Disagio durante i viaggi

Salve, sono un ragazzo di 20 anni, le scrivo perché presto dovrò partire per una vacanza all’estero con gli amici, sono preoccupato per un problema che mi si è presentato durante altri viaggi, cioè attacchi di depressione ed agitazione senza apparente motivo, soprattutto la sera (in particolare a cena dove non riesco a mangiare) e la notte al momento di andare a dormire, dove non riesco a pendere sonno. Questo fenomeno si è presentato per la prima volta in una gita scolastica all’estero(2a superiore) dove stavo male praticamente dalla mattina alla sera senza capire il perché, desiderando di essere casa. Non era la mia prima volta lontano da casa,anzi, avevo già fatto una gita alla scuola media, e per tre estati ero stato a un summer camp con un associazione sportiva senza avere problemi. Questo fenomeno si è ripresentato nelle gite degli anni successivi, se pur in maniera minore, soltanto alcuni giorni e soltanto la sera. Quello che mi preoccupa è che nell’ultimo anno in un paio di cene con amici fatte nella mia città si sono ripresentati gli stessi problemi, agitazione e chiusura dello stomaco non riuscendo a mandare giù niente neanche con fatica, come se il corpo si rifiutasse di ingerire cibo.
Come mai mi succede questo? Quale può essere la causa e quali i rimedi? Pensa siano utili medicinali per superare questi”attacchi”?
Grazie dell'attenzione, cordiali saluti

[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

potrebbe trattarsi di attacchi di panico con conseguenti condotte di evitamento, se questa condizione la disturba e interferisce con la sua quotidianità, allora è il caso di parlarne con uno Psichiatra per le cure adatte che sono abbastanza efficaci,

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Sono d'accordo col collega Nicolazzo.
Innanzitutto va fatta una diagnosi da parte di uno psichiatra, poi si può decidere una terapia, farmacologica e/o psicologica; generalmente è più efficace l'associazione di entrambe le terapie.
Ci vuole un po' di tempo perché facciano effetto, ma i risultati sono buoni.
Nel periodo iniziale, in particolare per non rovinarsi la vacanza, può essere utile associare alla terapia di base delle benzodiazepine (per non più di due settimane, se no c'è il rischio di dipendenza).
Aspettare che i disturbi passino da soli non è utile, perchè come ha sperimentato il rischio è che il disagio si estenda ad altre situazioni, come le cene con gli amici.
Cordiali saluti

Franca Scapellato