Possibile ricaduta
Dopo qualche mese ho sviluppato forti clonie notturne ed il mio medico mi ha detto di sospendere temporaneamente il laroxyl per vedere se ne fosse la causa.
Dopo circa tre settimane, non avendo miglioramento ha prima prescritto depakin 500 (che mi ha solo fatto sentire più agitata) e poi ha gradualmente reintrotto il laroxyl (25mg) e le clonie si sono ridotte all’istante, quindi ha deciso di riportarlo a 50.
Dopo poco più di 24 hdall’aumento si è presentata un’ansia estrema come prima di cominciare il trattamento.
Preoccupatosi dell’interazione tra i due farmaci mi ha fatto sospendere il depakin e l’ansia è diminuita per circa 24 ore, ma poi è ritornata costante e forte tanto da farmi rinchiudere in casa.
Il medico mi ha detto che sono gli effetti collaterali iniziali, ma a me sembra un po’ assurdo.
Ho paura sia una ricaduta e soprattutto che laroxyl non funzioni più ed è stato l’unico farmaco che abbia mai funzionato per me (purtroppo non posso prendere Ssri perché troppo attivanti, e farmaci di classe diverse quali lyrica o antipsicotici mi fanno solo stare peggio) ora mi ritrovo sia con le clonie (anche se nettamente meno forti) ed un’ansia che non mi permette di fare niente e che pensavo fosse oramai un brutto ricordo.
La mia domanda è può essere che l’interazione tra depakin e laroxyl abbia portato questa agitazione?
E se in realtà è una ricaduta, è opportuno aspettare che i 50 mg di laroxyl facciano effetto o c’è il rischio che il farmaco non funzioni più?
Presumo che ad un certo punto sviluppi una preoccupazione per delle situazioni, le colleghi ai farmaci e il medico quindi è indotto a fare delle mosse che non hanno alcuna logica rispetto alla storia. Sospende per presunte clonie forti dovute al laroxyl che se ne vanno quando poi lo reintroduce. Il depakin peggiora tutto, quando lo sospende avrebbe dato ansia la sospensione...
Io farei perfezionare la diagnosi, potrebbe esservi un'ipocondria non risolta che nonostate il miglioramento di alcuni sintomi le fa sviluppare la preoccupazione su altri.
"Forti clonie notturne" non è ben chiaro cosa significhi ad esempio. Forti in che senso ? Si sveglia in preda a movimenti clonici che la portano a sbattere la testa o le braccia facendosi del male ?
Dr.Matteo Pacini
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Ha avuto il commento sulla situazione nel suo complesso, inclusa la reintroduzione del laroxyl. Non credo abbia letto con attenzione. Appare contraddittorio che si ponga il problema di reintrodurlo, in teoria per arrivare a riavere fortissime clonie di notte con insonnia totale per giorni e giorni ? ...
Dr.Matteo Pacini
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Se dobbiamo prendere alla lettera questa affermazione la si immaginerebbe praticamente ricoverata in ospedale e riempita inutilmente di sedativi. Stiamo parlando di una persona che resta a casa propria mentre si cura.
Ponga attenzione al fatto che se la comunicazione col medico avviene in termini che generano allarme o esprimono impropriamente uno stato di preoccupazione, dove forte e fortissimo non significano la misurazione del parametro, ma dello stato d'ansia, allora poi si cominciano a prendere decisioni di cambiamenti, riprove, con esiti contraddittori in cui si capisce poco.
Dr.Matteo Pacini
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Non offenda il suo medico, me o chiunque altro. Non penso assolutamente all'ipocondria, peraltro. E chi è ipocondriaco che dovrebbe fare comunque, sentirsi dire che non lo è ? Così lo curano in maniera sbagliata. Ma, ripeto, non è questo che pensavo in ogni caso.
Lei sta semplicemente cercando la via dell'autogestione chiedendo consulti a chi sta contemporaneamente denigrando. Una cosa che non ha doppiamente senso.
Lei ha finora rifiutato alcune delle cure proposte, e altre le ha gestite con il suo medico in una maniera che potrebbe essere andata fuori controllo per un meccanismo che non riguarda i medicinali, ma la natura del disturbo e la modalità di comunicazione, la quale è un elemento del disturbo stesso. Quindi non è un'offesa se si avanza l'ipotesi che vi sia un problema del genere.
Ma se lo deve prendere come tale, per poi cogliere l'occasione per offendere Lei gli altri, evidentemente è suscettibile a questo tipo di osservazioni.
Dr.Matteo Pacini
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Detto ciò, vedo che insiste con la solita domanda come se non avessimo detto niente. Ci sono anche domande poste male con cui si vogliono avere risposte su un'idea confusa o sbagliata. A me questo sembra esattamente uno di quei casi.
Dr.Matteo Pacini
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Oltretutto siamo qui per fare un dialogo, per cui se assume dei toni inadeguati, è proprio il caso di farlo notare.
"come se l’avessi criticato come medico o umanamente."
Ha fatto entrambe le cose in maniera netta e pesante, e continua a farlo.
Poi se vuol continuare a dire che non le è stato risposto e a insistere che il suo modo di esporre le cose o il decorso di questo problema non ha niente che debba essere notato, faccia pure. Quindi Lei ci vede come problema solo "ora" e l'ultimo passaggio logico, ignorando accuratamente di considerare tutto il resto. Adesso la questione è se un farmaco x fa un effetto.
Secondo me no, chieda pure altri pareri. Un medico del resto ce l'ha.
Dr.Matteo Pacini
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