Eccessiva ansia e attacchi di panico
Gentilissimi medici, da quando sono ragazzino soffro di un’Ansia generalizzata che mi ha accompagnato per tutta la vita insieme a svariati episodi di attacchi di panico, che però nel bene e nel male sono sempre riuscito a gestire.
A luglio ho preso il covid, guarito dopo 20 giorni e ad ottobre sono diventato padre, non se se una delle due cose possa centrare ad aver innescato in me una bomba atomica di ansia e panico quotidiano che mi sta causando parecchi problemi, come non mai, la situazione sta diventato ingestibile, così ho chiesto aiuto ad uno psichiatra.
Quest’ultimo mi prescrive terapia con daparox 20mg 1 cmp la mattina e 1 mg di en la sera per 40 giorni.
La mia domanda è (non avendo mai preso di questi farmaci) c’è il rischio di sviluppare una dipendenza da questi farmaci?
E sopratutto questa è una terapia curativa, oppure è la classica che mi farà stare bene per un certo periodo e alla sua interruzione tornerò punto è a capo?
Inoltre secondo voi sarebbe utile provare con un solo percorso di psicoterapia, piuttosto che utilizzare farmaci?
Ringrazio anticipatamente a chi risponderà e con l’occasione vi auguro buone feste.
A luglio ho preso il covid, guarito dopo 20 giorni e ad ottobre sono diventato padre, non se se una delle due cose possa centrare ad aver innescato in me una bomba atomica di ansia e panico quotidiano che mi sta causando parecchi problemi, come non mai, la situazione sta diventato ingestibile, così ho chiesto aiuto ad uno psichiatra.
Quest’ultimo mi prescrive terapia con daparox 20mg 1 cmp la mattina e 1 mg di en la sera per 40 giorni.
La mia domanda è (non avendo mai preso di questi farmaci) c’è il rischio di sviluppare una dipendenza da questi farmaci?
E sopratutto questa è una terapia curativa, oppure è la classica che mi farà stare bene per un certo periodo e alla sua interruzione tornerò punto è a capo?
Inoltre secondo voi sarebbe utile provare con un solo percorso di psicoterapia, piuttosto che utilizzare farmaci?
Ringrazio anticipatamente a chi risponderà e con l’occasione vi auguro buone feste.
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"E sopratutto questa è una terapia curativa, oppure è la classica che mi farà stare bene per un certo periodo e alla sua interruzione tornerò punto è a capo?"
Quindi per lei questa non è definibile come curativa.
"La mia domanda è (non avendo mai preso di questi farmaci) c’è il rischio di sviluppare una dipendenza da questi farmaci?"
Da come formula la domanda non penso che sappia il significato di dipendenza. Ad esempio che c'entra il non averli mai presi ? Sa più di una specie di paura vaga e indistinta di qualcosa di ostile che la contamina....Considera i "farmaci" come una specie di categoria unica, il che non capisco che significhi per Lei.
Quindi per lei questa non è definibile come curativa.
"La mia domanda è (non avendo mai preso di questi farmaci) c’è il rischio di sviluppare una dipendenza da questi farmaci?"
Da come formula la domanda non penso che sappia il significato di dipendenza. Ad esempio che c'entra il non averli mai presi ? Sa più di una specie di paura vaga e indistinta di qualcosa di ostile che la contamina....Considera i "farmaci" come una specie di categoria unica, il che non capisco che significhi per Lei.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Gentilissimo Dottor Pacini, non ho asserito che il fatto della dipendenza centri col non averli presi mai, semplicemente volevo dire che non avendone mai fatto uso non so se questi farmaci creino dipendenza e per questo mi sono rivolto a voi medici piuttosto che cercare inutili risposte sul web.La paura per il farmaco c’è, ed è data da tutte le storie di persone che hanno iniziato una cura con psicofarmaci e non ne sono mai usciti (conoscenti compresi) e da qui nasce laltra domanda, la terapia è curativa? Essendo che sulla base di molte storie analoghe alla mia un’alta percentuale di persone non ha mai risolto definitivamente il proprio disturbo senza il costante aiuto di farmaci.Non sono un medico e probabilmente come dice lei ho formulato male la domanda, però in sinstesi le risposte che starei cercando credo siano abbastanza semplici, la terapia cura in definitiva o è una cura palliativa?
