Cipralex e miglioramenti
Salve Dottori.
Sono un ragazzi di 21 anni, per 4 anni ho sofferto di attacchi di panico e agorafobia al punto di faticare ad uscire di casa e vivere una vita normale.
Attualmente sono in terapia da 1 anno con il cipralex, a giugno abbiamo raggiunto la quota 20mg.
Sono molto contento dei risultati ottenuti fin ora, erano 4 anni che vivevo la mia vita recluso in casa e che cercavo di scappare da ogni responsabilità.
Grazie alla cura quest'estate sono riuscito a riprendere a lavorare come cameriere, un lavoro che in qualche modo sfidava molte delle mie ansie ma nonostante ciò è stato tutto molto sereno e tranquillo.
Le somatizzazioni sono sparite e grazie a ciò sono riuscito a riprendere peso e ricominciare a fare attività fisica e alimentazione, sono arrivato a pesare 65kg e nei periodi di forte ansia sono arrivato addirittura a pesare 48kg.
Insomma la cura sta procedendo bene, l'unica cosa rimasta è l'agorafobia, o meglio sono rimasti i pensieri agorafobici.
Mi spiego meglio le volte in cui mi sono ritrovato ad affrontare situazioni ansiogene da questo punto di vista nonostante tutto me la sono cavata molto bene riuscendo a gestire i momenti d'ansia ma nonostante ciò permane ancora l'ansia anticipatoria se penso di allontanarmi.
Come sarebbe meglio affronta tutti ciò?
Sono un ragazzi di 21 anni, per 4 anni ho sofferto di attacchi di panico e agorafobia al punto di faticare ad uscire di casa e vivere una vita normale.
Attualmente sono in terapia da 1 anno con il cipralex, a giugno abbiamo raggiunto la quota 20mg.
Sono molto contento dei risultati ottenuti fin ora, erano 4 anni che vivevo la mia vita recluso in casa e che cercavo di scappare da ogni responsabilità.
Grazie alla cura quest'estate sono riuscito a riprendere a lavorare come cameriere, un lavoro che in qualche modo sfidava molte delle mie ansie ma nonostante ciò è stato tutto molto sereno e tranquillo.
Le somatizzazioni sono sparite e grazie a ciò sono riuscito a riprendere peso e ricominciare a fare attività fisica e alimentazione, sono arrivato a pesare 65kg e nei periodi di forte ansia sono arrivato addirittura a pesare 48kg.
Insomma la cura sta procedendo bene, l'unica cosa rimasta è l'agorafobia, o meglio sono rimasti i pensieri agorafobici.
Mi spiego meglio le volte in cui mi sono ritrovato ad affrontare situazioni ansiogene da questo punto di vista nonostante tutto me la sono cavata molto bene riuscendo a gestire i momenti d'ansia ma nonostante ciò permane ancora l'ansia anticipatoria se penso di allontanarmi.
Come sarebbe meglio affronta tutti ciò?
[#1]
Beh, il disturbo consiste sostanzialmente nella limitazione agorafobica. Certo, ci sono anche gli attacchi. Se nei mesi, come conseguenza secondaria, non migliora gradualmente nonostante ci siano occasioni di esporsi, è opportuno considerare una molecola diversa, essendo questa già a dosaggio massimo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta dottore.
Personalmente dalle volte in cui mi sono esposto mi sono reso conto che ha agito anche su quello poiché i sintomi ansiosi erano meno che minimi. Il punto è però che resta quella paura di fondo nello sfidare ciò, nonostante abbia già avuto più volte la conferma di riuscire ad affrontare quelle situazioni.
Forse potrei affiancare alla cura una psicoterapia?
Personalmente dalle volte in cui mi sono esposto mi sono reso conto che ha agito anche su quello poiché i sintomi ansiosi erano meno che minimi. Il punto è però che resta quella paura di fondo nello sfidare ciò, nonostante abbia già avuto più volte la conferma di riuscire ad affrontare quelle situazioni.
Forse potrei affiancare alla cura una psicoterapia?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 28/10/2021.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.