Disturbo bipolare 2

Buongiorno mio figlio ha 27 anni ed e’ stato adottato a due mesi.
Purtroppo solo all’età di 23 anni gli e’ stata diagnosticata la malattia bipolare 2.
Gli sono stati prescritti molti psicofarmaci tra cui il litio ma lui assolutamente non ne ha mai preso uno e non intende prenderne.
Mio figlio vive dal 2018 da solo in quanto se ne e’ andato via di casa dopo anni di liti, di insulti, ci ha rubato soldi, alzato le mani su di me, su suo padre e sua nonna.
Ha fatto uso di cocaina, derivati da quest’ultima, hascisc e spinelli.
Aveva una ragazza, ma poi l’ha strattonata in mezzo alla strada, per paura di essere denunciato da un passante ha chiamato l’ambulanza e si e’ fatto ricoverare.
Dopo ciò la diagnosi.
Purtroppo ha solo rapporti con mio marito (con me e sua nonna non vuole avere a più’ a che fare e ci ha augurato la morte).
I rapporti sono a livello economico (gli paga l’affitto e gli da 200 euro a settimana).
Mio figlio lavora come barman e ha uno stipendio di quasi 2000 euro netti al mese.
Purtroppo prende multe a più’ non posso, ha creato 5000 euro di danno alla macchina (comprata da mio marito) che puntualmente ha pagato mio marito.
Non si è vaccinato per il covid, frequenta gente, amici, genitori degli amici senza protezione e poi si incontra una volta alla settimana con mio marito e se quest’ultimo non gli dicesse ogni volta prima di salire in auto di mettersi la mascherina, lui salirebbe senza.
Il problema è’ che quando o si sentono al telefono o si vedono l’umore di mio figlio è sempre altalenante tendente al nervoso e ultra logorroico.
Ha mantenuto orari di vita sballati (il giorno dorme e la notte vive) e quando vede mio marito pretende di mangiare alle 21:30/22 perché prima non ha fame.
La mia domanda siccome sta logorando mio marito e me che vedo quanto mio marito sta male perché torna a casa sempre con insulti e trattato molto male, come fare a convincerlo che deve curarsi a chi rivolgersi perché purtroppo essendo maggiorenne non possiamo fare nulla e la situazione precipita.
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
In generale, come purtroppo accade spesso, i comportamenti di queste persone tendono ad essere manipolativi, cioè indurre negli altri un'accondiscendenza "forzata" nella speranza che poi ciò sia apprezzato e restituito nel tempo. Invece non è così.
Risposte in cui si concede a chi ha fatto un danno amplificano semplicemente il potenziale di danno futuro, dall'auto al resto.
Il problema, se c'è, va sottolineato subito in maniera che la scelta del curarsi (o qualsiasi altra soluzione che uno voglia proporre) siano all'ordine del giorno.

Le sostanze sono sicuramente assenti, o non si sa ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Buona giornata grazie per la risposta. Le sostanze stupefacenti io so che erano presenti fino a febbraio 2018. Poi come ho specificato non avendo più rapporti con lui non so niente. Nel 209 gli hanno ritirato per la terza volta la patente per guida in stato di ebrezza. Mercoledì scorso era il suo compleanno. Visto col padre litigato. Giornio dopo telefonata come non fossero successo nulla
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Appunto, ma quel "come se non fosse niente" diventa poi anche una vostra strategia, che si traduce nel rimandare un problema che invece ricorre.
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