Ansia e depressione, disturbi collegati

Buongiorno. Ho 28 anni e da circa un anno soffro di disturbi collegati all'ansia, a cui nel giugno di quest'anno è subentrata anche la depressione.
I disturbi collegati all'ansia riguradano soprattutto l'apparato gastro-intestinale e quello sessuale. I disturbi gastro intestinali sono tensione costante gastro-intestinale, nausea, diarrea, stipsi. I disturbi sessuali, che sono quelli che più mi preoccupano, sono la mancanza di orgasmo durante l'eiaculazione a cui è poi subentrato un netto calo del desiderio sessuale e conseguenti difficoltà nel raggiungere e mantenere l'erezione.
Ho effettuato tutti gli esami clinici per escludere qualsiasi causa organica, in particolare esami del sangue, dell'urina, delle feci, ecografia addominali e altri, e tutti gli esami clinici sono risultati perfettamente regolari, confermando quindi che i miei disturbi sono legati esclusivamente all'ansia.
Quindi mi sono rivolto allo psichiatra nel novembre scorso che mi ha consigliato Prazene da 10 mg in dosi da 1/2 compressa al giorno. La cura ha dato effetto positivo, il problema è che appena smettevo con la cura, e lo facevo in modo molto graduale come consigliato dallo psichiatra, i problemi ricomparivano subito costringendomi quindi a ricominciare a prendere il Prazene.
A giugno, causa anche l'aggravarsi di alcuni problemi personali, è subentrata anche la depressione che ha ulteriormente aggravato i sintomi dell'ansia, nonostante l'assunzione giornaliera di 1/2 compressa di Prazene.
A quel punto mi è stato consigliato Sereupin compresse 20 mg con dose di 1 compressa al giorno e Prazene 10 mg in dose di 1 compressa al giorno.
Cura che ha dato ottimi risultati sia con riguardo all'ansia che alla depressione. Lo psichiatra però il mese scorso mi ha consigliato di cercare di eliminare gradualmente il Prazene per evitare di diventare dipendente, però adesso che sto assumendo 1/2 compressa di Prazene al giorno sono ricomparsi alcuni sintomi legati all'ansia, come la diarrea e la tensione gastro-intestinale e il problema sessuale legato all'eiaculazione senza orgasmo, fortunamente però adesso senza il calo del desiderio sessuale e i problemi legati all'erezione, evidentemente grazie all'effetto del Sereupin, che mi ha anche dato il benefico (almeno per me) effetto colletarale dell'allungamento dei tempi prima di arrivare all'eiaculazione.
Il mio medico di base mi ha consigliato di aumentare il dosaggio del Prazene o di passare a un ansiolitico più forte, mentre il mio psichiatra mi ha consigliato di cercare di portare pazienza e di cercare di eliminare gradulamente il Prazene.
Sia lo psichiatra che il medico di base mi hanno invece consigliato di proseguire l'assunzione del Sereupin fino al prossimo giugno, quindi per un periodo complessivo di cura antidepressiva di 12 mesi.
Vorrei gentilmente anche un vostro consiglio, perchè io da un lato vorrei star completamente bene fisicamente e evitare qualsiasi disturbo legato all'ansia, soprattutto i disturbi sessuali, dall'altro lato però vorrei evitare di diventare per tutta la vita dipendente dagli ansiolitici e dagli antidepressivi.
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Dr. Giacomo Luigi Del Monte Psicologo, Psicoterapeuta 215
Gentile utente,
leggo che l'unica stada che lei ha seguito per risolvere le sue difficoltà è stata quella farmacologica.
Personalmente La inviterai a considerare anche un consulto presso uno psicologo o psicoterapeuta.
Per problematiche come le sue, una psicoterapia potrebbe risultare utile.
Sopratutto in relazione alla sua problematica sessuale che potrei ipotizzare essere una "Eiaculazione impossibile"è importante un'aiuto di uno specialista in quanto tale disfunzione ha prevalentemente cause di origine psicologico.
Un cordiale saluto
Dott. Giacomo Del Monte
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
gentile utente,

ci sono alcune considerazioni da fare.
Innanzitutto, non ha molto senso andare da uno psichiatra e poi seguire i consigli del proprio medico di famiglia in merito alla riduzione o all'aumento del Prazene.
Se ha deciso di andare da uno psichiatra necessariamente ne deve seguire la terapia.
La terapia va bene per la sintomatologia lamentata oltre che per riportare la condizione ad una certa normalita'
E' pero' a volte necessario associare alla terapia farmacologica una psicoterapia che per il tipo di disturbo lamentato e' indicata quale la psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale, sempre che Lei sia disposto ad intraprendere un percorso di un certo tempo, seppur breve, per valutare la sua condizione clinica.
Non e' detto che i 12 mesi possano bastare per eliminare completamente la sintomatologia, ed in alcuni e' necessario continuare per piu' tempo la terapia farmacologica.
In ogni caso, e' utile seguire i consigli del suo psichiatra curante.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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Attivo dal 2006 al 2007
Ex utente
Gentili Dottori, innanzitutto voglio ringraziarvi per la gentilezza e la disponibilità che avete avuto nel rispondere al mio consulto.
Poi vorrei fare alcune precisazioni. Per quel che riguarda il mio medico di base, prima di rivolgermi allo psichiatra mi ero naturalmente rivolto a lui per capire la causa dei miei disturbi, quindi anche lui è al corrente della mia situazione e quando mi vede mi chiede come va e cerca anche di darmi dei consigli. Comunque io sto seguendo alla lettera le indicazioni dello psichiatra del quale ho piena fiducia.
Per quel che riguarda la psicoterapia, già da ragazzo ho provato a risolvere i miei problemi attraverso colluqui con lo psicologo, purtroppo però con scarsi risultati.
Io sono sempre stato un tipo ansioso ed emotivo, e ho sempre avuto un brutto carattere, sono uno che parla poco, sono diffidente verso tutti per natura e faccio molta fatica a "legare" con persone che non conosco.
Ecco perchè fin da ragazzo mi è stata consigliata la psicoterapia, purtroppo però i risultati sono sempre stati deludenti.
Fino a un anno fa però l'ansia e l'emotività non mi davano nessun disturbo fisico, quando però i disturbi fisici legati all'ansia sono comparsi ho preferito rivolgermi ad uno psichiatra per cercare una terapia farmacologica soddisfacente. Anche perchè mi sto per laureare e perciò in questo periodo non ho molto tempo libero, ho bisogno di stare bene subito.
Ciò non toglie che in futuro, se la situazione non migliora, potrei seguire il vostro consiglio e prendere seriamente in considerazione la possibilità di associare alla terapia farmacologica anche la psicoterapia.
Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
gentile utente,

Lei e' il solo a decidere quale strada intraprendere.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
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