Ansia generalizzata e pessima qualità della vita

Gentili medici, scrivo questo consulto perchè ormai non so più a chi rivolgermi e sono giunta ad un punto di insostenibilità.
X far capire meglio.
vi racconterò la situazione a partire dall'inizio: nasco come figlia unica di una coppia di genitori con molta differenza di età, trascorro l'infanzia in modo serenissimo avendo come punti di riferimento i miei genitori, mia nonna che è stata sempre super presente, i miei zii e un'altra zia (sorella di mia nonna).
Sin dall'infanzia, mi rendo conto però che mia madre è super apprensiva e ansiosa nei miei confronti, non posso scendere a giocare da sola con gli altri amici nel giardino condominiale, deve vedermi costantemente, non mi manda in gita in prima media.
Mio padre, 21 anni in+di mia madre, è molto buono con tutti noi però non responsabile economicamente: ha il vizio del gioco, non lavora (pensionato) e non ha nulla in quanto ha gettato tutti i suoi averi/ potenziali averi con un mazzo di carte.
E' come un bambino, e mia madre è la colonna portante della famiglia.
Fa tutto lei.
Mio padre, inoltre, è malato di cuore da anni prima che io nascessi.
Mia nonna materna, è sempre presente in casa mia e cresco con lei, che ci aiuta assieme alla sorella anche economicamente.
Divenuta adolescente, a 14/15 anni soffro di anoressia per un periodo (non mi piaceva il mio corpo, ero in sovrappeso), tutto poi risolto e archiviato.
Continuo gli studi e mi diplomo molto bene, dopo la scuola iniziano ufficialmente le scorribande giovanili: serate, discoteca, fare tardi.
Mi diverto molto, e non do troppo peso al fatto che mia madre sia sempre lì in attesa del mio ritorno, che mi scriva anche ripetutamente durante le serate.
Banalmente non ho pensieri, lavoro come cameriera nel bar dei miei zii, e per il resto penso al divertimento.
Tutto precipita una notte di febbraio 2014: ritorno a casa da una serata molto tardi, e finalmente mia madre può recarsi a dormire in pace.
Ma poco dopo, mi spalanca la porta della camera tenendosi una mano sul petto e con affanno mi dice: "Portami in ospedale... il cuore... " Ci precipitiamo in 3 in ospedale, io alla guida.
Esito: aritmia cardiaca.
Mia madre rifiuta la cardioversione elettrica e la mattina viene dimessa ancora in fibrillazione, in attesa del suo cardiologo.
La porto dal MMG non ricordo x cosa, poi da mia zia.
Lei sempre in fibrillazione, affannata, spaventata, delirante.
Dava indicazioni sul da farsi in caso di morte.
Poi viene ricoverata x un paio di giorni.
La vita mi è crollata addosso.
Non so nemmeno descrivere cosa ho provato.
Al momento, avrei preferito morire che vivere questa situazione.
Ho cominciato a soffrire di shock post traumatico da stress (diagnosticato), attacchi di panico e disperazione, ansia fortissima, esaurimento nervoso.
Dopo questa esperienza, ho iniziato a preoccuparmi per qualsiasi cosa io potessi fare, sapendo che mia mamma è ansiosa, ho realizzato che anche il mio solo uscire la sera la teneva in questo stato, e che quindi dopo questa esperienza tutto poteva fare da trigger per nuovi episodi (continuo)
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Più che un post-traumatico (che avrebbe dei sintomi più specifici), sembra uno stato ansioso venuto a seguito di questo fatto. Ma dal 2014 ad ora è stato trattato ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Mi scuso per l'interruzione,non ci stavano+caratteri,questo era solo l'inizio purtroppo.Da li cominciarono i miei guai.Cominciai a stare male,ad essere disperata,ad avere crisi di panico.Col tempo la situazione "acuta" migliorò,ma non smisi mai di pagarne le conseguenze: mia madre è stata male=mia madre è ansiosa e opprensiva=mia mamma si preoccupa=io devo limitarmi.Questo tutt'oggi, che ho 28 anni.O mi ribello, e le faccio male comunque scatenando il caos, o me ne frego, e le conseguenze rischiano comunque di non essere leggere,o mi adeguo.E io, mi adeguo.Ho perso la serenità,in tutto.Se mi trovo fuori in compagnia di amici,a una certa ora devo correre a casa x non essere assalita dal panico.Vivo male tutto.Non ho nemmeno più stimoli.Vado nel panico anche per le cose + assurde: ad esempio,aver fatto troppi km con l'auto perchè ho paura che l'auto si affatichi o si rovini prima.In ogni caso,dopo lunga e tortuosa malattia cronica a marzo è deceduto mio padre,e io e mia madre siamo rimaste totalmente sole.Ovviamente,ci sono anche problemi economici visti i nostri bassi stipendi.Gli amici che ho avuto,o se ne fregano di me o mi pugnalano alle spalle.Sempre.Mia nonna si è ammalata repentinamente e passo a trovarla ogni giorno,altrimenti mi reclama,ed è completamente fuori di testa:piange e delira,ha una grave forma di demenza+tumorale.Mia madre prima per mio padre,prima ancora per mia zia (morta anche lei dopo 5 anni da vegetale) ed ora x mia nonna, si sta facendo in 4 e la vedo molto deperita.Questo non aiuta,anzi. Io sto malissimo.
I miei problemi sono stati trattati con farmaci antidepressivi e ansiolitici + sedute psichiatriche (quelle che mi sono potuta permettere), tutto senza alcun beneficio.Ultimamente dormo male,mi sveglio assalita dal panico,rimango sempre ferma a pensare se andare al lavoro oppure rimanere a casa, sono senza energie. Mi sento senza speranza. Ci sarebbe tanto altro da dire,ma ovviamente qui non posso. Vorrei solo trovare magari il farmaco giusto, la strada giusta perchè sento che ora sto cedendo. In casa mia sembra aleggiare uno spirito maligno.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Quali terapie ha seguito ? Se dice genericamente il tipo di farmaco si capisce poco

