Triplicare la dose di litio solfato: vantaggi e svantaggi
Gentili Dottori,
assumo Catalitic Litio Solfato 24 mg in soluzione di sciroppo dall'agosto di quest'anno per una patologia depressiva, diagnosticata tra la "mascherata e la maggiore.
" L'assunzione ha portato a benefici enormi, a dispetto di psicofarmaci come Zoloft e Anafranil, presi a 150 mg che non hanno portato ad alcun giovamento.
Sono scomparsi tutti i sintomi fisici della mia depressione, quali iperfagia, gambe di piombo, oppressione alla testa, contrasto giorno-notte e anche un miglioramento dell'umore, sebbene non fosse questo il sintomo più serio.
Tuttavia, due sintomi, tra l'altro meno recenti di quelli appena elencati, purtroppo non sono stati toccati dal litio: l'ipersonnia e l'incapacità della mente di sottoporsi a fonti di stress, come ad esempio lo studio, senza crollare e darmi sintomi ansiogeni e aumentando ancora di più le mie ore di sonno, già esuberanti.
Siccome il sintomo dell'ipersonnia persiste da anni, subito dopo un crollo avuto a livello ossessivo - soffrivo di DOC- e non sono mai riuscito a curarlo pur avendo preso di tutto, volevo chiedere se vale la pena aumentare la dose secondo voi.
Lo psichiatra non si è fatto scrupoli a prescrivermelo a 83 mg, ma sono molto titubante, perché su quel sintomo non ha dato il minimo giovamento mentre su tutti gli altri è intervenuto fino alla loro totale remissione, nonostante la dose blanda.
Grazie a chi risponderà e Buone feste a tutti.
assumo Catalitic Litio Solfato 24 mg in soluzione di sciroppo dall'agosto di quest'anno per una patologia depressiva, diagnosticata tra la "mascherata e la maggiore.
" L'assunzione ha portato a benefici enormi, a dispetto di psicofarmaci come Zoloft e Anafranil, presi a 150 mg che non hanno portato ad alcun giovamento.
Sono scomparsi tutti i sintomi fisici della mia depressione, quali iperfagia, gambe di piombo, oppressione alla testa, contrasto giorno-notte e anche un miglioramento dell'umore, sebbene non fosse questo il sintomo più serio.
Tuttavia, due sintomi, tra l'altro meno recenti di quelli appena elencati, purtroppo non sono stati toccati dal litio: l'ipersonnia e l'incapacità della mente di sottoporsi a fonti di stress, come ad esempio lo studio, senza crollare e darmi sintomi ansiogeni e aumentando ancora di più le mie ore di sonno, già esuberanti.
Siccome il sintomo dell'ipersonnia persiste da anni, subito dopo un crollo avuto a livello ossessivo - soffrivo di DOC- e non sono mai riuscito a curarlo pur avendo preso di tutto, volevo chiedere se vale la pena aumentare la dose secondo voi.
Lo psichiatra non si è fatto scrupoli a prescrivermelo a 83 mg, ma sono molto titubante, perché su quel sintomo non ha dato il minimo giovamento mentre su tutti gli altri è intervenuto fino alla loro totale remissione, nonostante la dose blanda.
Grazie a chi risponderà e Buone feste a tutti.
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La dose del litio si stabilisce in base alla quantità di litio nel sangue, che si dosa durante la cura per arrivare a quella terapeutica. Non lo avete mai fatto ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile Dott. Pacini,
La ringrazio per la cortese risposta.
La psichiatra che mi ha aumentato il Litio a 83 mg mi ha detto di fare le analisi a fine gennaio -le feci già a meta novembre, ma senza misurare la litemia, l'omeopata che me lo prescrisse non mi disse nulla. A gennaio senz'altro lo farò, tuttavia la psichiatra mi ha triplicato la dose senza alcuna valutazione, dicendomi semplicemente che 24 mg sono pochi per avere un effetto terapeutico soddisfacente. Ho preferito non alzare la dose proprio perché i sintomi fisici della depressione sono scomparsi tutti, ad eccezione dell'ipersonnia, rimasta pressoché intatta. Per questo mi chiedo se alzare la dose possa servire o meno. Cordialità.
La ringrazio per la cortese risposta.
La psichiatra che mi ha aumentato il Litio a 83 mg mi ha detto di fare le analisi a fine gennaio -le feci già a meta novembre, ma senza misurare la litemia, l'omeopata che me lo prescrisse non mi disse nulla. A gennaio senz'altro lo farò, tuttavia la psichiatra mi ha triplicato la dose senza alcuna valutazione, dicendomi semplicemente che 24 mg sono pochi per avere un effetto terapeutico soddisfacente. Ho preferito non alzare la dose proprio perché i sintomi fisici della depressione sono scomparsi tutti, ad eccezione dell'ipersonnia, rimasta pressoché intatta. Per questo mi chiedo se alzare la dose possa servire o meno. Cordialità.
