Un disturbo mentale tende a peggiorare sempre e comunque?
Gentili medici.
Vi scrivo questo consulto per togliermi una curiosità (sì, è vero, penserete una curiosità ansiogena e da una parte non lo nego).
Per sintetizzare al massimo: 8 anni fa, in concomitanza con il primo anno di università, cominciai a soffrire di mancanza di respiro ed oppressione toracica che, dopo tutti gli accertamenti del caso, si rivelarono di origine ansiogena.
Su indicazione del mio medico curante assunsi per l’occasione, per oltre un anno, un SSRI con totale scomparsa del sintomo.
4 anni dopo, stessa cosa, risolta nuovamente con lo stesso farmaco.
Ho consultato un vostro collega, amico di famiglia, il quale - su mia insistenza - mi disse che si trattava di sindrome ansioso-depressiva.
Intraprendendo un percorso di psicoterapia (che seguo anche perché sto diventando psicoterapeuta) il mio terapeuta insiste sul fatto che si tratta di ció.
Svariati specialisti amici me lo hanno confermato.
Freud definirebbe la mia condizione nevrastenia: sto sintomo che ogni tanto compare e mi lascia stanco.
Specifico che in tutti questi anni non c’è mai stata una sola giornata in cui ho fatto il depresso a letto: mi sono laureato e ho continuato a vivere e lavorare come sempre (in alcuni periodi solo con un po’ più di fatica).
Ora, vengo al punto.
Io tanto triste non mi sono mai sentito (a dire la verità non ho mai percepito depressione, se non quelle normali tristezze quotidiane che provano tutti i comuni mortali).
Forse (anzi, quasi sicuro) ho un nucleo depressivo (come sostiene il mio analista?) Depressione mascherata?
Ma ad ogni modo il punto è un altro: non mi percepisco come depresso, ma io ho PAURA.
Quella c’è.
Non è paralizzante, ma ho paura.
Di cosa?
Che possa tornare, va bene, ma soprattutto che possa peggiorare, che possa trasformarsi o evolvere in qualcosa di più grave.
Di correre il rischio, in futuro, di farmi una depressione maggiore.
Ecco, vorrei sapere da voi se questa possibilità - visto che sono reduce di piccoli episodi non gravi - esiste sul serio o se questo è semplicemente un segno della mia ansia.
Cioè: esistono pazienti che ogni tanto nella vita hanno dei piccoli episodi di questo genere, così come ve li ho descritti, senza che si trasformino in futuro in un qualcosa di più grave?
L’aver avuto questi episodi (e ogni tanto il sintomo compare) mi predispone a tutto ció?
Vi ringrazio per l’infinità pazienza.
So che penserete: e sto qua vuole fare il terapeuta.
è vero, ma ci sto lavorando duramente e sono fiducioso (se no non lo farei).
Grazie di cuore.
Vi scrivo questo consulto per togliermi una curiosità (sì, è vero, penserete una curiosità ansiogena e da una parte non lo nego).
Per sintetizzare al massimo: 8 anni fa, in concomitanza con il primo anno di università, cominciai a soffrire di mancanza di respiro ed oppressione toracica che, dopo tutti gli accertamenti del caso, si rivelarono di origine ansiogena.
Su indicazione del mio medico curante assunsi per l’occasione, per oltre un anno, un SSRI con totale scomparsa del sintomo.
4 anni dopo, stessa cosa, risolta nuovamente con lo stesso farmaco.
Ho consultato un vostro collega, amico di famiglia, il quale - su mia insistenza - mi disse che si trattava di sindrome ansioso-depressiva.
Intraprendendo un percorso di psicoterapia (che seguo anche perché sto diventando psicoterapeuta) il mio terapeuta insiste sul fatto che si tratta di ció.
Svariati specialisti amici me lo hanno confermato.
Freud definirebbe la mia condizione nevrastenia: sto sintomo che ogni tanto compare e mi lascia stanco.
Specifico che in tutti questi anni non c’è mai stata una sola giornata in cui ho fatto il depresso a letto: mi sono laureato e ho continuato a vivere e lavorare come sempre (in alcuni periodi solo con un po’ più di fatica).
Ora, vengo al punto.
Io tanto triste non mi sono mai sentito (a dire la verità non ho mai percepito depressione, se non quelle normali tristezze quotidiane che provano tutti i comuni mortali).
Forse (anzi, quasi sicuro) ho un nucleo depressivo (come sostiene il mio analista?) Depressione mascherata?
Ma ad ogni modo il punto è un altro: non mi percepisco come depresso, ma io ho PAURA.
Quella c’è.
Non è paralizzante, ma ho paura.
Di cosa?
Che possa tornare, va bene, ma soprattutto che possa peggiorare, che possa trasformarsi o evolvere in qualcosa di più grave.
Di correre il rischio, in futuro, di farmi una depressione maggiore.
Ecco, vorrei sapere da voi se questa possibilità - visto che sono reduce di piccoli episodi non gravi - esiste sul serio o se questo è semplicemente un segno della mia ansia.
Cioè: esistono pazienti che ogni tanto nella vita hanno dei piccoli episodi di questo genere, così come ve li ho descritti, senza che si trasformino in futuro in un qualcosa di più grave?
L’aver avuto questi episodi (e ogni tanto il sintomo compare) mi predispone a tutto ció?
Vi ringrazio per l’infinità pazienza.
So che penserete: e sto qua vuole fare il terapeuta.
è vero, ma ci sto lavorando duramente e sono fiducioso (se no non lo farei).
Grazie di cuore.
[#1]
I disturbi psichiatrici devono essere trattati farmacologicamente anche per lunghi periodi di tempo con monitoraggi continui.
Il mantenimento della sintomatologia senza trattamento può essere responsabile di cronicizzazione.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Il mantenimento della sintomatologia senza trattamento può essere responsabile di cronicizzazione.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Grazie per la celere risposta, professore. Ok, però nello specifico intendevo sapere altro: da come le ho descritto sommariamente la mia situazione potrei aspettarmi in futuro un peggioramento grande? Cioè una depressione maggiore, un disturbo bipolare o comunque una malattia psichiatrica grave? È questo che a me fa paura
[#3]
Il problema è che la domanda ha una base ansiosa per la quale è insita la sua patologia di base che attiene ad una condizione che non riesce a controllare.
La giustifica sostenendo che è una curiosità ma in fondo vuole saperlo perché non ha riesce a controllare bene il suo disturbo nonostante la psicoterapia.
Oltretutto, essendo della materia dovrebbe avere conoscenze tali da poter comprendere la situazione quale effettivamente sia, e non pare che sia così.
Se non si cura in modo adeguato, la sintomatologia può peggiorare e sviluppare anche sintomi di altre patologie psichiatriche in comorbidità.
La giustifica sostenendo che è una curiosità ma in fondo vuole saperlo perché non ha riesce a controllare bene il suo disturbo nonostante la psicoterapia.
Oltretutto, essendo della materia dovrebbe avere conoscenze tali da poter comprendere la situazione quale effettivamente sia, e non pare che sia così.
Se non si cura in modo adeguato, la sintomatologia può peggiorare e sviluppare anche sintomi di altre patologie psichiatriche in comorbidità.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.6k visite dal 10/09/2021.
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