Problemi di debolezza, instabilità, vertigine sono dovute a somatizzazione?

Salve, uomo 22 anni, a maggio ho avuto il mio primo attacco di panico con tachicardia, dispnea.

Per un mese dopo sono stato meglio.

Ad oggi la situazione è peggiorata, avverto cefalea, acufemi durante la notte, sensazione di scossa che parte alla base del cranio e si irradia alla testa, sto assumendo depas 10 gocce 3 volte al giorno e daparox 7 gocce al giorno.

Ora non ho più gli attacchi di panico ma percepisco sensazione di vertigine e rigidità articolari che mi creano difficoltà a camminare.

Eseguito rm encefalo con esito regolare, ecg con esito regolare e tachicardia sinusale, eeg con esito regolare nei limiti della norma tipico di eretismo psichico (attività bioelettrica cerebrale, a riposo, ad alta frequenza frammista a ritmi theta aspecifici reagente agli stimoli d'arresto) eseguite attivazioni HPN e SLI, visite neurologiche con esito regolare rot media intensità arti inferiori, deboli bicipitale, media intensità tricipitale.

Sono molto preoccupato in quanto avverto ancora dispnea lungo molte ore del giorno, stanchezza cronica, è successo che non riuscissi a muovere il mignolo e l'anulare delle dita.
Inontre ultimamente avverto una diminuzione dell'acuità visiva soprattutto da un occhio e mi sembra di vedere doppio.

Tutti gli esami del sangue risultano nella norma a parte la bilirubina per la sindrome di gilbert, alcuni giorni fa ho avuto un risveglio notturno con tremori e nervi a fior di pelle.
Ad oggi ho molta paura di avere qualche mielopatia o problemi alla Spina dorsale come tumori, oppure qualche sclerosi o malattia strana.

Grazie dell'attenzione e cordiali saluti.
Dr. Giovanni Portuesi Psichiatra, Psicoterapeuta 672 38
Lei in realtà non formula neanche una domanda. Non glielo dico come rimprovero, è comunque ovvio che non si può darle una rassicurazione somatica per mail. Magari questo avviene perchè si sente così sopraffatto da dei contenuti mentali angosciosi da non riuscire a contenerli neanche sotto forma di domanda o di "ipotesi" medico- psicologica.
Quello che posso dire che qualora lei arrivasse a stabilire con i medici una diagnosi psicosomatica un approccio al problema potrebbe essere sia farmacologico che psicoterapeutico.

Dr Giovanni Portuesi

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Grazie della risposta dottore. Il fatto è che io mi sento molto spaventato da ciò che provo in quanto peggiora di giorno in giorno, sia neurologi che psichiatri che ho consultato sostengono si tratti di somatizzazione ma i sintomi continuano a peggiorare non ostante la cura e mi sento sempre più debole. Quello che più mi spaventa è che si tratti di una patologia organica.
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Dr. Giovanni Portuesi Psichiatra, Psicoterapeuta 672 38
Direi che vi è l indicazione a seguire il suo problema in toto da uno psichiatra ( medico ) che abbia competenze in psicoterapia
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