Trittico e prolungamento del QT
Buongiorno dottori,
avrei bisogno di un chiarimento in merito all'utilizzo di Trittico e al possibile prolungamento del QT che questo farmaco potrebbe comportare.
Dal 14 dicembre scorso sono in cura con Trittico, inizialmente a 25mg e ora a 50mg, per ansia e attacchi di panico.
Purtroppo sono diventato ipocondriaco e leggendo della possibilità che questo farmaco allunghi il QT e le potenziali conseguenze ora sono abbastanza terrorizzato.
Dato che il 7 gennaio ho avuto un altro attacco di panico tale da dovermi recare al Pronto Soccorso e continuo ad avere dolori continui al torace, in accordo con la mia psichiatra ha deciso di passare a 75mg e un ciclo di due settimane di En + Levopraid, a scalare ogni 5 giorni fino ad esaurimento.
Leggendo poi il foglietto illustrativo ho letto che anche il Levopraid tende a prolungare il QT.
Ho già avuto modo di chiedere alla mia psichiatra se ci sono possibili controindicazioni ma mi ha assicurato che essendo la terapia con Levopraid limitata a due settimane non dovrebbero esserci alcun problema e al massimo i controlli con ECG andrebbero fatti tra 6 mesi un anno.
Volevo quindi chiedere se effettivamente il possibile prolungamento del QT con questi farmaci è molto lento e quindi si riesce eventualmente ad interrompere l'assunzione del farmaco, in quanto anche provando a cercare in internet non sono riuscito a trovare una risposta chiara.
Premetto che negli ultimi tre mesi ho effettuato l'accesso al Pronto Soccorso per 4 volte, con annessi ECG e esami del sangue, oltre a visita agonistica, visita cardiologica con ecocardiogramma e tac al torace, tutti con esito negativo.
Inoltre sono leggermente bradicardico e almeno negli ultimi mesi porto la pressione su livelli bassi (media 115/70).
Non cerco quindi una risposta al mio caso specifico ma vorrei capire meglio come funzionano i farmaci che potrebbero allungare il QT.
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità e per le eventuali risposte.
avrei bisogno di un chiarimento in merito all'utilizzo di Trittico e al possibile prolungamento del QT che questo farmaco potrebbe comportare.
Dal 14 dicembre scorso sono in cura con Trittico, inizialmente a 25mg e ora a 50mg, per ansia e attacchi di panico.
Purtroppo sono diventato ipocondriaco e leggendo della possibilità che questo farmaco allunghi il QT e le potenziali conseguenze ora sono abbastanza terrorizzato.
Dato che il 7 gennaio ho avuto un altro attacco di panico tale da dovermi recare al Pronto Soccorso e continuo ad avere dolori continui al torace, in accordo con la mia psichiatra ha deciso di passare a 75mg e un ciclo di due settimane di En + Levopraid, a scalare ogni 5 giorni fino ad esaurimento.
Leggendo poi il foglietto illustrativo ho letto che anche il Levopraid tende a prolungare il QT.
Ho già avuto modo di chiedere alla mia psichiatra se ci sono possibili controindicazioni ma mi ha assicurato che essendo la terapia con Levopraid limitata a due settimane non dovrebbero esserci alcun problema e al massimo i controlli con ECG andrebbero fatti tra 6 mesi un anno.
Volevo quindi chiedere se effettivamente il possibile prolungamento del QT con questi farmaci è molto lento e quindi si riesce eventualmente ad interrompere l'assunzione del farmaco, in quanto anche provando a cercare in internet non sono riuscito a trovare una risposta chiara.
Premetto che negli ultimi tre mesi ho effettuato l'accesso al Pronto Soccorso per 4 volte, con annessi ECG e esami del sangue, oltre a visita agonistica, visita cardiologica con ecocardiogramma e tac al torace, tutti con esito negativo.
Inoltre sono leggermente bradicardico e almeno negli ultimi mesi porto la pressione su livelli bassi (media 115/70).
Non cerco quindi una risposta al mio caso specifico ma vorrei capire meglio come funzionano i farmaci che potrebbero allungare il QT.
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità e per le eventuali risposte.
[#1]
"Non cerco quindi una risposta al mio caso specifico ma vorrei capire meglio come funzionano i farmaci che potrebbero allungare il QT."
Cioè, presumo voglia dire una cosa diversa, che vuol capire come funziona questa storia dell'allungamento del qt con i farmaci.
La questione è la seguente: alcuni farmaci, molti, possono con varia probabilità aumentare il rischio di aritmie ventricolari. Esse avvengono a partire da QT normali, lunghi, corti. IL QT si allunga poi subito prima che venga l'aritmia. Ci sono situazioni genetiche col qt lungo che sono a rischio noto. Quindi da un po' di tempo se il farmaco ha la proprietà di allungare o -sulla base di segnalazioni anche non verificate in maniera sistematica- sono riportati casi in cui ciò è plausibilmente accaduto, la cosa compare nel foglietto illustrativo.
Ciò che predice meglio il rischio di aritmia non è tanto la lunghezza del qt (salvo che sia sopra limiti estremi) ma l'instabilità del qt, che si può misurare solo con l'ecg delle 24 ore. Poiché però l'ecg che si fa in un minuto è il modo più pratico almeno per individuare una parte dei casi a rischio, si fa quello per capire se c'è una lunghezza del qt anomala. E' chiaro che non sempre si sa se quella lunghezza è per il farmaco o meno, si dovrebbe confrontare con un ecg senza il farmaco.
Cioè, presumo voglia dire una cosa diversa, che vuol capire come funziona questa storia dell'allungamento del qt con i farmaci.
