Nevrosi ansiosa somatoforme, ciclotimia, ipocondria e vaccino covid

Buongiorno, sono una ragazza di 25 anni in salute.
Soffro di ansia, attacchi di panico e fortissima ipocondria fin da prima della adolescenza.
Ho sempre somatizzato l’ansia tramite sintomi fisici, fino a produrre i sintomi delle malattie che temevo di avere (tachicardia e dolori toracici, mal di testa e cervicale che mi hanno fatto passare un periodo terribile a temere di avere un tumore al cervello, ogni linfonodo gonfio per un mal di gola per me è un linfoma o una leucemia e corro dal medico, formicolii, spilli e minzione frequente che mi hanno fatto temere la sclerosi multipla per cui ho speso soldi dai migliori neurologi e tutti mi hanno sempre detto di rivolgermi a uno psichiatra/psicologo, inoltre faccio molta fatica ad affrontare qualsiasi tipo di visita medica ed esame strumentale, ho avuto un attacco di panico durante una normalissima visita oculista per la miopia, durante la panoramica per i denti del giudizio, durante una colonscopia che mi sono fatta fare per il terrore di avere un tumore al colon retto e via dicendo).


Del Covid, invece, non ho mai avuto paura.
Ho vissuto la pandemia e la quarantena serenamente, rispettando le norme.
Durante quest’anno e mezzo ho scritto la tesi, fatto uno stage, mi sono laureata e ho inziato a lavorare.


Da un anno sono seguita da uno psichiatra che mi fa anche psicoterapia.
La diagnosi è: nevrosi ansiose somatoformi, ciclotimia e ipocondria con tratti fobici.
Da quasi un anno non ho più avuto accessi ipocondriaci, ho preso dei farmaci per uscire dal terrore della SM (Dropaxin, Deniban e varie benzodiazepine).


La mia convivenza col Covid andava bene, finché non sono arrivati i vaccini.
Mi sono prenotata e sprenotata almeno 5 volte dall’hub vaccinale perchè il terrore di avere un effetto avverso grave mi terrorizza.
Mi conosco, so che dopo il vaccino ogni minimo fastidio o dolore, anche a distanza di mesi, sarebbe imputato a quello e ripiomberei nel solito vortice ipocondriaco, che con fatica ho allontanato.
Conosco l’utilità dei vaccini, il loro ruolo sanitario e sociale, ma mi dispiace aver trovato poca umanità nel mio medico di base e nel mio psichiatra che non fanno altro che insistere dicendomi che mi devo vaccinare a tutti i costi, altrimenti rischio di morire di Covid, terrorizzandomi, dicendomi che anche i sani e giovani vanno in TI.


Ho sentito un altro psichiatra e un altro medico (un parente del mio ragazzo chirurgo d’urgenza di PS), che, invece, mi hanno detto di aspettare e di fare il vaccino solo quando mi sentirò pronta e lo affronterò con serenità.


Preciso che conduco una vita abbastanza solitaria, convivo con il mio ragazzo vaccinato, svolgo un lavoro al 90% in Smart working per 12 ore al giorno, esco poco e tutti i miei amici e colleghi sono vaccinati.


È così un problema se per il momento non mi vaccino?
Perché dovrei turbare l’equilibrio mentale che con tanta fatica ho raggiunto?
Questo atto di coraggio’ proprio non me la sento di farlo

Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Se non si vaccina è un problema perché può ammalarsi anche gravemente.


Il fatto che si preoccupi per l’andamento della sua salute mentale è il segnale che non è in compenso dalla patologia da cui è affetta e tende a controllare il sintomo invece di farlo curare.



Dr. F. S. Ruggiero


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[#2]
Utente
Utente
Buonasera,

La ringrazio per la risposta. Mi dispiace un pochino ricevere anche da parte sua, come dal mio psichiatra e dal mio medico di base, questo terrorismo sul vaccino e sulla possibilità di ammalarsi gravemente: non metto in dubbio che possa accadere, ma i morti per Covid sotto i 30 anni in Italia sono stati veramente pochi (Dati ISS e Istat) e tutte le persone che conosco della mia età che lo hanno avuto sono state asintomatiche o l’hanno passato come una breve influenza. Lo stesso non si può dire per i loro genitori o nonni ovviamente.

Non capisco perché il mio equilibrio mentale non conti niente. Sono consapevole del mio problema, sto facendo di tutto per curarlo ma mi trovo in un momento di difficoltà estrema e di estremo terrore per tutto quello che si sente (anche a voler evitare le notizie, purtroppo sono ovunque, si parla di casi avversi/vaccini/morto di Covid anche nelle pause caffe al lavoro e con gli amici).

Se io mi vaccinarsi, ogni mio disturbo lo ricondurrei a quello, o addirittura arriverei a somatizzare una trombosi, una pericardite, un rash cutaneo (le giuro che in passato mi è successo) e intaserei ospedali e medici, cosa che il vaccino vorrebbe proprio evitare

Mi scusi se sono così ferma sulla mia idea, probabilmente sono una malata psichiatrica senza speranza, però ho retto bene la situazione di Covid finora, non so come reagirei col vaccino conoscendomi, probabilmente male
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Il problema è che alimenta la falsa convinzione di dover avere per forza dei sintomi e che deve per forza fare l’operazione di ricondurre il tutto al vaccino.

Il problema non è il vaccino ma il suo processo mentale che non è adeguatamente sotto controllo clinico per cui lei continua a gestire il tutto con la patologia.

Può leggere tutti i dati di questo mondo, non potrà mai sapere in lei la malattia cosa possa darle. Oltretutto se si ammalasse avrebbe in ogni caso la possibilità di utilizzare il suo disturbo per amplificare qualsiasi minimo sintomo.
[#4]
Utente
Utente
Mi andrò a fare violentare facendomi inoculare qualcosa che potrebbe darmi degli effetti collaterali e anche se non me li desse io vivrei malissimo perché vivrei col terrore di avere un effetto avverso per almeno due mesi e per due dosi.

Io mi chiedo come non possa esserci attenzione alle situazioni psichiatriche come le mie. Si parla tanto di guardare alla salute mentale, sopratutto dopo la pandemia, ma mi sembra proprio che non avvenga, perché non sono di certo l’unica persona in questa situazione in tutta Italia.

Vorrei poter non ricondurre tutte al vaccino, ma in questo momento sonk talmente terrorizzata, spaventata, ossessionata, che la vivrei malissimo. Ho letto un caso di pericardite e ho iniziato a sentirmi i dolori al cuore, veda un po’ lei come reagirei se mi facessi fare il vaccino. Mi scusi se sono un po’ dura però sono estenuata da questa situazione, mi sento abbandonata, piango ogni giorno cosa che durante la pandemia prima di questi maledetti vaccini non è mai successa.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Ho vaccinato e sto vaccinando migliaia di persone al giorno e tutte riportano queste motivazioni per non accedere al vaccino.

Se va a vaccinarsi non la violenta nessuno decide di farlo per la sua salute futura.


Se già pensa di avere sintomi di pericardite ovviamente non lo può imputare al vaccino ma al suo disturbo psichiatrico non compensato su cui le ho già risposto in merito.
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