[#3]
"l'omeopata che me lo prescrisse non mi disse nulla. "
L'omepata non credo le abbia prescritto il resilient, che non è un farmaco omeopatico, qualunque cosa voglia dire. E' un farmaco. E si dosa anche per evitare spiacevoli inconvenienti. Forse le aveva prescritto un litio omeopatico ?
L'omepata non credo le abbia prescritto il resilient, che non è un farmaco omeopatico, qualunque cosa voglia dire. E' un farmaco. E si dosa anche per evitare spiacevoli inconvenienti. Forse le aveva prescritto un litio omeopatico ?
Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Gentile Dott. Pacini,
assolutamente sì, è il catalitic litio sciroppo, acquistabile senza bisogno di ricetta medica. Tuttavia, leggendo il bugiardino, ho appurato che si tratta di Litio Solfato e tre cucchiai al giorno equivalgono a 24 mg. Il resilient 83 mg è comunque Litio Solfato, ma a una dose maggiore. A meno che non mi sia sbagliato, assumerei comunque la stessa sostanza, ma a dose più che triplicata. La psichiatra che me l'ha prescritto mi ha chiesto di presentarmi due mesi dopo con tanto di analisi del sangue e non solo.
Io vorrei prendere il Resilient, ma ho tre preoccupazioni: la prima è relativa alla possibilità di non poterlo più togliere né ridurre. Un mese dopo l'assunzione di questo sciroppo, decisi di diminuire da tre a due cucchiaini al giorno - in pratica ho tolto solo 8mg- e ho avuto una ricaduta assurda, in cui ho sperimentato sintomi - legati all'umore- che non avevo mai avuto, nemmeno prima dell'assunzione del Litio. Più che ricadere nella sintomatologia precedente all'assunzione, sono sprofondato in sintomi del tutto nuovi e anche più gravi di quelli che mi hanno portato a ricorrere al litio.
La seconda riguarda l'aumento di peso: so che può perdurare fino a due anni dall'assunzione. Sa dirmi se esiste una media di grammi o chili che si rischia di mettere su ogni mese?
La terza è legata all'assunzione di cloruro magnesio per una grave forma di stipsi causata dall'anafranil. 40 ml di Magnesio non sono pochi e so che sono controindicati con gli psicofarmaci. Per ora assumo anafranil 75 mg e Xanax 0,50 mg e per fortuna non ho avuto problemi, ma mi preoccupa aggiungere nuovi farmaci, timoroso che possano potenziare anche gli effetti collaterali di inizio trattamento.
La ringrazio per un'eventuale risposta. Cordiali saluti.
assolutamente sì, è il catalitic litio sciroppo, acquistabile senza bisogno di ricetta medica. Tuttavia, leggendo il bugiardino, ho appurato che si tratta di Litio Solfato e tre cucchiai al giorno equivalgono a 24 mg. Il resilient 83 mg è comunque Litio Solfato, ma a una dose maggiore. A meno che non mi sia sbagliato, assumerei comunque la stessa sostanza, ma a dose più che triplicata. La psichiatra che me l'ha prescritto mi ha chiesto di presentarmi due mesi dopo con tanto di analisi del sangue e non solo.
Io vorrei prendere il Resilient, ma ho tre preoccupazioni: la prima è relativa alla possibilità di non poterlo più togliere né ridurre. Un mese dopo l'assunzione di questo sciroppo, decisi di diminuire da tre a due cucchiaini al giorno - in pratica ho tolto solo 8mg- e ho avuto una ricaduta assurda, in cui ho sperimentato sintomi - legati all'umore- che non avevo mai avuto, nemmeno prima dell'assunzione del Litio. Più che ricadere nella sintomatologia precedente all'assunzione, sono sprofondato in sintomi del tutto nuovi e anche più gravi di quelli che mi hanno portato a ricorrere al litio.
La seconda riguarda l'aumento di peso: so che può perdurare fino a due anni dall'assunzione. Sa dirmi se esiste una media di grammi o chili che si rischia di mettere su ogni mese?
La terza è legata all'assunzione di cloruro magnesio per una grave forma di stipsi causata dall'anafranil. 40 ml di Magnesio non sono pochi e so che sono controindicati con gli psicofarmaci. Per ora assumo anafranil 75 mg e Xanax 0,50 mg e per fortuna non ho avuto problemi, ma mi preoccupa aggiungere nuovi farmaci, timoroso che possano potenziare anche gli effetti collaterali di inizio trattamento.
