Alcol, caffè e alprazolam

Gentilissimo Dottori,
gradirei gentilmente un vostro parere.


Sto assumendo Alprazolam (Xanax) 0, 25mg da 4 giorni e da domani passerò a 0, 50mg (1 compressa al giorno).

Volevo sapere come devo regolari con l'assunzione di alcol.

Il mio medico mi ha detto che un calice di vino al giorno non fa nulla, ma nel caso dovessi fare qualche cena in cui si alza di più il gomito potrei optare per quel giorno (in vista della cena) di non assumere la compressa, giusto per evitare eccessiva sonnolenza quando ci si mette al guida e cose varie.


Per quanto riguarda il caffè mi ha detto che non ci sono interazioni, ma devo valutarlo io in base all\'ansia, ma in ogni caso un caffè al giorno si può prendere tranquillamente.


Cosa ne pensa?
Siete d'accordo con quanto detto dal mio medico?


Grazie anticipatamente per la cortese attenzione e vi porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.2k 1k 63
Innanzitutto va chiarito che la terapia prescritta è solo sintomatica e non può essere mantenuta per tempi lunghi.

Poi come dalla su richiesta precedente andava considerata una terapia per la sua ansia e questa non è risolutiva.

Nel corso di uso di benzodiazepine non può utilizzare alcool per nessun motivo come indicato nel foglietto illustrativo.

Il caffè non provoca aumento dell’ansia in generale in dosaggi normali.

Poiché poi considera che sono permaloso, le faccio notare che ha un atteggiamento ansioso tanto da dover avere conferme sull’operato di altri medici per placare la sua ansia perché in fondo lei ha già stabilito di non assumere le benzodiazepine quando vuole uscire la sera e bere qualche alcolico.

In ogni caso, le benzodiazepine permangono nel sangue e nella ricerca per cui l’associazione con l’alcol può essere ritrovata dai comuni test che possono essere richiesti in caso di controlli della polizia stradale.


Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
Utente
Utente
Dr.Ruggiero, innanzitutto grazie per la risposta.

Lo so che la terapia è solo sintomatica e non va protratta per lunghi periodi e non mi aspetto che sia risolutiva. Infatti io sto facendo un percorso di psicoanalisi per risolvere il problema alla base e la terapia farmacologica mi è stata consigliata proprio dallo psicologo, che ovviamente in quanto non medico, mi ha detto di rivolgermi al mio medico di fiducia per farmi prescrivere un ansiolitico almeno per tamponare questa sintomatologia di ansia acuta con relative fisse e somatizzazioni che non mi permette in questo periodo di avere quella serenità giusta per affrontare anche le sedute di psicoanalisi. Il medico, che conosce la mia storia, mi ha prescritto Xanax 0,5mg e vedendo la mia paura e riluttanza, da ipocondriaco quale sono, verso i farmaci, mi ha detto proviamo con il dosaggio minimo 0,25mg e poi si vede, dicendomi già che molto probabilmente dovevo passare almeno a 0,50mg per avere un effetto, e così è stato. Ma spero di interromperla nell'arco massimo di 2/4 settimane, come mi ha detto il medico.

Venendo all'altro punto che dice, io mi rendo conto del mio disturbo d'ansia che mi porta a chiedere sempre conferme mediche per paure annesse. Sono cosciente e non ho le fette di prosciutto avanti agli occhi.

Riguardo al fatto che io le abbia detto che lei è permaloso, non lo dico io, ma parlano le sue risposte(come il tono "rancoroso" che sta usando in questa risposta) e gli atteggiamenti, perché non si chiude una conversazione (mi riferisco al precedente post) senza dar modo alla persona di spiegarsi ed eventualmente scusarsi se non si è fatto capire bene, perché non volevo fare il professoroto, anzi!, ha semplicemente frainteso la mia risposta e l'offesa aha fatta lei a me, se proprio voglia essere precisi.
Semplicemente questo non lo vedo un atteggiamento consono ad un professionista come lei. Mi perdoni la franchezza ma è quello che penso e se si è sentito offeso (cosa percepita solo da lei, perché non era quella l'intenzione mia) le chiedo comunque scusa.