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
A livello farmacologico, all'epoca iniziai con il Lorans. 40 gocce al giorno per 2 mesi, acqua fresca.
Successivamente, gocce En. Acqua fresca. A periodi alterni, ho spesso provato a riprendere questi farmaci per poi interromperli (gradualmente) a causa dell'inefficacia.
La scorsa estate il medico mi ha prescritto Elopram, terapia inefficace.
Dopo pochi mesi, mi ha fatto provare Daparox, stessa cosa.
Ho così ripreso ad andare da un professionista, ma ho potuto fare solamente 3 sedute in quanto economicamente per me insostenibile. Il medico ha affermato che i medicinali non hanno effetto su di me perchè i miei problemi non derivano da turbe mie, ma da costanti, pressanti, pesanti e insostenibili "stimoli esterni". Non posso descrivere lo stress continuo a cui sono sottoposta, non ci sono le parole, non saprei dove cominciare e dove finire. Ed è continuo. Ora finirò lavoro e passerò da mia nonna a salutarla altrimenti vorrà telefonarmi questa notte,la troverò a letto delirante.Poi tornerò a casa,assisterò alle continue telefonate tra mia madre e mia zia che ne discutono, vedrò mia madre triste,spenta,fragile e sola e sentirò il peso sullo stomaco insostenibile.Poi magari qualcuno mi inviterà fuori per un drink, e io non me la sentirò, mi sentirò male solo all'idea di poter arrivare a casa vedere ciò e uscire ancora.Così andrò sconsolata a letto,dove dormirò male tutta la notte facendo incubi, per poi svegliarmi all'alba nel bel mezzo di un attacco di panico (a letto i problemi sembrano 40 volte + insopportabili). Dormicchierò fino all'ora di alzarmi,soffocata dai pensieri ansiosi,fino a prendere in considerazione di stare a casa dal lavoro.Poi per inerzia e con tutta la mia lotta interiore mi alzerò, prenderò la macchina e arriverò al lavoro. E' ogni giorno così, come routine.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non ha risposto a due terapie anti-disturbo d'ansia, genericamente. Le ultime due.
Andrebbe rivista meglio la diagnosi a mio avviso, perché sembra un qualcosa di incentrato sull'ansia, ma può anche darsi che vi sia invece un centro di tipo umorale.
In famiglia gli unici casi sono di tipo ansioso ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
In famiglia soffrono di ansia mia nonna materna e mia madre, quest'ultima già dalla giovane età. So che da ventenne fece anche degli accessi in PS, per quelli che vennero definiti poi sintomi correlabili a stati ansiosi/ attacchi di panico.
Infatti è sempre stata una mamma elicottero, super apprensiva, e dopo quell'episodio di riflesso ho sviluppato questi problemi io.
Quello è stato solo l'inizio, dei molteplici problemi a cui sono sottoposta ogni giorno. La situazione non è risolvibile, in quanto lei sarà sempre ansiosa per me e di conseguenza io.
Poi, la mia famiglia è continuamente sottoposta a dispiaceri, difficoltà, malattia, infelicità.
E io non sono realizzata su niente. Si lavoro, ma guadagno poco e arriviamo in 2 a stento a fine mese.
Di mio non avrei problemi di umore, e secondo me nemmeno di ansia. Tendo ad essere una persona che trova piacere nella vita, ma ovvio che se non c'è un ambito positivo e vengo continuamente sottoposta a stress reagisco cosi.
Ho dimenticato di dire che per un breve periodo ho provato anche tavor, zero effetto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non ha risposto a due medicine di una classe di antidepressivi, tutto qui. Non ci sono motivi per desistere.

Dr.Matteo Pacini
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