Attacchi di panico o d'ansia?
Buonasera,
sono una studentessa di 25 anni e il primo attacco di ansia mi è stato diagnosticato dalla mia psicologa quando ne avevo 21.
In quel periodo ne ho avuti due o tre a distanza molto ravvicinata, ero terrorizzata, tremavo come una foglia e mi facevo domande fino a sfinirmi e addirittura vomitare.
La psicologa mi consigliò di prendere del Lexotan - che mi fu prescritto dalla guardia medica perchè ero in vacanza.
Tornata a casa dalle vacanze mi sono riprese, ho risentito sensazione di ansia ma facilmente gestibili fino a ieri. Davanti al pc mi si è scatenato un attacco non so se di ansia o di panico (perchè non ho ancora capito la differenza) ho tentato di causarmi il vomito perchè sentivo una nausea fortissima, le gambe non mi reggevano e avevo la sensazione di non essere padrona del mio cervello. Come fossi due persone allo stesso momento, una sensazione indescrivibile inoltre mi sentivo come se nessuno fosse in grado di salvarmi, come se sarei rimasta in quella situazione per sempre, nonostante una parte di me fosse assolutamente cosciente di quel che stava accadendo e sapeva di dover solo aspettare.
Nonostante io abbia preso delle gocce di Lexotan non ho trovato grandi benefici anzi, è accaduto tutto verso le 15:00 e ho preso 10 gocce verso le 16:00 inizialmente e poi altre 15 dopo un paio d'ore perchè la cosa si è ripresentata piuttosto rapidamente.
Sono andata oggi dal mio Medico di Base che mi ha prescritto lo Xanax e una visita psichiatrica. Le mie domande a questo punto sono:
1) La terapia pischiatrica sarebbe da accostare a quella psicologica?
2) Sono normale? Voglio dire ho paura di essere pazza...
3) L'attacco di ansia o di panico sono debellabili o li poterò dietro a vita?
E' molto importante che io sia efficiente in questo periodo perchè devo dare gli ultimi esami e spero di poter concludere il percorso universitario per luglio! Pensavo quindi di prendere uno Xanax 0,25mg a colazione, pranzo e cena. Può andare?
Grazie in anticipo per consigli e risposte.
Federica
sono una studentessa di 25 anni e il primo attacco di ansia mi è stato diagnosticato dalla mia psicologa quando ne avevo 21.
In quel periodo ne ho avuti due o tre a distanza molto ravvicinata, ero terrorizzata, tremavo come una foglia e mi facevo domande fino a sfinirmi e addirittura vomitare.
La psicologa mi consigliò di prendere del Lexotan - che mi fu prescritto dalla guardia medica perchè ero in vacanza.
Tornata a casa dalle vacanze mi sono riprese, ho risentito sensazione di ansia ma facilmente gestibili fino a ieri. Davanti al pc mi si è scatenato un attacco non so se di ansia o di panico (perchè non ho ancora capito la differenza) ho tentato di causarmi il vomito perchè sentivo una nausea fortissima, le gambe non mi reggevano e avevo la sensazione di non essere padrona del mio cervello. Come fossi due persone allo stesso momento, una sensazione indescrivibile inoltre mi sentivo come se nessuno fosse in grado di salvarmi, come se sarei rimasta in quella situazione per sempre, nonostante una parte di me fosse assolutamente cosciente di quel che stava accadendo e sapeva di dover solo aspettare.
Nonostante io abbia preso delle gocce di Lexotan non ho trovato grandi benefici anzi, è accaduto tutto verso le 15:00 e ho preso 10 gocce verso le 16:00 inizialmente e poi altre 15 dopo un paio d'ore perchè la cosa si è ripresentata piuttosto rapidamente.
Sono andata oggi dal mio Medico di Base che mi ha prescritto lo Xanax e una visita psichiatrica. Le mie domande a questo punto sono:
1) La terapia pischiatrica sarebbe da accostare a quella psicologica?
2) Sono normale? Voglio dire ho paura di essere pazza...
3) L'attacco di ansia o di panico sono debellabili o li poterò dietro a vita?
E' molto importante che io sia efficiente in questo periodo perchè devo dare gli ultimi esami e spero di poter concludere il percorso universitario per luglio! Pensavo quindi di prendere uno Xanax 0,25mg a colazione, pranzo e cena. Può andare?
Grazie in anticipo per consigli e risposte.
Federica
[#1]
Dr. Giovanni Lo Turco
Psichiatra, Psicoterapeuta
173 5
Gentile Utente,
quelli che riferisce sono sintomi comuni nei disturbi d'ansia, per i quali esistono trattamenti efficaci.
E' importante che lei, prima di tutto, si rivolga ad uno specialista in Psichiatria che, dopo averla visitata, le prescriverà una terapia adeguata, visto che l'uso delle sole benzodiazepine (Lexotan, Xanax) è sconsigliato in quanto non sono curative e possono determinare assuefazione.
Lo specialista potrà anche valutare l'opportunità o meno di una Psicoterapia.
Cordiali Saluti,
quelli che riferisce sono sintomi comuni nei disturbi d'ansia, per i quali esistono trattamenti efficaci.
E' importante che lei, prima di tutto, si rivolga ad uno specialista in Psichiatria che, dopo averla visitata, le prescriverà una terapia adeguata, visto che l'uso delle sole benzodiazepine (Lexotan, Xanax) è sconsigliato in quanto non sono curative e possono determinare assuefazione.
Lo specialista potrà anche valutare l'opportunità o meno di una Psicoterapia.
Cordiali Saluti,
Dr. Giovanni Lo Turco
http://www.giovanniloturco.it
[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero
Psichiatra, Psicoterapeuta
42.3k 1k
gentile utente
la psicologa che le ha consigliato il lexotan ha commesso un reato consapevolmente.
A questo punto metterei in dubbio anche la diagnosi.
Se contatta uno psichiatra potra' avere una diagnosi, anche di esclusione di altre cause, ed un trattamento farmacologico e/o combinato.
la psicologa che le ha consigliato il lexotan ha commesso un reato consapevolmente.
A questo punto metterei in dubbio anche la diagnosi.
Se contatta uno psichiatra potra' avere una diagnosi, anche di esclusione di altre cause, ed un trattamento farmacologico e/o combinato.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 25/05/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.