Continui capogiri da circa 5 mesi
Buona sera, sono un ragazzo di 24 anni e da circa 5 mesi a seguito di una di un attacco di vertigine oggettiva durata più o meno 3 ore continuo ad avere continui capogiri quotidiani che perdurano per l’intero arco della giornata.
A questi si aggiungo degli episodi in cui mi blocco completamente e faccio fatica a muovermi (mancanza di equilibrio) e mi si offusca la vista, non sono presenti ne tachicardie, ne mancanza d’aria, ne il pensiero di morire o d’impazziere, ne formicolii, ne tanto meno aumenta la sudorazione quindi fatico ad inquadrali come veri e propri attacchi di panico.
A questo si aggiunge sporiadicamente un calo di tensione improvviso alla testa come una sensazione di caduta nel vuoto che dura solitamente 2/3 secondi.
Inoltre la notte prima di addormentarmi sento il bisogno di fare la pipì dalle 5 alle 6 volte prima di prendere finalmente sonno.
Ultimo sintomi, la notte ho spesso un fischio sordo all’orecchio sinistro che dura una ventina di secondi e poi scompare.
Tutti questi sintomi in particolar modo i capogiri mi hanno destabilizzato a tal punto che la mia vita sociale si è ridotta drasticamente faccio perfino fatica a uscire di casa.
Il morale fortunatamente ancora non ne ha risentito rimango sempre solare e ironico però ho paura che prima o poi con il perdurare della situazione ne risenta anche quest’ultimo.
Ultime precisazioni:
- i capogiri aumentano drasticamente dopo i pasti
- sono in psicoterapia da quando è avvenuto il primo episodio di vertigine oggettiva ma non ci sono risultati
- ho già effettuato tutti gli accertamenti neurologici del caso in quanto 3 anni fa ho avuto due episodi di svenimento con convulsioni.
Le miedomanda sono: si può trattare di vertigine psicogena?
E nel caso sarebbe utile affiancare una terapia farmacologica alla psicoterapia?
Sarebbero meglio ansiolitici o antidepressivi?
Grazie infinitamente a chi risponderà.
A questi si aggiungo degli episodi in cui mi blocco completamente e faccio fatica a muovermi (mancanza di equilibrio) e mi si offusca la vista, non sono presenti ne tachicardie, ne mancanza d’aria, ne il pensiero di morire o d’impazziere, ne formicolii, ne tanto meno aumenta la sudorazione quindi fatico ad inquadrali come veri e propri attacchi di panico.
A questo si aggiunge sporiadicamente un calo di tensione improvviso alla testa come una sensazione di caduta nel vuoto che dura solitamente 2/3 secondi.
Inoltre la notte prima di addormentarmi sento il bisogno di fare la pipì dalle 5 alle 6 volte prima di prendere finalmente sonno.
Ultimo sintomi, la notte ho spesso un fischio sordo all’orecchio sinistro che dura una ventina di secondi e poi scompare.
Tutti questi sintomi in particolar modo i capogiri mi hanno destabilizzato a tal punto che la mia vita sociale si è ridotta drasticamente faccio perfino fatica a uscire di casa.
Il morale fortunatamente ancora non ne ha risentito rimango sempre solare e ironico però ho paura che prima o poi con il perdurare della situazione ne risenta anche quest’ultimo.
Ultime precisazioni:
- i capogiri aumentano drasticamente dopo i pasti
- sono in psicoterapia da quando è avvenuto il primo episodio di vertigine oggettiva ma non ci sono risultati
- ho già effettuato tutti gli accertamenti neurologici del caso in quanto 3 anni fa ho avuto due episodi di svenimento con convulsioni.
Le miedomanda sono: si può trattare di vertigine psicogena?
E nel caso sarebbe utile affiancare una terapia farmacologica alla psicoterapia?
Sarebbero meglio ansiolitici o antidepressivi?
Grazie infinitamente a chi risponderà.
[#1]
"quindi fatico ad inquadrali come veri e propri attacchi di panico."
Infatti non è Lei a doverli inquadrare, ma manca di capire chi ha fatto diagnosi, e di cosa. Fa una psicoterapia, di che tipo e per che diagnosi ?
Infatti non è Lei a doverli inquadrare, ma manca di capire chi ha fatto diagnosi, e di cosa. Fa una psicoterapia, di che tipo e per che diagnosi ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buona sera, ringraziandola per la pronta risposta la psicoterapia la sto facendo da uno psicologo ed è di tipo cognitivo comportamentale, altresì lo stesso non ha mai diagnosticato una patologia precisa (sinceramente non so se sia di sua competenza oppure sia di competenza di uno psichiatra) più che altro ha evidenziato sicuramente la presenza di un’ansia generale non legata a specificamente a particolare situazioni. Per quanto riguarda gli attacchi di panico vengo inquadrati da quest’ultimo come forti attivazioni emotive.
Spero di averLe risposto in modo più completo possibile.
Grazie mille
Spero di averLe risposto in modo più completo possibile.
Grazie mille
[#3]
Ma come è possibile che si sia scelta quella psicoterapia con una tecnica precisa senza sapere a cosa deve servire ? Io penso che la diagnosi sia stata fatta.
Gli attacchi di panico descritti come forti attivazioni emotive...in un certo senso è dire niente, ma non è la definizione più chiara per far capire se proprio di panico stiamo parlando.
E comunque disturbo di panico è una diagnosi, attacchi e basta è come menzionare un tipo di fenomeno, senza però far capire se il disturbo è incentrato su quello.
Gli attacchi di panico descritti come forti attivazioni emotive...in un certo senso è dire niente, ma non è la definizione più chiara per far capire se proprio di panico stiamo parlando.
E comunque disturbo di panico è una diagnosi, attacchi e basta è come menzionare un tipo di fenomeno, senza però far capire se il disturbo è incentrato su quello.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 20/12/2021.
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