La ringrazio per un'eventuale risposta. Cordiali saluti.
[#5]
Utente
Gentile Dottore,
mi perdoni se replico nuovamente, ma prima di fare un nuovo consulto vorrei provare a sollecitare una sua risposta. Capisco che non è obbligato e che può dimenticarsene, non c'è alcun velo di polemica o disappunto, glielo assicuro, provo solo a portare alla sua attenzione il mio consulto e la mia ultima replica . Cordialità
mi perdoni se replico nuovamente, ma prima di fare un nuovo consulto vorrei provare a sollecitare una sua risposta. Capisco che non è obbligato e che può dimenticarsene, non c'è alcun velo di polemica o disappunto, glielo assicuro, provo solo a portare alla sua attenzione il mio consulto e la mia ultima replica . Cordialità
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a) peso: se ci fosse un aumento misurabile mese per mese, se ne accorge in tempo. Ma non sempre si aumenta.
b) l'eccesso di magnesio di per sé è rischioso, correlato o meno ai farmaci ( non usi espressioni tipo "psicofarmaci", non significa niente, deve specificare di cosa parliamo). Ma il magnesio è misurabile nel sangue, per accertarsi.
c) il litio venduto al banco è chiaramente un litio da cui non ci si aspettano grandi rischi senza nessuna sorveglianza medica; eppure il litio invece è potenzialmente pericoloso in sovradosaggio, quindi al di là delle grammature, qualcosa non torna. Non vedo il generale il senso di evitare il litio "farmaceutico" da quello in libera vendita: la differenza sta nel fatto che nel secondo caso si conoscono le dosi medie.
Che abbia ridotto pochi mg di litio e abbia avuto un peggioramento è verosimilmente una coincidenza.
b) l'eccesso di magnesio di per sé è rischioso, correlato o meno ai farmaci ( non usi espressioni tipo "psicofarmaci", non significa niente, deve specificare di cosa parliamo). Ma il magnesio è misurabile nel sangue, per accertarsi.
c) il litio venduto al banco è chiaramente un litio da cui non ci si aspettano grandi rischi senza nessuna sorveglianza medica; eppure il litio invece è potenzialmente pericoloso in sovradosaggio, quindi al di là delle grammature, qualcosa non torna. Non vedo il generale il senso di evitare il litio "farmaceutico" da quello in libera vendita: la differenza sta nel fatto che nel secondo caso si conoscono le dosi medie.
Che abbia ridotto pochi mg di litio e abbia avuto un peggioramento è verosimilmente una coincidenza.
Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#7]
Utente
Gentile Dottor Pacini, La ringrazio per la cortese risposta.
Con il cloruro magnesio sono ai limiti del sovradosaggio, ma assolutamente non oltre. 40 ml al giorno per combattere una grave forma di stipsi causata dall'anafranil, che assumo a 75 mg con Xanax 0,50 mg e finora non ho avuto problemi. Lo psichiatra mi ha segnato il Cymbalta 60 mg e da domani comincerò ad assumerlo a 30 mg e sospendere gradualmente l'anafranil.
Ho cominciato ad assumere il litio solfato 24 mg dal 30 agosto, prescrittomi da medico omeopata. Il 22 novembre - andando dalla psichiatra- me lo ha passato a 83 mg e mi ha prescritto le analisi del sangue da portare il 19 gennaio. Le avevo appena fatte - senza misurare la litemia- e forse per questo ha rimandato alla fine di gennaio.
Non ho capito il suo ragionamento legato all'aver scalato 8mg ed essere sprofondato in una condizione molto grave, mai vissuta in precedenza. Comunque domani contatto il mio medico di base e se mi dà il suo beneplacito andrò a fare le analisi appena possibile, senza aspettare la fine di gennaio. Le sue parole mi hanno messo in agitazione ma purtroppo non ho capito dove voglia arrivare e, se la questione fosse cosi urgente, perché il medico omeopata che mi segnò il litio non mi abbia mai detto nulla. Sicuramente ne parlerò anche con lei domani stesso. Cordialità e se non l'ho stancata una sua replica avrebbe la mia profonda gratitudine. Cordialità e buon anno.
Con il cloruro magnesio sono ai limiti del sovradosaggio, ma assolutamente non oltre. 40 ml al giorno per combattere una grave forma di stipsi causata dall'anafranil, che assumo a 75 mg con Xanax 0,50 mg e finora non ho avuto problemi. Lo psichiatra mi ha segnato il Cymbalta 60 mg e da domani comincerò ad assumerlo a 30 mg e sospendere gradualmente l'anafranil.