Riguardo all'alcol io non ho deciso un bel niente, nel senso di non assumere il farmaco quando ho una cena in vista. Ho fatto semplicemente una domanda al mio medico(la stessa posta qui) e mi ha detto questo. E quando ho detto "alzare un po' il gomito" (mi sono espresso male io") non significa ubriacarsi, ma farsi semplicemente un bicchiere in più del solito. Non sono uno scellerato, ma un persona con intelletto che ha sempre viaggiato molto per lavoro e continua a farlo e so bene i pericoli che ci sono in macchina quando si beve. Non mi metterei mai in macchina (ma mai in qualsiasi luogo) con un cocktail di bezodiazepine e alcol, per questo sto chiedendo informazioni se anche il bicchiere di vino può essere pericolo al riguardo.

Questo tutto.

Grazie per sua attenzione e cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.2k 1k 63
Quindi riceve un suggerimento dallo psicologo e il suo medico di base decide per una terapia sintomatica perchè lei vuole trattare i suoi disturbi alla base (che non vuol dire niente) invece di rivolgersi ad uno specialista che può inserire una terapia corretta, adatta ed anche risolutiva.

Nel frattempo però riflette la sua ansia con domande che sono l’espressione del suo disturbo poiché non è ben trattato.

Assumendo benzodiazepine non può bere a prescindere sia che guidi sia che non lo faccia.

Per inciso, rispondo nei toni e nei modi che preferisco ma lei non è nella facoltà di fornire giudizi o aggettivi sia qui che nelle cliccatine che posso leggere solo io, fa delle deduzioni sbagliate frutto di un suo pregiudizio personale.

Siccome non ho voglia di litigare, e soprattutto di giustificare proprio nulla, i consulti li chiudo quando prendono una piega che non mi garba.


Saluti

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[#4]
Utente
Utente
Caro Dr.Ruggiero, Senta, la rispondo per l'ultima volta e sono io chiudere la conversazione ora, perché davvero il suo modo di fare e di agire presuntuoso porta a non avere un dialogo sereno e sinceramente non mi va di fare discussione con lei quasi a livello adolescenziale.

Ci sono Dottori che non la pensano come lei e Dottori che la pensano come lei, è normale questo. Ma se lei si regge a colui che ha la verità in tasca, beh, non so che dirle, ma io so che fare però!

L'alcol al contrario da ciò che pensa, non lo sto bevendo, ma proprio perché sono scrupoloso (forse anche troppo) e la mia domanda era solo per avere un altro parere da altri medici.
Anche questo fa parte del mio disturbo d'ansia? Beh, su questo ha ragione!

Le cliccatine che ho fatto e che può vedere solo lei sono la conseguenza di un suo modo di fare, che le sottolineo ancora non consono al suo ruolo e alla sua professione.
(Il terzo principio della dinamica dice" Ad ogni azione c'è una reazione uguale e contraria").
Ha frainteso un mia risposta prendendosela sul personale (e non era assolutamente come ha pensato!) senza darmi neanche la possibilità di spiegarmi ed eventualmente scusarmi (perché ha chiuso il post) se mi ero spiegato e fatto capire male. Questo al mio paese vuol dire essere permalosi, PUNTO!

Io non faccio il "professorotto", come mi ha "gentilmente" e gratuitamente chiamato lei, perché faccio tutto un'altra professione che nulla c'entra con la medicina e non mi permetterei mai di metter i piedi davanti a un medico che parla della sua materia.
Una cosa glie la posso dire con estrema convinzione però. Un buon medico (come in tante altre professioni) dovrebbe avere una dote fondamentale, che è l'empatia, quella che a lei manca totalmente (ancora di più perché lei è uno psichiatra/psicoterapeuta) perché se così non fosse stato non stavamo qui a discutere su una sciocchezza di un fraintendimento di una risposta capita male che ha preso sul personale e sta continuando a portare avanti. Ora sono stanco!
Pensi quello che vuole, ma continuo a dirle che questo per me non è un atteggiamento consono al ruolo che riveste.

Ora la saluto e chiudo qui la discussione e grazie comunque per la sua attenzione.

Cordiali saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.2k 1k 63
Non ha inteso che le cliccatine le vedo solo io.

Io non ho parole di quanto si pretenda di fare i dottorini senza esserlo e di volerne per forza sapere di più di chi ha studiato molti anni con continuo aggiornamenti.

Io non le devo dimostrare proprio niente.


Resti delle sue idee giudicanti gli altri.


Saluti

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