Problema riguardante il cibo e il mio modo di mangiare
Salve, sono un ragazzo di 21 anni e ho un grave problema nel mio rapporto con il cibo.
Sono andato da diversi specialisti per capire cos'ho e come risolverlo ma nessuno mi ha dato un aiuto concreto, mi hanno fatto fare test, dato medicinali, ma nulla è cambiato nel mio corpo.
Sono abbastanza sottopeso (50-55 kg), ho sempre mangiato relativamente poco perché di solito quando mi sentivo pieno smettevo di mangiare anche se la mia pienezza arriva sempre troppo presto.
Ed è proprio questo il mio problema.
Anche se mi impegno a mangiare di più, ogni tipo di alimento che mangio mi fa sentire pieno dopo poco, ma davvero pochissimo e se vado oltre potrei rischiare di vomitare.
Riassumendo il mio problema è che mangio troppo poco e mi sento subito troppo pieno per continuare, anche se la mia è una sensazione di pienezza costante (soprattutto appena mi sveglio al mattino, ma anche dopo tante ore dai vari pasti, mi sento pieno e ho quasi la nausea se mangio qualcosa).
L'unica cosa reale che mi hanno trovato durante le mie visite è l'innapetenza e la presenza di bile abbondante nello stomaco ma oltre questo nulla (tra l'altro nessuno mi ha detto da cosa deriva e come poter curarla).
Aggiungo che sono una persona molto stressata, soprattutto quando vado a casa della mia ragazza, con la quale litighiamo sempre per questa questione del cibo, dato che lei non sopporta di vedere che mangio così poco e che faccio fatica ad andare avanti quando mi arriva la sensazione di pieno (per dire, come ho scritto su a volte anche prima del pasto mi sento pieno, oppure mi basta mangiare due forchettate e lo sento, non riesco più ad ingoiare cibo e inizio a fare una fatica assurda per continuare per non rischiare di vomitare)... la capisco perché lei è a dieta ed ha il problema opposto al mio diciamo, ma io mi impegno un sacco a mangiare solo che certe volte proprio non riesco, in realtà sono davvero poche le volte in cui riesco, ormai è una situazione costante... penso sia un problema di natura psichica a questo punto, non so più cosa fare... aggiungo che spesso mi vengono attacchi dove inizio a tremare quando sono agitato, qualche volta mi iniziano ad accelerare un sacco i battiti cardiaci e queste cose succedono di solito mentre mangio
Sono andato da diversi specialisti per capire cos'ho e come risolverlo ma nessuno mi ha dato un aiuto concreto, mi hanno fatto fare test, dato medicinali, ma nulla è cambiato nel mio corpo.
Sono abbastanza sottopeso (50-55 kg), ho sempre mangiato relativamente poco perché di solito quando mi sentivo pieno smettevo di mangiare anche se la mia pienezza arriva sempre troppo presto.
Ed è proprio questo il mio problema.
Anche se mi impegno a mangiare di più, ogni tipo di alimento che mangio mi fa sentire pieno dopo poco, ma davvero pochissimo e se vado oltre potrei rischiare di vomitare.
Riassumendo il mio problema è che mangio troppo poco e mi sento subito troppo pieno per continuare, anche se la mia è una sensazione di pienezza costante (soprattutto appena mi sveglio al mattino, ma anche dopo tante ore dai vari pasti, mi sento pieno e ho quasi la nausea se mangio qualcosa).
L'unica cosa reale che mi hanno trovato durante le mie visite è l'innapetenza e la presenza di bile abbondante nello stomaco ma oltre questo nulla (tra l'altro nessuno mi ha detto da cosa deriva e come poter curarla).
Aggiungo che sono una persona molto stressata, soprattutto quando vado a casa della mia ragazza, con la quale litighiamo sempre per questa questione del cibo, dato che lei non sopporta di vedere che mangio così poco e che faccio fatica ad andare avanti quando mi arriva la sensazione di pieno (per dire, come ho scritto su a volte anche prima del pasto mi sento pieno, oppure mi basta mangiare due forchettate e lo sento, non riesco più ad ingoiare cibo e inizio a fare una fatica assurda per continuare per non rischiare di vomitare)... la capisco perché lei è a dieta ed ha il problema opposto al mio diciamo, ma io mi impegno un sacco a mangiare solo che certe volte proprio non riesco, in realtà sono davvero poche le volte in cui riesco, ormai è una situazione costante... penso sia un problema di natura psichica a questo punto, non so più cosa fare... aggiungo che spesso mi vengono attacchi dove inizio a tremare quando sono agitato, qualche volta mi iniziano ad accelerare un sacco i battiti cardiaci e queste cose succedono di solito mentre mangio
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Se lo riteniamo un disturbo psicosomatico ( ve ne sono molti elementi, ma non ne siamo certi, francamente la bile nello stomaco non dovrebbe esserci normalmente ) allora sarebbe veramente il caso di parlarne con uno psicoterapeuta che abbia una certa esperienza nel campo. Se medico vi sarebbe il vantaggio che potrebbe integrare i dati medici. Magari si potrebbe iniziare dal suo rapporto di coppia, dove anche la sua ragazza ha disturbi alimentari. Magari c ' entra poco. Un sintomo psicosomatico si può "aggredire" solo in un rapporto psicoterapeutico, in quel rapporto contano le sue libere associazioni, meno di quelle del terapeuta.
Dr Giovanni Portuesi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 19/12/2021.
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