La questione è la seguente: alcuni farmaci, molti, possono con varia probabilità aumentare il rischio di aritmie ventricolari. Esse avvengono a partire da QT normali, lunghi, corti. IL QT si allunga poi subito prima che venga l'aritmia. Ci sono situazioni genetiche col qt lungo che sono a rischio noto. Quindi da un po' di tempo se il farmaco ha la proprietà di allungare o -sulla base di segnalazioni anche non verificate in maniera sistematica- sono riportati casi in cui ciò è plausibilmente accaduto, la cosa compare nel foglietto illustrativo.
Ciò che predice meglio il rischio di aritmia non è tanto la lunghezza del qt (salvo che sia sopra limiti estremi) ma l'instabilità del qt, che si può misurare solo con l'ecg delle 24 ore. Poiché però l'ecg che si fa in un minuto è il modo più pratico almeno per individuare una parte dei casi a rischio, si fa quello per capire se c'è una lunghezza del qt anomala. E' chiaro che non sempre si sa se quella lunghezza è per il farmaco o meno, si dovrebbe confrontare con un ecg senza il farmaco.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buongiorno dottor Pacini,
Intanto la ringrazio e per la risposta e per le spiegazioni in merito alla mia richiesta. Negli ultimi mesi ho fatto 5 ecg, di cui 1 dopo 3 settimane dall'utilizzo di Trittico 50mg. Ho evidenza del valore del QT solo in uno dei 5 ecg prima che iniziassi la terapia, il cui valore pari a 422ms calcolato in automatico sembra differire da quello misurato nella carta millimetrata (si mi sono cimentato nella lettura del tratto QT, con tutti i limiti che può avere la mia interpretazione). Non so se il calcolo del QT sia fatto di prassi per ogni ECG, in ogni caso non mi èsi stato segnalato nulla di anomalo. Premetto anche che in passato sono stato per circa 6 anni in cura con Entact senza aver accusato problema alcuno a livello cardiaco.
La mia domanda era per l'appunto volta a capire se l'eventuale prolungamento del QT successivo all'utilizzo di determinati farmaci è "immediato", o se questo prolungamento è graduale e variabile in base a dosaggio ed a eventuali predisposizioni del soggetto, avendo letto che spesso le conseguenze sono repentine e fatali.
So che la problematica può esistere ma volevo una conferma sul fatto che probabilmente ci sto pensando troppo.
Grazie
Intanto la ringrazio e per la risposta e per le spiegazioni in merito alla mia richiesta. Negli ultimi mesi ho fatto 5 ecg, di cui 1 dopo 3 settimane dall'utilizzo di Trittico 50mg. Ho evidenza del valore del QT solo in uno dei 5 ecg prima che iniziassi la terapia, il cui valore pari a 422ms calcolato in automatico sembra differire da quello misurato nella carta millimetrata (si mi sono cimentato nella lettura del tratto QT, con tutti i limiti che può avere la mia interpretazione). Non so se il calcolo del QT sia fatto di prassi per ogni ECG, in ogni caso non mi èsi stato segnalato nulla di anomalo. Premetto anche che in passato sono stato per circa 6 anni in cura con Entact senza aver accusato problema alcuno a livello cardiaco.
La mia domanda era per l'appunto volta a capire se l'eventuale prolungamento del QT successivo all'utilizzo di determinati farmaci è "immediato", o se questo prolungamento è graduale e variabile in base a dosaggio ed a eventuali predisposizioni del soggetto, avendo letto che spesso le conseguenze sono repentine e fatali.
So che la problematica può esistere ma volevo una conferma sul fatto che probabilmente ci sto pensando troppo.
Grazie
[#3]
No, il cardiologo può farlo ad occhio, in altri casi è in automatico, e può esserci a volte uno sbaglio nel calcolo, specie su tracciati con pochi complessi.
Può essere immediato come no. Ma le ripeto, è tutta una questione di fattori di rischio, che il medico presumo sappia.
Può essere immediato come no. Ma le ripeto, è tutta una questione di fattori di rischio, che il medico presumo sappia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Certo negli ultimi mesi ho fatto visura cardiologica con ecocardiogramma, oltre a diversi elettrocardiogrammi l'ultimo dei quali dopo 3 settimane dall'inizio di Trittico. Dato che inizierò Levopraid e lo utilizzerò a scalare per 2 settimane, credo che per una mia sicurezza mentale farò un elettrocardiogramma a metà delle due settimane.
La ringrazio per i preziosi chiarimenti
La ringrazio per i preziosi chiarimenti
[#5]
Senta il medico quando e se ha senso fare gli esami.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#6]
Utente
Buon pomeriggio dottore,
la dottoressa parlava di 6/12 mesi quindi eventualmente se dovessi continuare con Trittico provvederò a fare degli esami. Avrei un'ultima domanda da fare. Può essere d'aiuto durante la terapia assumere degli integratori di elettroliti (magnesio, potassio, sodio) o non ha alcun senso?
Grazie
la dottoressa parlava di 6/12 mesi quindi eventualmente se dovessi continuare con Trittico provvederò a fare degli esami. Avrei un'ultima domanda da fare. Può essere d'aiuto durante la terapia assumere degli integratori di elettroliti (magnesio, potassio, sodio) o non ha alcun senso?
Grazie
[#7]
Per quale scopo ? Ha delle carenze di elettroliti ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#8]
Utente
Dagli ultimi esami sodio e potassio sono nella norma. Dato che il prolungamento del qt può avvenire per scompensi elettrolitici pensavo, probabilmente erroneamente, che potesse essere utile assumere un'integrazione per garantirne l'equilibrio, ma probabilmente era solo una mia idea priva di fondamenta.
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 7.1k visite dal 09/01/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia ai farmaci
Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.