguatamente,
Cordiali Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la celerità dell'intervento. Ho posto il quesito proprio perchè lo specialista dal quale vado e di cui mi fido mi ha detto di arrivare a 35 mg giorno di anafranil, ritenendola efficace. Però ho riserve su eventuali effetti collaterali, stante il fatto che per ora non ne ho avuti di importanti - solo stanchezza, sonnolenza e mal di testa. Lo spec mi ha diagnosticato una sindrome ansioso - depressiva, dicendomi di non starmi a preoccupare delle definizioni, ma di curarmi con fiducia, conoscendo il fatto che sono restio a prendere troppi farmaci, essendo uno sportivo. La dose di 35 mg è adeguata? Ripeto, non posso permettermi di perdere lucidità per il lavoro e per l'attività sportiva agonistica che pratico. Inoltre sono a specificare che sessualmente, dopo un periodo 2007 - 2008 nel quale avevo perso completamente il desiderio, ora ne ho, però diciamo sono al 60-70%.
[#3]
Gentile Utente,
35 mg di clomipramina non è una dose terapeutica ma ciò non significa che non possa essere una dose adeguata al caso essendo questo un aspetto che può valutare solamente il medico che la sta curando; vedo che comunque riesce a svolgere varie attività almeno da quanto riferisce nell'ultimo post rispetto al precedente dove si descrive in modo decisamente più negativo, quindi probabilmente il quadro clinico non dovrebbe essere di grave entità, per il resto " se il gioco vale la candela " lo deve decidere lei in prima persona,
Cordiali Saluti
35 mg di clomipramina non è una dose terapeutica ma ciò non significa che non possa essere una dose adeguata al caso essendo questo un aspetto che può valutare solamente il medico che la sta curando; vedo che comunque riesce a svolgere varie attività almeno da quanto riferisce nell'ultimo post rispetto al precedente dove si descrive in modo decisamente più negativo, quindi probabilmente il quadro clinico non dovrebbe essere di grave entità, per il resto " se il gioco vale la candela " lo deve decidere lei in prima persona,
Cordiali Saluti
[#4]
Utente
Grazie, mi rendo conto che fare prognosi sul decorso di tali sindromi non è facile, ancor meno via internet, però volevo chiedere se dalla sua esperienza mi può dare delle direttive.
Posso continuare con fiducia la terapia senza conseguenze a lungo termine e è vero che tali terapie vanno continuate anche per 2-3 anni, come mi ha detto lo spec di fiducia, essendo la risposta alla sintomatologia molto lenta e suscettibile di ricadute?
Grazie ancora
Posso continuare con fiducia la terapia senza conseguenze a lungo termine e è vero che tali terapie vanno continuate anche per 2-3 anni, come mi ha detto lo spec di fiducia, essendo la risposta alla sintomatologia molto lenta e suscettibile di ricadute?
Grazie ancora
[#6]
Utente
Grazie, dopo 2 settimane di innalzamento della dose a 35 mg die ho notato altri miglioramenti. E' possibile che ancora la dose sia troppo bassa per avere una totale remissione della sintomatologia? Possibile che non vi sia una dose terapeutica esatta e che si vada solo a tentativi? Sono molto provato, anche perchè il pensiero che + mi angoscia è il dolore al petto e la affettività ancora non del tutto recuperata.
[#7]
Gentile utente,
deve seguire le indicazioni del suo curante in modo da poter ottenere i maggiori benefici dal trattamento.
deve seguire le indicazioni del suo curante in modo da poter ottenere i maggiori benefici dal trattamento.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 6.5k visite dal 09/06/2009.
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