C'è una medicina o resterò sempre così?
Buongiorno,
Ringrazio già chi mi risponderà.
Specifico che da 3-4 anni prendo Eutimil e Deniban per doc e depressione, anche se quest'ultimo lo sto prendendo a giorni alterni a causa degli effetti collaterali.
Il mio problema è che sono una persona ipersensibile.
In alcune occasioni se sento o vedo qualcuno che subisce un'ingiustizia, sto malissimo come se fossi stata io stessa a subirla...
E posso star male anche per giorni a causa di un racconto, di qualcosa che è successo a qualcuno che nemmeno conosco.
Questa cosa sta raggiungendo livelli non sostenibili per me, ma non so che fare...
Esiste una medicina per la ipersensibilità emotiva?
Oppure è un aspetto del carattere con cui dovrò convivere per sempre?
Grazie
Ringrazio già chi mi risponderà.
Specifico che da 3-4 anni prendo Eutimil e Deniban per doc e depressione, anche se quest'ultimo lo sto prendendo a giorni alterni a causa degli effetti collaterali.
Il mio problema è che sono una persona ipersensibile.
In alcune occasioni se sento o vedo qualcuno che subisce un'ingiustizia, sto malissimo come se fossi stata io stessa a subirla...
E posso star male anche per giorni a causa di un racconto, di qualcosa che è successo a qualcuno che nemmeno conosco.
Questa cosa sta raggiungendo livelli non sostenibili per me, ma non so che fare...
Esiste una medicina per la ipersensibilità emotiva?
Oppure è un aspetto del carattere con cui dovrò convivere per sempre?
Grazie
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Buonasera
l'ipersensibilità di cui lei parla si chiama in psicologia "sintonia". Il sintonico è appunto sensibile e generoso, e più degli altri tende alla depressione. Alla base di tutti i temperamenti c'è sempre un determinato assetto neuro-chimico, che è modificabile farmacologicamente. Resta da vedere se è giusto o no modificare la propria "normalità", ma questa è un'altra questione.
l'ipersensibilità di cui lei parla si chiama in psicologia "sintonia". Il sintonico è appunto sensibile e generoso, e più degli altri tende alla depressione. Alla base di tutti i temperamenti c'è sempre un determinato assetto neuro-chimico, che è modificabile farmacologicamente. Resta da vedere se è giusto o no modificare la propria "normalità", ma questa è un'altra questione.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 637 visite dal 11/10/2021.
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