Terapie alternative, quale differenza?

Buongiorno,

sono una donna di 30 anni, 166 cm x 66 kg.

Su suggerimento, ho consultato due psichiatri per problemi recenti di ansia/depressione e meno recenti (tra cui episodio psicotico indotto da sostanze, un anno fa; ma anche episodi depressivi e maniacali e misti dall'infanzia ad oggi), che paiono suggerire un disturbo bipolare.

Ho fatto con entrambi solo prima visita.


Uno mi ha prescritto aripiprazolo + citalopram
L'altro mi ha prescritto oxcarbamazepina + wellbutrin

So che la struttura della terapia è equivalente (stabilizzatore + antidepressivo) ma mi pare che il meccanismo d'azione delle due alternative farmacologiche (e quindi i possibili effetti) sia alquanto diverso.


Per vostra esperienza e conoscenza ci sono ragioni per preferire una all'altra?
O è tutto soggettivo, bisogna "sperimentare"?

Oppure, i quali casi è preferibile una e in quali l'altra?
Ci sono dei criteri per decidere?


Grazie
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Il tolep è meno conosciuto dell'aripiprazolo su questo specifico disturbo, ma i dati sono a favore. Se i medici erano all'oscuro l'uno della prescrizione dell'altro, le due possono considerarsi spontaneamente differenti. Non c'è ragione di considerarne una non adeguata.
Lei ha ottenuto due pareri per caso o perché non si fidava di uno dei due ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
Ho ottenuto due pareri perché dal primo mi sono recata spontaneamente (presso un centro del ssn), mentre il secondo (privato) è stato un consulto aggiuntivo voluto dai miei genitori.
Il secondo ha saputo della prescrizione del primo, potrebbe aver scelto una terapia alternativa apposta?

Riguardo alla fiducia, mi fido parimenti di entrambi; non ho motivo per discriminarli, sono entrambi medici. Mi stupiva (da profana) questa differenza nella scelta terapeutica di fronte allo stesso paziente.
Mi trovo nella situazione di dover scegliere il medico curante (con terapia annessa) e sono un po' timorosa sui possibili effetti dei farmaci.
Probabilmente non dovrei basare la mia scelta su questo criterio...

Quindi è vero che sono terapie equivalenti?
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Già per il fatto che un collega ha segnato una cosa, uno potrebbe segnarne un'altra per distinguersi, se questo gli viene chiesto (e spesso l'aspettativa di chi accompagna o del paziente stesso è implicitamente questa).
Per esperienza, se io confermo cure di colleghi, spesso la prima reazione è quasi di delusione.
Ma anche fossero due cure indipendenti no, viste le alternative disponibili non è strano.

Dr.Matteo Pacini
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