Ho cominciato ad assumere il litio solfato 24 mg dal 30 agosto, prescrittomi da medico omeopata. Il 22 novembre - andando dalla psichiatra- me lo ha passato a 83 mg e mi ha prescritto le analisi del sangue da portare il 19 gennaio. Le avevo appena fatte - senza misurare la litemia- e forse per questo ha rimandato alla fine di gennaio.
Non ho capito il suo ragionamento legato all'aver scalato 8mg ed essere sprofondato in una condizione molto grave, mai vissuta in precedenza. Comunque domani contatto il mio medico di base e se mi dà il suo beneplacito andrò a fare le analisi appena possibile, senza aspettare la fine di gennaio. Le sue parole mi hanno messo in agitazione ma purtroppo non ho capito dove voglia arrivare e, se la questione fosse cosi urgente, perché il medico omeopata che mi segnò il litio non mi abbia mai detto nulla. Sicuramente ne parlerò anche con lei domani stesso. Cordialità e se non l'ho stancata una sua replica avrebbe la mia profonda gratitudine. Cordialità e buon anno.
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"Non ho capito il suo ragionamento legato all'aver scalato 8mg ed essere sprofondato in una condizione molto grave, mai vissuta in precedenza."
Che non c'è nesso. Lei ce lo vede perché ritiene tale differenza significativa in assoluto, anche fosse di 1 mg. Ragiona su questo farmaco in maniera a senso unico: le sembra "troppo" sia quando lo deve prendere, sia quando deve valutare cosa comporta toglierlo.
Il farmaco solfato liquido non mi risulta un farmaco omeopatico. Altrimenti ovviamente non ci sarebbe da misurare alcunché....e con questo non commento oltre.
Ma essendo litio, va misurato, come si fa comunemente nelle terapie a base di litio, che sia resilient o altro, perché bisogna controllare che non sia poco, ma anche che non sia troppo, e questo si fa dosando il litio nel sangue.
Francamente a cosa possa servire il litio solfato in una formulazione con dosi di 8 mg quando il farmaco fatto apposta è in dosi da 83 mg mi sfugge. C'è chiaramente scritto "oligoelementi", il che vuol dire che è una specie di integratore, il cui senso non esiste poiché non stiamo supplendo a carenze di litio. Non è, ripeto, un "farmaco omeopatico".
"Lo psichiatra non si è fatto scrupoli a prescrivermelo a 83 mg": no, se mai il contrario. Lo psichiatra che doveva prescriverle scusi ?
Dipende cosa intende fare: vuole fare una terapia medica su basi scientifiche oppure prendere qualcosa su cui c'è scritto "litio" così, senza alcun riferimento ?
Dopo di che, se funziona o meno e come lo tollera, è ancora tutto da chiarire. Le faccio presente che anche il litio può dare diarrea o comunque stimolazione intestinale, quindi non sarebbe bene accoppiarlo a lassativi o comunque a variazioni dell'apporto di minerali.
Che non c'è nesso. Lei ce lo vede perché ritiene tale differenza significativa in assoluto, anche fosse di 1 mg. Ragiona su questo farmaco in maniera a senso unico: le sembra "troppo" sia quando lo deve prendere, sia quando deve valutare cosa comporta toglierlo.
Il farmaco solfato liquido non mi risulta un farmaco omeopatico. Altrimenti ovviamente non ci sarebbe da misurare alcunché....e con questo non commento oltre.
Ma essendo litio, va misurato, come si fa comunemente nelle terapie a base di litio, che sia resilient o altro, perché bisogna controllare che non sia poco, ma anche che non sia troppo, e questo si fa dosando il litio nel sangue.
Francamente a cosa possa servire il litio solfato in una formulazione con dosi di 8 mg quando il farmaco fatto apposta è in dosi da 83 mg mi sfugge. C'è chiaramente scritto "oligoelementi", il che vuol dire che è una specie di integratore, il cui senso non esiste poiché non stiamo supplendo a carenze di litio. Non è, ripeto, un "farmaco omeopatico".
"Lo psichiatra non si è fatto scrupoli a prescrivermelo a 83 mg": no, se mai il contrario. Lo psichiatra che doveva prescriverle scusi ?
Dipende cosa intende fare: vuole fare una terapia medica su basi scientifiche oppure prendere qualcosa su cui c'è scritto "litio" così, senza alcun riferimento ?
Dopo di che, se funziona o meno e come lo tollera, è ancora tutto da chiarire. Le faccio presente che anche il litio può dare diarrea o comunque stimolazione intestinale, quindi non sarebbe bene accoppiarlo a lassativi o comunque a variazioni dell'apporto di minerali.
Dr.Matteo Pacini
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Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 4.7k visite dal 24/12/2021.
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