Sono obbligato as assumere psicofarmaci dopo un tso
Buongiorno, sono stato sottoposto a 3 tso negli ultimi 5 anni perché sono bipolare di tipo 1 e ho avuto delle fasi maniacali, ora sono 2 anni e 6 mesi che sono stabile e non ho avuto nessuna ricaduta, vorrei ridurre gradualmente la mia cura (25 mg di zoloft, 1300 mg di depakin chrono, 20 goccie di diazepam, 20 mg di olanzapina) fino ad arrivare a non prendere più psicofarmaci, dite che è possibile o devo per forza assumere una terapia di mantenimento?
Grazie per l'attenzione
Cordiali saluti p
Grazie per l'attenzione
Cordiali saluti p
[#1]
Lei avrà sicuramente un medico che la segue.
Ha avuto negli ultimi anni 3 fasi maniacali con tso. Conosce la sua diagnosi
Ora sono 2 anni e oltre che non ha ricadute, e le viene in mente di togliere ciò che determina l'assenza di ricadute, fino a prova contraria.
La sua non un'idea, è ciò che si chiama "non consapevolezza di malattia". Tra l'altro in 2 anni e mezzo di stabilità neanche si è proceduto a togliere il diazepam pur in dose minima, e questo può significare che l'effetto immediato dei cambiamenti della cura lo iper-valuta (e quindi mantiene un farmaco sostanzialmente inattivo), mentre l'effetto preventivo non lo calcola neanche.
Chiaro che le dosi potrebbero essere teoricamente diverse a distanza di tempo dall'ultima ricaduta, ma se il medico ritiene che non debbano esserlo ci sarà una logica, e non è difficile capirla. Invece quello che Lei ha in mente non è neanche una riduzione, è proprio il fatto di togliere la cura come obiettivo finale.
Non ha mai discusso col medico in cosa consiste il suo disturbo, quali cure sono disponibili e cosa possono garantire ?
Ha avuto negli ultimi anni 3 fasi maniacali con tso. Conosce la sua diagnosi
Ora sono 2 anni e oltre che non ha ricadute, e le viene in mente di togliere ciò che determina l'assenza di ricadute, fino a prova contraria.
La sua non un'idea, è ciò che si chiama "non consapevolezza di malattia". Tra l'altro in 2 anni e mezzo di stabilità neanche si è proceduto a togliere il diazepam pur in dose minima, e questo può significare che l'effetto immediato dei cambiamenti della cura lo iper-valuta (e quindi mantiene un farmaco sostanzialmente inattivo), mentre l'effetto preventivo non lo calcola neanche.
Chiaro che le dosi potrebbero essere teoricamente diverse a distanza di tempo dall'ultima ricaduta, ma se il medico ritiene che non debbano esserlo ci sarà una logica, e non è difficile capirla. Invece quello che Lei ha in mente non è neanche una riduzione, è proprio il fatto di togliere la cura come obiettivo finale.
Non ha mai discusso col medico in cosa consiste il suo disturbo, quali cure sono disponibili e cosa possono garantire ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Comprendo il suo punto di vista, però non ha risposto alla mia domanda se sono obbligato a prendere farmaci considerando che 2 tso sono stati dovuti all'abuso di droghe che mi hanno portato in fase maniacale, ora sono seguito dal serd e ho ritrovato il mio benessere, però i farmaci mi danno effetti collaterali come spossatezza, perdita della concentrazione della memoria e della coordinazione per quello dovrei toglierli.
Legalmente esiste un periodo dove se sono stabile senza ricadute posso smettere di prendere farmaci?
Legalmente esiste un periodo dove se sono stabile senza ricadute posso smettere di prendere farmaci?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.3k visite dal 31/08/2021.
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