Quale disturbo mentale ?
Buongiorno a tutti, mi chiamo Mattia.
È iniziato tutto circa due anni fa, dopo una delusione in ambito studi mi sono demoralizzato, ho mollato e ho iniziato ad essere molto apatico.
Successivamente ho iniziato a soffrire di attacchi di panico, che ho tutt'ora e mi privano di uscire di casa quasi sempre.
Attualmente ho ripreso in mano quell'attività di studi e mi hanno preso dopo il test che non passai la prima volta ma porto avanti questa attività comunque, con poca volontà, non capendo se voglio davvero farlo.
Ho degli sbalzi di umore repentini, riesco a provare felicità alcune volte e sembra che torno normale per alcuni periodi, molto brevi.
Il resto dei giorni sono praticamente depresso e confuso su quale sia la mia strada e mollo tutto mettendo in discussione ogni cosa, accompagnato da mal di testa continui e disturbi che sembrano quasi neurologici ma ho effettuato più visite, sempre negative.
Quando il mio umore è più positivo i disturbi fisici diminuiscono quasi fino a scomparire.
Le uniche emozioni che provo la maggior parte del tempo sono ansia e una rabbia intensa che mi ha portato una sola volta ad un gesto autolesionista.
Ora questa rabbia la sfogo tirando pugni alle cose.
Ho provato a pensare a gesti suicidi per via del peso che sto portando ma non ho mai avuto il coraggio di commettere un atto simile.
Quando sono contento mi sembra di riuscire a poter fare tutto quello che voglio ma dura pochissimo, pochi giorni.
Quando torna la depressione si svaluta tutto e niente ha più valore.
Raramente questi sbalzi di umore si presentano anche durante una sola giornata ma di solito vado a periodi.
Sono seguito da "un'educatrice" che mi ha assegnato lo psichiatra, mi dà consigli su come gestire la mia ansia ma credo che l'ansia sia solo una conseguenza è che ci sia un disagio mentale in fondo da capire, magari presente da molto più tempo dell'inizio dei disturbi d'ansia forte.
Ci ho pensato molto e già in passato mi è successo di avere disturbi depressivi poi passati solo col tempo.
Lo psichiatra mi prescrisse EN 10 gocce due volte al giorno che sto smettendo ormai dopo due mesi di assunzione da fine agosto perché non mi porta a nessuna soluzione se non portare il mio cervello in uno stato latente dormiente.
Toglie l'ansia, neanche del tutto oltretutto, ma non mi ha aiutato in nulla se non a reprimere le mie facoltà intellettive.
Quindi lo sto togliendo io.
Ora assumo 5 gocce una volta al dì.
Sono davvero confuso, non so che cosa mi succede e se devo seguire una terapia che sia efficace per lo meno.
Non ho più intenzione di prendere ansiolitici e basta.
Secondo me il mio psichiatra sottovaluta il problema alla grande.
Ho scritto qui perché mi trovo in questa situazione da circa un anno e mezzo e ancora non ho cavato un ragno dal buco.
Continuo solo a stare male con la mia ansia forte, i miei sbalzi di umore, la rabbia e quei pochi giorni in cui sembra passare ogni cosa e poi torna tutto come prima.
Non ne posso più.
Grazie e buona giornata.
È iniziato tutto circa due anni fa, dopo una delusione in ambito studi mi sono demoralizzato, ho mollato e ho iniziato ad essere molto apatico.
Successivamente ho iniziato a soffrire di attacchi di panico, che ho tutt'ora e mi privano di uscire di casa quasi sempre.
Attualmente ho ripreso in mano quell'attività di studi e mi hanno preso dopo il test che non passai la prima volta ma porto avanti questa attività comunque, con poca volontà, non capendo se voglio davvero farlo.
Ho degli sbalzi di umore repentini, riesco a provare felicità alcune volte e sembra che torno normale per alcuni periodi, molto brevi.
Il resto dei giorni sono praticamente depresso e confuso su quale sia la mia strada e mollo tutto mettendo in discussione ogni cosa, accompagnato da mal di testa continui e disturbi che sembrano quasi neurologici ma ho effettuato più visite, sempre negative.
