Cosa vuol dire avere un disturbo ossessivo-compulsivo?

Buonasera Dottori,

cosa vuol dire avere un disturbo ossessivo-compulsivo?

In ogni caso, si può considerare un disturbo psichiatrico come una disfunzione del sistema nervoso?


Sono curioso di capire, come mi sono "ammalato", e come il disturbo possa inficiare nella mia vita e /o "cronicizzarsi" nel tempo.

So che parlare del disturbo, non è opportuno per me stesso, ma è legittimo, a mio parere, essere a conoscenza di che cosa si soffre.

Sopratutto esistono prove che, in funzione di questo disturbo, associato poi ad ansia generalizzata che mi è stata diagnosticata come comorbità, vi possa essere un QI più basso o un suo generale abbassamento, secondo studi o statistiche a voi note?


Ringrazio ed attendo!
Cordialità
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Le sue domande però sono appunto di questo tipo, ossessive.
In parte sono definizioni a circolo chiuso, del tipo: cos'è A, una lettera. A appartiene all'alfabeto, può essere considerato un elemento fonetico ?
Poi, l'ultima domanda è una sua preoccupazione evidentemente.
Lei cerca di farle passare per altro in modo da ottenere le risposte, come da manuale, ma tali sono.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Egregio Dott. Pacini,

su questo forum, tutti sappiamo della sua schiettezza nelle risposte, a volte per alcuni offensiva ma non per me.

Apprezzo la sua risposta.
Perciò le chiedo:
La mia diagnosi è: ansia generalizzata + doc
Terapia: ?
Come ci muoviamo? Come attenuiamo i sintomi?

Valuta opportuna la psicoterapia cognitivo-comportamentale?
In pratica, è scorretto il modo in cui elaboro i pensieri?

Cordialità
Attendo sua risposta
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
La terapia per la sua diagnosi comprende sia misure farmacologiche, con una serie di opzioni ufficiali e altre studiate per casi resistenti, e poi la terapia comportamentale o cognitivo-comportamentale, che può anche essere declinata in varia forma, nel senso che alcune varianti con altra denominazione sono, di fatto, terapie comportamentali o cognitive.

Il modo in cui produce i pensieri è "parassitato" da una modalità ossessiva che produce domande, a priori, e quindi apre questioni da risolvere. Molto spesso questioni che tengono in sospeso, in angoscia, in un dubbio penoso etc o producono disorientamento su se stessi, le proprie convinzioni, le proprie decisioni etc.
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Utente
Utente
Egregio Dott. Pacini,

la ringrazio. Uno psicologo ed uno psichiatra mi hanno diagnosticato il DOC.
Ho visto che esistono centri specializzati, per affrontare il disturbo in maniera mirata.
E' opportuno rivolgersi a questi centri?

Inoltre, a 29 anni, il DOC si può intendere cronicizzato?

La ringrazio e le auguro buon lavoro
Attendo sua risposta, se ritiene opportuno darmela.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
IL DOC rientra nelle competenza dello psichiatra in generale. Centri "specializzati"...forse intende centri universitari, che fanno ricerca, ma più che specializzati sono centri che fanno ricerca sul doc.