Doc atipico o delirio?
Sono allarmato dalla bizzarria dei pensieri che faccio, e che mi assalgono contro la mia volontà.
Il curante ha riportato sul referto "sintomi OCD like", ma a me non convince come diagnosi: ho paura di starmi avviando verso una clamorosa psicosi; la stessa sertralina, che assumo al dosaggio di 75mg die (per un paio di giorni, dopo una fase di relativo benessere, sono salito a 100, ma a fronte di una improvvisa nuova impennata dell'ansia sono tornato a 75... ) , temo che stia precipitando i miei sintomi.
Sono passato dalla paura di gettarmi dal balcone, che ora sembra dormiente, alla paura di sviluppare un delirio: ad esempio, di convincermi che gli oggetti inanimati mi guardino con ostilità, idea che riconosco come priva di senso ma che proprio per questo mi inquieta e mi obbliga a dubitare di me e delle mie facoltà.
Adesso ho una nuova fobia: quella di entrare in contatto col mio stesso corpo, cosa che normalmente chiunque fa in maniera inavvertita, mentre a me provoca ultimamente una inspiegabile paura, come se temessi di non essere piu in grado di riconoscere come mio il mio corpo, ma come estraneo e minaccioso. Mi rendo conto che ciò è assurdo, ma non riesco a liberarmi di questa ideazione, che per la sua stessa incongruenza col senso comune mi fa preoccupare non poco; e lo stesso contatto delle mie membra con le lenzuola, quando sono a letto, mi pare che fissi il mio pensiero su una sensazione di per sé normalissima ma divenuta immotivatamente disturbante per me. In particolare, non so se insistere a dirmi che quello con cui entro in contatto è sempre il mio corpo, cosa che già so e che dunque dovrebbe essere superflua, oppure cercare di ignorare l'ansia che questo pensiero, al pari di tanti altri ad esso simili, mi procura... Sono stufo di avere la testa piena di simili sciocchezze, che oltretutto mi spaventano anche: mi mettono una tale ansia che io, per qualche secondo, ho perfino il terrore (una paura sopra un'altra paura... ) di poter commettere qualche cosa di brutto pur di sfuggirle (la stessa paura, credo, mi salvi... ) .
Ho pensato che forse sarebbe stato opportuno suggerire al medico di prescrivermi un robusto antipsicotico, e temo che se lo stesso finora non ci abbia pensato sia perché non sono riuscito a dargli un'idea in termini corretti del mio disagio in sede di colloquio...
Il curante ha riportato sul referto "sintomi OCD like", ma a me non convince come diagnosi: ho paura di starmi avviando verso una clamorosa psicosi; la stessa sertralina, che assumo al dosaggio di 75mg die (per un paio di giorni, dopo una fase di relativo benessere, sono salito a 100, ma a fronte di una improvvisa nuova impennata dell'ansia sono tornato a 75... ) , temo che stia precipitando i miei sintomi.
Sono passato dalla paura di gettarmi dal balcone, che ora sembra dormiente, alla paura di sviluppare un delirio: ad esempio, di convincermi che gli oggetti inanimati mi guardino con ostilità, idea che riconosco come priva di senso ma che proprio per questo mi inquieta e mi obbliga a dubitare di me e delle mie facoltà.
Adesso ho una nuova fobia: quella di entrare in contatto col mio stesso corpo, cosa che normalmente chiunque fa in maniera inavvertita, mentre a me provoca ultimamente una inspiegabile paura, come se temessi di non essere piu in grado di riconoscere come mio il mio corpo, ma come estraneo e minaccioso. Mi rendo conto che ciò è assurdo, ma non riesco a liberarmi di questa ideazione, che per la sua stessa incongruenza col senso comune mi fa preoccupare non poco; e lo stesso contatto delle mie membra con le lenzuola, quando sono a letto, mi pare che fissi il mio pensiero su una sensazione di per sé normalissima ma divenuta immotivatamente disturbante per me. In particolare, non so se insistere a dirmi che quello con cui entro in contatto è sempre il mio corpo, cosa che già so e che dunque dovrebbe essere superflua, oppure cercare di ignorare l'ansia che questo pensiero, al pari di tanti altri ad esso simili, mi procura... Sono stufo di avere la testa piena di simili sciocchezze, che oltretutto mi spaventano anche: mi mettono una tale ansia che io, per qualche secondo, ho perfino il terrore (una paura sopra un'altra paura... ) di poter commettere qualche cosa di brutto pur di sfuggirle (la stessa paura, credo, mi salvi... ) .
Ho pensato che forse sarebbe stato opportuno suggerire al medico di prescrivermi un robusto antipsicotico, e temo che se lo stesso finora non ci abbia pensato sia perché non sono riuscito a dargli un'idea in termini corretti del mio disagio in sede di colloquio...
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"Ho pensato che forse sarebbe stato opportuno suggerire al medico di prescrivermi un robusto antipsicotico"
Ma figuriamoci, non suggerisca al medico le cure. Questa è una deriva da evitare. Se ha paura dell'infarto gli suggerisce un farmaco per il cuore ?