Quando il mio umore è più positivo i disturbi fisici diminuiscono quasi fino a scomparire.
Le uniche emozioni che provo la maggior parte del tempo sono ansia e una rabbia intensa che mi ha portato una sola volta ad un gesto autolesionista.
Ora questa rabbia la sfogo tirando pugni alle cose.
Ho provato a pensare a gesti suicidi per via del peso che sto portando ma non ho mai avuto il coraggio di commettere un atto simile.
Quando sono contento mi sembra di riuscire a poter fare tutto quello che voglio ma dura pochissimo, pochi giorni.
Quando torna la depressione si svaluta tutto e niente ha più valore.
Raramente questi sbalzi di umore si presentano anche durante una sola giornata ma di solito vado a periodi.
Sono seguito da "un'educatrice" che mi ha assegnato lo psichiatra, mi dà consigli su come gestire la mia ansia ma credo che l'ansia sia solo una conseguenza è che ci sia un disagio mentale in fondo da capire, magari presente da molto più tempo dell'inizio dei disturbi d'ansia forte.
Ci ho pensato molto e già in passato mi è successo di avere disturbi depressivi poi passati solo col tempo.
Lo psichiatra mi prescrisse EN 10 gocce due volte al giorno che sto smettendo ormai dopo due mesi di assunzione da fine agosto perché non mi porta a nessuna soluzione se non portare il mio cervello in uno stato latente dormiente.
Toglie l'ansia, neanche del tutto oltretutto, ma non mi ha aiutato in nulla se non a reprimere le mie facoltà intellettive.
Quindi lo sto togliendo io.
Ora assumo 5 gocce una volta al dì.
Sono davvero confuso, non so che cosa mi succede e se devo seguire una terapia che sia efficace per lo meno.
Non ho più intenzione di prendere ansiolitici e basta.
Secondo me il mio psichiatra sottovaluta il problema alla grande.
Ho scritto qui perché mi trovo in questa situazione da circa un anno e mezzo e ancora non ho cavato un ragno dal buco.
Continuo solo a stare male con la mia ansia forte, i miei sbalzi di umore, la rabbia e quei pochi giorni in cui sembra passare ogni cosa e poi torna tutto come prima.
Non ne posso più.
Grazie e buona giornata.
[#1]
In pratica una cura non c'è. Ma invece la diagnosi è definita ? A parte la presenza di ansia e la storia di attacchi di panico, ma questo stato umorale è stato inquadrato e definito ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buongiorno dottore.
No non è stato definito ancora nulla ed io continuo a navigare nell'oblio. Ho solo questa educatrice assegnata da circa un mese quindi spero che ne venga fuori qualcosa, continuando a seguirmi.
Volevo solo avere un parere su cosa potrebbe essere da qualcun altro dato che il mio psichiatra mi ha solo prescritto ansiolitici senza stare lì troppo ad indagare.
No non è stato definito ancora nulla ed io continuo a navigare nell'oblio. Ho solo questa educatrice assegnata da circa un mese quindi spero che ne venga fuori qualcosa, continuando a seguirmi.
Volevo solo avere un parere su cosa potrebbe essere da qualcun altro dato che il mio psichiatra mi ha solo prescritto ansiolitici senza stare lì troppo ad indagare.
[#3]
E' opportuno che la diagnosi sia fatta visitandola, qui non avrebbe comunque senso metterle in mente un'ipotesi che poi rimane lì come un ulteriore oggetto di rimuginazione.
La diagnosi si fa semplicemente visitando la persona, non è che richieda chissà qualche procedura. Magari un paio di valutazioni, ma non ha senso che rimanga in sospeso così, specie se poi si vogliono indicare delle misure per intervenire.
Infatti non capisco esattamente perché la cura si limiti ad un ansiolitico.
La diagnosi si fa semplicemente visitando la persona, non è che richieda chissà qualche procedura. Magari un paio di valutazioni, ma non ha senso che rimanga in sospeso così, specie se poi si vogliono indicare delle misure per intervenire.
Infatti non capisco esattamente perché la cura si limiti ad un ansiolitico.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 929 visite dal 12/11/2021.
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