Può un antipsicotico insieme ad uno stabilizzatore di umore curare un’ossessione verso una persona?

Buonasera,
sono in cura da una psichiatra per una terribile ossessione verso una persona di cui mi sono innamorato perdutamente, senza che tra noi si sia concretizzato nulla, solo scambi di sguardi e occhiolini, qualche chiacchiera sporadica e basta.

Sto talmente male che lo penso ogni secondo e per ridurre l’angoscia controllo in continuazione i suoi social e il suo ultimo accesso su whatsapp perché ho il sospetto che si senta con una persona che conosco, e vorrei non fosse mai così.

Sarebbe devastante.

Io ho letto su svariati articoli che per le ossessioni e le compulsioni i farmaci più adatti sono i serotoninergici, ma la mia psichiatra non vuole pescrivermeli piuttosto mi ha voluto dare il trilafon 2 mg la sera abbinato ad un antiepilettico.
Sono quasi due mesi che li prendo, ma non sono minimamente migliorato.

È un continuo pensarlo, un continuo controllarlo, gelosia estrema.

Perché non prescrivermi un farmaco efficace?

E poi che senso ha inibire la dopamina con un antipsicotico se già il mio umore è bassissimo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non vedo attinenza con il concetto di ossessione.
La cura è orientata verso altro perché si tratta di un fenomeno diverso, in cui c'è una spinta verso un oggetto apparentemente esistente ma in realtà immaginato, tanto da definire un sentimento rispetto ad una persona praticamente non conosciuta. Fenomeno che può anche essere fisiologico, il punto è che la cosa la fa star male, e se è andata dal medico evidentemente è perché non se ne fa una ragione.

"Perché non prescrivermi un farmaco efficace?"
Ma nel senso che la diagnosi se la fa da sola e poi stabilisce cosa non è efficace, oppure nel senso che non sta funzionando ?

Che il suo umore sia bassissimo con un innamoramento come esperienza emotiva in corso non torna infatti.

Perché ragiona di dopamina, di serotonina, semplici nomi rispetto a cui avrà letto qualche cosa, ma non è questo il piano su cui ci può capir di più.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Dottore buonasera,
abbia pazienza, se non è un disturbo ossessivo compulsivo il mio che lo penso ogni secondo della giornata e altrettanto lo controllo!
Il dolore lo provo perché ho letto dei segnali che mi hanno fatto credere di interessargli e poi di botto è andato a giocare altrove, con un’altra persona.
Non credo io stia delirando.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
" se non è un disturbo ossessivo compulsivo il mio che lo penso ogni secondo della giornata e altrettanto lo controllo!"

Non so, se vuole far Lei la diagnosi, non scriva qui. No, non è questo che si intende per disturbo ossessivo, comunque.

Lei più che altro sembra immedesimarsi davvero in un discorso in cui prova risentimento perché questa persona in qualche modo "doveva" interessarsi a Lei oppure "le ha fatto credere" quando poi stiamo parlando, a detta sua, di un nulla (minime interazioni tra persone che non si conoscono per il resto). Se ha letto dei segnali il problema potrebbe consistere in questo, nel cosa ha letto e come, e soprattutto come mai di fronte ad una banalità come un segnale che poi non risulta confermato è entrata in questo stato di "fissazione" (che non vuol dire ossessione).
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Utente
Utente
Sono entrato in questo stato di fissazione perché lui rappresenta tutto quello che io sto cercando da sempre ma che non sono mai riuscito a trovare, fisicamente parlando, nei modi di fare, di parlare ecc
E nei suoi atteggiamenti io ho visto interesse
Poi quando ho visto che si comportava allo stesso modo con quest’altra persona sono sprofondato ed ho iniziato ad avere tutti questi sintomi.
Sono ormai 5 mesi che piango, lo penso e lo controllo. Per di più lo vedo tutti i giorni perché lavoriamo in due ditte site nello stesso posto.
È devastante.