Sta assumendo l'antiossessivo a dosaggio insufficiente, facendo resistenza all'aumento per motivi non chiari: che ci sia un aumento dell'ansia subito dopo l'aumento è risaputo. Questo si preoccupi di dirgli: che le ossessioni vanno male.
Ma figuriamoci, non suggerisca al medico le cure. Questa è una deriva da evitare. Se ha paura dell'infarto gli suggerisce un farmaco per il cuore ?
Sta assumendo l'antiossessivo a dosaggio insufficiente, facendo resistenza all'aumento per motivi non chiari: che ci sia un aumento dell'ansia subito dopo l'aumento è risaputo. Questo si preoccupi di dirgli: che le ossessioni vanno male.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
Lungi da me indirizzare il parere del medico ( che comunque sa il fatto suo e prenderebbe con le molle le nie richiesre...) ; però non posso dirmi soddisfatto dell'esito della sertralina. E pensare che solo cinque anni fa assunsi la stessa terapia, ma i miglioramenti erano netti dopo in mese o due! Cosa è mutato in me? I problemi piu grossi li sto avendo con l'insonnia, e la cosa anomala è che vanno aumentando con le settimane : mi metto sul divano verso le otto, mi addormento senza accorgermene, verso mezzanotte mi sveglio, prendo 8-10 gocce di En, vado a letto, ma a quel punto inizia un calvario: permango in un dormiveglia ricco di immagini sconnesse, come se il mio cervello stentasse a spegnersi; finché alle 5.00, esasperato, mi alzo, chiedendomi dove troverò la forza per un'altra giornata lavorativa. C'è un motivo per cui non sono passato ancora a100mg di sertralina : e se l'insonnia peggiora ulteriormente? Nei mesi precedenti l'inizio della terapia, dormivo; ora invece no: come si spiega? E poi tutti quei pensieri assurdi che mi stanno venendo, ad esempio la paura insensata nell'osservare, che so, il disegno delle mattonelle sul pavimento, o la tendenza a fissarmi su una qualche sensazione, come il contatto del mio corpo con le lenzuola mentre sono a letto, e la conseguente incapacità di smettere di pensare che sto provando quella determinata sensazione, che mi fa sentire imprigionato... Io ho ripreso la sertralina perché in passato mi guarì, e sono grato a questo farmaco, ma sinceramente non vorrei dover prendere benzodiazepine a vita per tamponare gli effetti avversi che su di me sortisce questo antidepressivo...
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"però non posso dirmi soddisfatto dell'esito della sertralina."
E' a dose mediamente insufficiente....
"Nei mesi precedenti l'inizio della terapia, dormivo; ora invece no: come si spiega? " Che non ha risolto il disturbo e continua a star male, preoccupandosi quindi di ogni aspetto, anche se non rilevante o di per sé differibile.
E' a dose mediamente insufficiente....
"Nei mesi precedenti l'inizio della terapia, dormivo; ora invece no: come si spiega? " Che non ha risolto il disturbo e continua a star male, preoccupandosi quindi di ogni aspetto, anche se non rilevante o di per sé differibile.
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Utente
Lo psichiatra che mi segue mi sta curando per un presunto doc con SSRI a dosi medio alte; sto facendo tcc sulla stessa diagnosi ; tuttavia, a me qualcosa non torna proprio in merito al disturbo di cui soffro, che fatico a considerare come doc, perche non avverto le ossessioni convenzionali tipiche di questo disturbo(pulizia, ordine ecc.). Ad esempio, ho paure strane, stati angosciosi che mi nascono a seguito di sensazioni che dovrebbero essere molto comuni, normalmente prive di ogni contenuto allarmante' : ieri sera, a casa di amici, in balcone, il mio sguardo si sofferma sulle venature del pavimento di marmo che riveste la parete di quell'ambiente : e d'improvviso inizio a fantasticare che quelle pareti si mettano a ruotarmi attorno, e che in esse, al di là della loro apparenza insignificante, io possa credere che si nasconda un qualche pericolo, una rivelazione minacciosa, una sorta di presentimento catastrofico... La mia reazione, in casi come questo, è tentare di rimettere i piedi a terra, ribadendomi che quella che sto guardando è solo una parete di mattonelle e niente di 'altro', eppure ormai, dopo quella sensazione, si è irrimediabilmente insinuato in me il dubbio di credere in qualcosa che la razionalità riconosce come non reale. .. Che devo fare quando mi vengono questi pensieri ? Se fossero'ossessioni', non dovrei discuterle mentalmente altrimenti finirei per alimentarle, ma a me non sembrano ossessioni, bensì spunti deliranti, che mi obbligano non a ignorarli ma a verificare di essere ancora in grado di riconoscerli come assurdi e placare così l'ansia che mi danno. Sta di fatto che ho paura di essere un caso raro, perche i miei sintomi onestamente non li ho mai letti da nessuna parte e credo che i due curanti che mi stanno seguendo siano disorientati quando ne parlo loro, e che mi abbiano classificato come ossessivo solo per comodità...
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Sta aprendo consulti ripetitivi con le stesse domande. Non lo faccia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.9k visite dal 14/10/2021.
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