Fine trattamento con paroxetina. ritorno dei sintomi.

Buongiogno. Innanzitutto un grazie a tutti gli specialisti che forniscono questo servizio.
La mia domanda riguarda lo stato di salute "mentale" in cui mi trovo in questo momento. Esattamente un anno fa iniziai una cura con Paroxetina per ansia e attacchi di panico che mi creavano un senso di depersonalizzazione costante per tutto l'arco della giornata con conseguente angoscia continua. Mi sembrava di essere dentro un videogioco quindi il classico osservatore esterno di se stesso. Dopo qualche mese inizia a stare bene con la Paroxetina (dose minima terapeutica 20 mg x die). Molto bene. In accordo con il mio medico abbiamo deciso di sospenderla dopo un anno. Nel frattempo ho fatto e sto facendo anche psicoterapia che mi ha aiutato a capire tante cose. Il fatto è che da quando ho iniziato a scalarla e sono arrivato a 10 mg ho avvertito i sintomi classici da sospensione (svarioni ecc ecc) che sono passati in pochi giorni. Il probelma è che sono tornato a stare come prima!! Mi è tornata l'angoscia. Adesso sono a zero paroxetina da qualche giorno ma questo stato mi angoscia e sto tamponando con xanax (dosi troppo basse 0,25 per die per lo stato in cui mi trovo). E se non fosse stato il momento giusto per smettere? E' plausibile un ritorno dei sintomi alla fine di una cura del genere oppure qualcosa "non è andato" ? Grazie dell'attenzione
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
gentile utente

la durata di un trattamento deve essere di almeno due anni.


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[#2]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

certe volte anche un tempo "plausibile" non è sufficiente, ne parli con il suo Psichiatra se sia necessario riprendere la cura con Paroxetina,

Cordiali saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#3]
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Grazie al Dottor Ruggiero e al Dottor Nicolazzo per la tempestiva risposta.
Ho parlato con il mio medico. Mi ha detto di aspettare e vedere se fra qualche giorno il livello di ansia diminuisce per vedere se questo ritorno dei sintomi possa essere associato al fatto che ho sospeso il farmaco e magari inconsciamente lo avverto come un pericolo. Nel caso contrario posso iniziare a riassumere la paroxetina nello stesso modo in cui ho iniziato ad assumerla un anno fa cioè scalando di 5 Mg a settimana. Pensavo di trattenermi sui 10 Mg per più tempo e vedere se ne traggo beneficio, altrimenti salgo a 20.
Una cosa ho scordato di chiedergli e quindi mi permetto di chiederla anche a voi. Secondo la vostra esperienza, essendo che la paroxetina per farmi effetto positivo (su di me) ci ha messo mesi a farmi stare veramente bene... non è che adesso se rinizio ci vorranno altrettanti mesi? Oppure essendo che già la assumevo il suo effetto può farsi sentire con minor tempo? Grazie infinite.
[#4]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

"aspettare mesi " non va bene anche al primo episodio, l'incremento andrebbe concordato con lo specialista,

Cordiali Saluti
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

A parte il fatto che cosa fare lo decide il medico, mi permetto di osservare quanto segue:
- attendere per vedere cosa succede può essere sensato se i sintomi sono sintomi da sospensione. Se è una recidiva del disturbo originario l'attesa è meno sensata.
- le dosi con cui trattare il panico sono standard, non vedo perché pensare di prendere stavolta una dose inefficace, che potrebbe funzionare ma certamente con probabilità minori di una dose efficace.
Mi sembra che la fretta di non prendere più niente sia anche un modo sbagliato di vedere e di gestire questo disturbo. I trattamenti meglio riusciti sono quelli protratti senza puntare alla sospensione e a tenere basse le dosi.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#6]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

A parte il fatto che cosa fare lo decide il medico, mi permetto di osservare quanto segue:
- attendere per vedere cosa succede può essere sensato se i sintomi sono sintomi da sospensione. Se è una recidiva del disturbo originario l'attesa è meno sensata.
- le dosi con cui trattare il panico sono standard, non vedo perché pensare di prendere stavolta una dose inefficace, che potrebbe funzionare ma certamente con probabilità minori di una dose efficace.
Mi sembra che la fretta di non prendere più niente sia anche un modo sbagliato di vedere e di gestire questo disturbo. I trattamenti meglio riusciti sono quelli protratti senza puntare alla sospensione e a tenere basse le dosi.
[#7]
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Avete ragione. Vi ringrazio per l'attenzione.
E' questa maledetta paura di aver assunto un farmaco per un anno e vedere il ripresentarsi dei sintomi che scoraggia un po. Ma i problemi vanno affrontati quindi mi darò da fare.

Grazie ancora.
[#8]
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
Scusate mi è tornata in mente la domanda sopra:
Secondo la Vostra esperienza. La ri-assunzione di paroxetina ad 1 settimana di distanza dalla sua sospensione inizia a fare effetto "prima" (vista la precedente assunzione) o come all'inizio della terapia dopo qualche settimana? Grazie
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Nessuno ha prescritto di riassumere la paroxetina. L'ultima prescrizione del suo medico era di aspettare. Se ci sono problemi ricontatta lui o altri ma senza fai-da-te.
[#10]
Attivo dal 2009 al 2021
Ex utente
No no, non la sto riprendendo da solo. La mia domanda era "nel caso in cui" dovessi riprenderla!
grazie dr. Pacini!
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Nel caso in cui vorrà dire che ha sentito un medico che la conosce e le avrà indicato come prenderla. La prescrizione è l'unica cosa che di regola non si può fare on line.
[#12]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Nel caso in cui vorrà dire che ha sentito un medico che la conosce e le avrà indicato come prenderla. La prescrizione è l'unica cosa che di regola non si può fare on line.
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