Cervello che va in tilt da un giorno all'altro,conseguente cambio di percezioni e comportamenti
Buongiorno dottori/e, ormai da circa sei mesi è iniziato il mio declino/cambiamento che ha investito tutte le aree della mia vita (sociale, accademico, percettivo, familiare).
Sono già in cura con Cipralex, non ne vado matta, ma comunque sono seguita e la mia unica richiesta al momento è cercare di capire,
perchè sembra sempre troppo facile agli occhi del paziente una diagnosi sbrigativa di depressione o ansia, anche se poi può darsi effettivamente ci siano dei segnali che possano essere percepiti più complessi dal paziente rispetto a quello che poi risulta ad un occhio di uno specialista, però, ecco, faccio comunque fatica a lasciarmi a queste diagnosi, è come sentissi che c'è qualcosa dipiù.
Ho avuto vari episodi di depersonalizzazione, derealizzazione prima che succedesse tutto questo che andavano e venivano spesso scaturiti o da forte stanchezza o dall'alcool e duravano fino a due settimane, settimane dove non uscivo di casa perchè con il cervello ovattato, non ero lì.
Ero preoccupata però sapevo che finivano e quindi non so, sono andata avanti, finchè dopo l'ennesimo episodio è come se il cervello fosse andato in tilt, mi ricordo che non riuscivo a coordinare bene i movimenti, avevo vertigini/sbandamenti e il giorno dopo sono incominciati tutti i sintomi:insonnia grave, iperallertà, forti mal di testa 24/7disagio, perdite di memoria e tutto questo è andato peggiorando portando quindi al ritiro sociale.
Tutto questo è stato immediato, un giorno mi sono svegliata così e la cosa che mi ha fatto più strano è che non ero affatto stanca o molto giù (cosa a cui ero abituata con la depersonalizzazione) ma ero solo in questo stato poco umano, di allerta continua, di iperattivazione con mancanza di concentrazione.
Il mio corpo in 25 anni ha sempre reagito nello stesso modo, con le dovute oscillazioni ovviamente, ma ho sempre preso 4/5 caffè al giorno, sempre stata nell'intento ''di svegliarmi più che in quello di ''calmarmi'', sempre abbastanza aperta e a mio agio nelle situazioni sociali, ricordo che prendere la melatonina mi faceva essere più stanca il giorno dopo, e tutto questo a distanza di mesi non l'ho più.
Quello che chiedo è cosa è scattato perchè io non senta più il bisogno della caffeina (cosa che mi ha sempre caratterizzato), come è possibile che non mi affatico più?
che non provo più ansia?
Non sono intorpidita o distaccata solo, robotica se vogliamo?
Prima mi annoiavo spesso e tendevo a distrarmi mentalmente, ora no, non mi distraggo, sento che sto perdendo le mie cap.
cognitive ma non nel senso convezionale.
Smisi Cipralex per un mesetto e caddi in una depressione più nera che però in qualche modo mi aiutato a ''calmare la mente'', a lasciare andare lo stato di allerta e le cose dopo erano cambiate da quel punto.
Voglio solo capire cosa sto affrontando, perchè così da un giorno all'altro, cosa è successo perchè il mio corpo non reagisco alle cose ma sia super in allerta (allerta mentale, non emotiva).
Ringrazio tutti in anticipo se potrete rispondere.
Sono già in cura con Cipralex, non ne vado matta, ma comunque sono seguita e la mia unica richiesta al momento è cercare di capire,
perchè sembra sempre troppo facile agli occhi del paziente una diagnosi sbrigativa di depressione o ansia, anche se poi può darsi effettivamente ci siano dei segnali che possano essere percepiti più complessi dal paziente rispetto a quello che poi risulta ad un occhio di uno specialista, però, ecco, faccio comunque fatica a lasciarmi a queste diagnosi, è come sentissi che c'è qualcosa dipiù.
Ho avuto vari episodi di depersonalizzazione, derealizzazione prima che succedesse tutto questo che andavano e venivano spesso scaturiti o da forte stanchezza o dall'alcool e duravano fino a due settimane, settimane dove non uscivo di casa perchè con il cervello ovattato, non ero lì.
Ero preoccupata però sapevo che finivano e quindi non so, sono andata avanti, finchè dopo l'ennesimo episodio è come se il cervello fosse andato in tilt, mi ricordo che non riuscivo a coordinare bene i movimenti, avevo vertigini/sbandamenti e il giorno dopo sono incominciati tutti i sintomi:insonnia grave, iperallertà, forti mal di testa 24/7disagio, perdite di memoria e tutto questo è andato peggiorando portando quindi al ritiro sociale.
Tutto questo è stato immediato, un giorno mi sono svegliata così e la cosa che mi ha fatto più strano è che non ero affatto stanca o molto giù (cosa a cui ero abituata con la depersonalizzazione) ma ero solo in questo stato poco umano, di allerta continua, di iperattivazione con mancanza di concentrazione.
