Alcolismo depressione
Salve sono anni che soffro di andia costante, attacchi di panico, fobie, alcolismo e un passato da ludopatia.
ho avuto diverse diagnosi e diverse cure (disturbo bipolare, disturbo di personalità dipendente, depressione ansiosa, disturbo ossessivo) alla fine dopo cambiato diversi psichiatri ero caduta totalmente nell' alcol.
bevevo dalla mattina alla sera, non mangiavo più, ne dormivo.
andavo avanti col vino 5/6 bottiglie al giorno.
dopo tempo ho iniziato a vomitare schiuma e mi è stato diagnosticato un infezione all esofago.
cosi dopo aver provato x due ore una struttura psichiatrica, che subito sono scappata perché non riuscivo a starci, mi sono recata a un ospedale di disintossicazione dove mi hanno dato una terapia a casa di 5 lavaggi al GG, 3 con Samir fiale e 2 con valium per 7 giorni, mi sono ripresa anche se avevo avuto forti crisi d'astinenza.
, sono stata in cura con una terapia di escitalopram 10mg al giorno e 3cp lorazepam 2, 5 al di.
"dato che avevo avuto un assuefazione al lorazepam"dopo circa 2 mesi sono ricaduta nell alcol peggio di prima, ma stavolta quando andavo in astinenza mi prendevano forti pensieri ossessivi, di suicidio, che dopo questi impulsi mi veniva una forte malinconia e paura di perdere il controllo dei miei pensieri.
dopo un mese di alcol mi sono rifatta la stessa terapia di disintossicazione e cambiato psichiatra, dove mi ha detto che ho una depressione nevrotica.
ora è un mese e mezzo che non tocco alcol, sto facendo una terapia con frontal 0, 50 Matt e pomeriggio, lamictal 100mg al di, lorazepam 2, 5 alla sera e sumor mattina.
con una terapia psicologica col l'associazione per alcolisti anonimi.
ieri sono stata di nuovo dal mio psichiatra che mi ha aumentato il lamictal a 125 mg al giorno e invece del sumor, paroxetina 20mg al giorno.
la mia ossessione ora si è sposata dal suicidio alla paura di ricadere nell'alcol.
ogni volta che vedo qualcosa di alcolico mi iniziano questi pensieri di perdere il controllo e mi si abbassa l'umore è una forte malinconia.
la settimana scorsa ho avuto il primo colloquio con l'assistenza sociale del gruppo e scavando dentro di me ho avuto la forte tentazione di bere e da lì sono iniziate le mie ossessioni.
lo psichiatra mi ha detto che è normale avere queste paure, perché ho avuto mesi tragici e con il cervello ero in ecstasy, non vivevo più nella realtà.
ora mi chiedo se questi colloqui mi fanno bene o male, se sarebbe meglio una psicoterapia e se questa cura mi facciano passare questi pensieri che non mi fanno vivere bene.
grazie
ho avuto diverse diagnosi e diverse cure (disturbo bipolare, disturbo di personalità dipendente, depressione ansiosa, disturbo ossessivo) alla fine dopo cambiato diversi psichiatri ero caduta totalmente nell' alcol.
bevevo dalla mattina alla sera, non mangiavo più, ne dormivo.
andavo avanti col vino 5/6 bottiglie al giorno.
dopo tempo ho iniziato a vomitare schiuma e mi è stato diagnosticato un infezione all esofago.
cosi dopo aver provato x due ore una struttura psichiatrica, che subito sono scappata perché non riuscivo a starci, mi sono recata a un ospedale di disintossicazione dove mi hanno dato una terapia a casa di 5 lavaggi al GG, 3 con Samir fiale e 2 con valium per 7 giorni, mi sono ripresa anche se avevo avuto forti crisi d'astinenza.
, sono stata in cura con una terapia di escitalopram 10mg al giorno e 3cp lorazepam 2, 5 al di.
"dato che avevo avuto un assuefazione al lorazepam"dopo circa 2 mesi sono ricaduta nell alcol peggio di prima, ma stavolta quando andavo in astinenza mi prendevano forti pensieri ossessivi, di suicidio, che dopo questi impulsi mi veniva una forte malinconia e paura di perdere il controllo dei miei pensieri.
dopo un mese di alcol mi sono rifatta la stessa terapia di disintossicazione e cambiato psichiatra, dove mi ha detto che ho una depressione nevrotica.
ora è un mese e mezzo che non tocco alcol, sto facendo una terapia con frontal 0, 50 Matt e pomeriggio, lamictal 100mg al di, lorazepam 2, 5 alla sera e sumor mattina.
con una terapia psicologica col l'associazione per alcolisti anonimi.
ieri sono stata di nuovo dal mio psichiatra che mi ha aumentato il lamictal a 125 mg al giorno e invece del sumor, paroxetina 20mg al giorno.
la mia ossessione ora si è sposata dal suicidio alla paura di ricadere nell'alcol.
ogni volta che vedo qualcosa di alcolico mi iniziano questi pensieri di perdere il controllo e mi si abbassa l'umore è una forte malinconia.
la settimana scorsa ho avuto il primo colloquio con l'assistenza sociale del gruppo e scavando dentro di me ho avuto la forte tentazione di bere e da lì sono iniziate le mie ossessioni.
lo psichiatra mi ha detto che è normale avere queste paure, perché ho avuto mesi tragici e con il cervello ero in ecstasy, non vivevo più nella realtà.
ora mi chiedo se questi colloqui mi fanno bene o male, se sarebbe meglio una psicoterapia e se questa cura mi facciano passare questi pensieri che non mi fanno vivere bene.
grazie
[#1]
Se non continua i colloqui (ne ha fatto solo uno) perde una occasione di farsi aiutare, ma se torna al prossimo colloquio forzandosi e con il timore di star male non serve a nulla. Ha fatto bene a riferirlo allo psichiatra, e sarebbe utile che ne parlasse direttamente all'assistente sociale la prossima volta: l'intenzione sua e di chi la cura è di rimettersi in piedi, dopo mesi tragici. Un mese e mezzo senza alcol è un ottimo risultato, ed è importante che lei riferisca le cose che l'aiutano e quelle che la mettono a disagio.
Franca Scapellato
[#3]
La terapia antidepressiva e di stabilizzazione dell'umore che ha appena iniziato è indicata, ma richiede alcune settimane per iniziare a fare effetto. Un percorso psicoterapico non è un'alternativa alle altre cure; si può associare e può essere molto utile, purché sia centrato sul presente e di sostegno a progetti futuri.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.7k visite dal 08/01/2022.
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