Potrebbe essere un disturbo bipolare?
Salve, sono attualmente in cura psichiatrica, prendo lorazepam, quietapina, anafranyl e pregabalin.
Da anni ho crisi depressive ricorrenti.
Ora ho 33 anni, la prima crisi la ebbi a 21 anni poi a 25 poi due anni fa e ora.
Tutte le volte c'è stata una causa scatenante, come ad esempio la fine di un amore.
Fino a due mesi fa ero molto euforico, ho avuto un periodo di benessere.
Spesso ho avuto periodo tranquilli o addirittura euforici e poi crisi depressive.
Ho una diagnosi di disturbo di personalità borderline.
La diagnosi mi è stata fatta dallo psicoterapeuta tramite dei test.
Il mio psichiatra invece non mi ha mai fatto nessuna diagnosi.
Dice che non crede nelle diagnosi.
Potrebbe essere un disturbo bipolare?
Poi secondo voi i farmaci che prendo potrebbero darmi degli effetti collaterali che non cessano con la fine della cura?
Grazie mille.
Da anni ho crisi depressive ricorrenti.
Ora ho 33 anni, la prima crisi la ebbi a 21 anni poi a 25 poi due anni fa e ora.
Tutte le volte c'è stata una causa scatenante, come ad esempio la fine di un amore.
Fino a due mesi fa ero molto euforico, ho avuto un periodo di benessere.
Spesso ho avuto periodo tranquilli o addirittura euforici e poi crisi depressive.
Ho una diagnosi di disturbo di personalità borderline.
La diagnosi mi è stata fatta dallo psicoterapeuta tramite dei test.
Il mio psichiatra invece non mi ha mai fatto nessuna diagnosi.
Dice che non crede nelle diagnosi.
Potrebbe essere un disturbo bipolare?
Poi secondo voi i farmaci che prendo potrebbero darmi degli effetti collaterali che non cessano con la fine della cura?
Grazie mille.
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"La diagnosi mi è stata fatta dallo psicoterapeuta tramite dei test.
Il mio psichiatra invece non mi ha mai fatto nessuna diagnosi.
Dice che non crede nelle diagnosi."
Non si fa tramite dei test, ci si può avvalere anche di test. Lo psichiatra non deve credere nelle diagnosi, non è una religione, deve usarle (e quindi farle se possibile) per operare secondo determinate linee già studiate.
Così si ritrova con una terapia medica, una diagnosi fatta dallo psicoterapeuta (ma tramite test) e una terapia decisa non si sa bene in riferimento a cosa. Ci si può arrivare anche a senso, empiricamente, ma non capisco perché non diagnosticare visto che ci sono delle linee guida di cui ci si può avvalere.
Il mio psichiatra invece non mi ha mai fatto nessuna diagnosi.
Dice che non crede nelle diagnosi."
Non si fa tramite dei test, ci si può avvalere anche di test. Lo psichiatra non deve credere nelle diagnosi, non è una religione, deve usarle (e quindi farle se possibile) per operare secondo determinate linee già studiate.
Così si ritrova con una terapia medica, una diagnosi fatta dallo psicoterapeuta (ma tramite test) e una terapia decisa non si sa bene in riferimento a cosa. Ci si può arrivare anche a senso, empiricamente, ma non capisco perché non diagnosticare visto che ci sono delle linee guida di cui ci si può avvalere.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Sta già assumendo una cura che si adatta anche ad alcuni tipi di disturbo bipolare.
I danni permanenti sono un tema privo di costrutto. Sono farmaci tra loro diversi, e la paura die danni a mio avviso origina da una "non visione" del problema e da una concezione della cura come una cosa mostruosa e strana.
I danni permanenti sono un tema privo di costrutto. Sono farmaci tra loro diversi, e la paura die danni a mio avviso origina da una "non visione" del problema e da una concezione della cura come una cosa mostruosa e strana.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.7k visite dal 10/09/2021.
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