Il mio corpo in 25 anni ha sempre reagito nello stesso modo, con le dovute oscillazioni ovviamente, ma ho sempre preso 4/5 caffè al giorno, sempre stata nell'intento ''di svegliarmi più che in quello di ''calmarmi'', sempre abbastanza aperta e a mio agio nelle situazioni sociali, ricordo che prendere la melatonina mi faceva essere più stanca il giorno dopo, e tutto questo a distanza di mesi non l'ho più.
Quello che chiedo è cosa è scattato perchè io non senta più il bisogno della caffeina (cosa che mi ha sempre caratterizzato), come è possibile che non mi affatico più?
che non provo più ansia?
Non sono intorpidita o distaccata solo, robotica se vogliamo?
Prima mi annoiavo spesso e tendevo a distrarmi mentalmente, ora no, non mi distraggo, sento che sto perdendo le mie cap.
cognitive ma non nel senso convezionale.
Smisi Cipralex per un mesetto e caddi in una depressione più nera che però in qualche modo mi aiutato a ''calmare la mente'', a lasciare andare lo stato di allerta e le cose dopo erano cambiate da quel punto.
Voglio solo capire cosa sto affrontando, perchè così da un giorno all'altro, cosa è successo perchè il mio corpo non reagisco alle cose ma sia super in allerta (allerta mentale, non emotiva).
Ringrazio tutti in anticipo se potrete rispondere.
[#1]
Attualmente ha una diagnosi cui corrispondono anche i sintomi che lamenta. Ha un trattamento specifico per essa e funziona se lo assume in modo adeguato.
Quindi il suo dubbio da cosa scaturisce?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Quindi il suo dubbio da cosa scaturisce?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Grazie per la risposta Dr. Ruggiero.
Il dubbio scaturisce dal fatto che le terapie non funzionano, o meglio, si, éliminano parte dei sintomi depressivi più invalidanti(ho smesso ad esempio di piangere e piangevo tutto il giorno tutti i giorni) ma non mi portano alla normalità, mi sento sempre molto strana sotto le cure e ne ho provati molto di antidepressivi quindi credo di sapere come funziona. Non basta che vadano via j sintomi depressivi se mi sento MOLTO MOLTO strana in tutte le situazioni e poi quelli
che prendo è ho preso tendono ad avere un effetto '' anfetaminico'' su di me è questo mi fa pensare che non ne abbia bisogno dato che reagisco cosi violentemnte anche a piccole dosi di SSRI.
Fossi tornata come ero prima non mi potrei il problema più à questo punto.
Il dubbio poi scaturisce anche dal fatto che ho sentito tante storie e nonostante sia consapevole che la depressione ha mille facce, non mi sembra di trovare casi dove c'è un cambiamento di abitudini cosi drastico da un giorno all'altro in '' attivazione'' e non in' '' abbaassamento dell'umore''. Quello che dico è, potrebbe essere un disturbo dell' umore, ma non è minimamente possibile che sia altro?
Il dubbio scaturisce dal fatto che le terapie non funzionano, o meglio, si, éliminano parte dei sintomi depressivi più invalidanti(ho smesso ad esempio di piangere e piangevo tutto il giorno tutti i giorni) ma non mi portano alla normalità, mi sento sempre molto strana sotto le cure e ne ho provati molto di antidepressivi quindi credo di sapere come funziona. Non basta che vadano via j sintomi depressivi se mi sento MOLTO MOLTO strana in tutte le situazioni e poi quelli
che prendo è ho preso tendono ad avere un effetto '' anfetaminico'' su di me è questo mi fa pensare che non ne abbia bisogno dato che reagisco cosi violentemnte anche a piccole dosi di SSRI.
Fossi tornata come ero prima non mi potrei il problema più à questo punto.
Il dubbio poi scaturisce anche dal fatto che ho sentito tante storie e nonostante sia consapevole che la depressione ha mille facce, non mi sembra di trovare casi dove c'è un cambiamento di abitudini cosi drastico da un giorno all'altro in '' attivazione'' e non in' '' abbaassamento dell'umore''. Quello che dico è, potrebbe essere un disturbo dell' umore, ma non è minimamente possibile che sia altro?
[#4]
Utente
Lei ha ragione ma sono andata da due psichiatri e un neurologo e tutti mi dicono problematiche di umore(dal neurologo andai per i continui mal di testa). i farmaci per quello che ''sento'' mi sembra abbiano fatto peggio che meglio,ho la mente completamente offuscata e non credo proprio dovrebbe essere così. Non sopporto la nebbia mentale del wellbutrin e l'anestesia emotiva di Cipralex,in più se smetto per un giorno di prenderli non mi alzo dal letto,non so più dove sia la soluzione dato che mi sembra che farmaci chiamano solo altri farmaci in un circolo vizioso infinito
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.9k visite dal 12/09/2021.
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