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Utente
Sto cercando di valutare il rapporto rischio/beneficio nell’iniziare una terapia del genere, e non avendo le Competenze per poterlo fare sono alla ricerca di ulteriori pareri medici, non che non mi fidi del mio medico per carità, però per come sono fatto mi piace sentire sempre più campane so che non è questo il posto adatto per fare diagnosi è terapie, ma se lei si sentisse di darmi il suo consiglio/parere alla luce di quei pochi dati che ho riportato le sarei veramente grato.
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"non ho asserito che il fatto della dipendenza centri col non averli presi mai, semplicemente volevo dire che non avendone mai fatto uso non so se questi farmaci creino dipendenza"
Quindi l'ha appunto asserito. Non ho asserito...e poi ripete esattamente la stessa cosa.
"ed è data da tutte le storie di persone che hanno iniziato una cura con psicofarmaci e non ne sono mai usciti (conoscenti compresi)"
Ah, è pieno anche di gente che si curano per il cuore che non ne sono mai usciti. Di pressione, tutti, di diabete anche. DIrei che in psichiatria è diverso. Poi se uno parte dall'insulsa idea che ogni malattia è un raffreddore, allora curarsi significa entrare nel tunnel, capisco ma è una visione decisamente paradossale.
Tra cura palliativa e quello che vorrebbe chiunque, cioè cura eradicante ci sono anche categorie. Quindi bisogna vedere cosa intende per curativo. Per Lei ogni cosa che non è definitiva è palliativa ? Una visione strana.
Quindi l'ha appunto asserito. Non ho asserito...e poi ripete esattamente la stessa cosa.
"ed è data da tutte le storie di persone che hanno iniziato una cura con psicofarmaci e non ne sono mai usciti (conoscenti compresi)"
Ah, è pieno anche di gente che si curano per il cuore che non ne sono mai usciti. Di pressione, tutti, di diabete anche. DIrei che in psichiatria è diverso. Poi se uno parte dall'insulsa idea che ogni malattia è un raffreddore, allora curarsi significa entrare nel tunnel, capisco ma è una visione decisamente paradossale.
Tra cura palliativa e quello che vorrebbe chiunque, cioè cura eradicante ci sono anche categorie. Quindi bisogna vedere cosa intende per curativo. Per Lei ogni cosa che non è definitiva è palliativa ? Una visione strana.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Leo cosa fa il critico o lo psichiatra?Ho chiesto un consulto, ho chiesto un consiglio, ho chiesto aiuto,e ricevo critiche per come mi espongo, per i miei dubbi e per le mie domande.Fortunatamente non tutti i medici sono come lei, ci sono anche quelli pazienti, competenti e dall’animo buono, la ringrazio per l’aiuto che non mi ha dato, è da quello che traspare anche lei avrebbe bisogno di farsi vedere da qualcuno.Buone cose.
[#6]
Utente
Non credo che con questo approccio possa risolvere i problemi dei suoi pazienti, certo poi la domanda da farsi e un’altra, dietro una tastiera potremmo essere tutti medici volendo chiuderò qui la conversazione perché per come mi ha risposto ne avrei di cose da dirle ma potrebbe essere chiunque (a parer mio difficilmente un medico) non voglio sprecare il mio tempo non le risponderò ad ulteriori messaggi si eviti anche di rispondere.la saluto.
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Mi scusi ma è Lei che propone dei termini, e nel rispondere si dovrà capire cosa intende . Se nell'esporre le cose si capisce che i termini li concepisce con dei significati che non sono quelli giusti, si parte da lì.
Eviti di porre domande Lei piuttosto se non ha voglia di imparare cosa significano i termini e di ragionarci sopra. Se ha solo voglia di far polemica.
Per i resto la invito a non diffamare, già l'ha praticamente fatto, questo è uno spazio pubblico.
Eviti di porre domande Lei piuttosto se non ha voglia di imparare cosa significano i termini e di ragionarci sopra. Se ha solo voglia di far polemica.
Per i resto la invito a non diffamare, già l'ha praticamente fatto, questo è uno spazio pubblico.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 929 visite dal 30/12/2021.
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