Come gestire un'amica con sbalzi di umore eclatanti e accessi d'ira
Buonasera,
Vi scrivo perchè ho bisogno di un consiglio su come gestire un'amica con marcati sbalzi di umore e che non controlla rabbia e impulsi.
Ha 38 anni ed è in psicoterapia da almeno 4 anni (a mio avviso senza successo).
Nell'ultimo periodo ha più volte parlato e minacciato di suicidio.
Ho provato a proporle una visita psichiatrica, ma non c'è stato proprio verso.
In più non ha una famiglia con cui io possa parlare e condividere questa situazione.
Sono molto preoccupato, provato e temo di poter diventare codipendente.
Ringrazio del supporto.
Vi scrivo perchè ho bisogno di un consiglio su come gestire un'amica con marcati sbalzi di umore e che non controlla rabbia e impulsi.
Ha 38 anni ed è in psicoterapia da almeno 4 anni (a mio avviso senza successo).
Nell'ultimo periodo ha più volte parlato e minacciato di suicidio.
Ho provato a proporle una visita psichiatrica, ma non c'è stato proprio verso.
In più non ha una famiglia con cui io possa parlare e condividere questa situazione.
Sono molto preoccupato, provato e temo di poter diventare codipendente.
Ringrazio del supporto.
[#1]
Ha ragione del suo timore di diventare co-dipendente.
Ha consigliato cose giuste e anche semplici da concepire senza nessuno che le consigli. Purtroppo la persona non è dell'avviso. Presumo che anche chi la segue glielo abbia consigliato.
Eventualmente può aver senso informare il professionista di questi intenti o comunque minacce.
Ad un certo punto però è giusto che rifletta anche sul fatto che potrebbe non riuscire a condizionare questa scelta, e quindi ha senso invece che si preoccupi della sua salute, perché la co-dipendenza è una situazione di sofferenza e che può assumere un andamento "cronico".
Ha consigliato cose giuste e anche semplici da concepire senza nessuno che le consigli. Purtroppo la persona non è dell'avviso. Presumo che anche chi la segue glielo abbia consigliato.
Eventualmente può aver senso informare il professionista di questi intenti o comunque minacce.
Ad un certo punto però è giusto che rifletta anche sul fatto che potrebbe non riuscire a condizionare questa scelta, e quindi ha senso invece che si preoccupi della sua salute, perché la co-dipendenza è una situazione di sofferenza e che può assumere un andamento "cronico".
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buongiorno,
La ringrazio del pronto riscontro. Purtroppo non mi è possibile avvertire la sua terapeuta in quanto non ho il contatto. Comunque sono d'accordo che sia arrivato il momento di mettere dei limiti per la mia salute mentale.
Mi rimane solo il dubbio su come comportarmi qualora riceva ancora messaggi o telefonate in cui parla o minaccia di suicidarsi. è mio dovere avvertire le forze dell'ordine? Non avrei nessun altro punto di riferimento.
Grazie
La ringrazio del pronto riscontro. Purtroppo non mi è possibile avvertire la sua terapeuta in quanto non ho il contatto. Comunque sono d'accordo che sia arrivato il momento di mettere dei limiti per la mia salute mentale.
Mi rimane solo il dubbio su come comportarmi qualora riceva ancora messaggi o telefonate in cui parla o minaccia di suicidarsi. è mio dovere avvertire le forze dell'ordine? Non avrei nessun altro punto di riferimento.
Grazie
[#3]
E' una cosa che può fare, quella di avvisare chi di dovere. La questione è che però poi non si rado questi legami producono dei risultati paradossali non tanto sulla gravità della malattia mentale se c'è, ma sui danni e le grane che producono per una serie di persone che vi si muovono intorno nel tentativo di controllarle o nel bisogno di mantenere un qualche ruolo, che è peggio.
Quindi, il consiglio è in ogni caso di chiedere un parere "per sé".
Quindi, il consiglio è in ogni caso di chiedere un parere "per sé".
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 29/11/2021.
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