Depressione mascherata,dolori da tensione
Salve, ho 35 anni e soffro da sempre di ansia, attacchi di panico superati negli anni, somatizzazioni in pancia ecc.
Fino a pochi mesi fa sono sempre riuscito a condurre una vita normale, anche se ero insoddisfatto e non riuscivo a cambiare per colpa dell' ansia stessa, che mi procura anche extrasistole.
Quest anno mio padre ha rischiato di morire per una caduta e subito dopo sono finito in ospedale per un attacco di panico sfociato in extrasistole continue.
E' stata dura ma son cominciato a riuscire e tutto...questo fino a metà giugno.
Dopo qualche serata brava ho avuto qualche episodio ripetuto di extrasistolia, a detta del medico, non pericolosa, da allora mi sono chiuso in casa per una settimana, dicendomi che non avrei potuto condurre una vita normale e cose di questo tipo.
Ansia aumentata e nel momento in cui ho ripreso ad uscire mi sono dovuto confrontare con una rigidità muscolare spalle e collo con annessi sbandamenti che non mi lascia da due mesi.
I primi tempi ho fatto qualche accertamento al medico di base, cura con miorilassanti che non ha portato a nulla.
Questa situazione mi ha portato a non dormire ed e' lì che ho cominciato a fare brutti pensieri...sulla morte, suicidio ecc...cosa che dopo due mesi ancora capita di sperimentare.
Sono spesso in ansia, il collo sempre più o meno rigido, a volte la pancia, a volte il cuore, insomma un inferno.
Adesso cominciano anche le contratture in zona lombare o più su, insomma zona schiena, che peggiorano il mio stato umorale.
Sono in cura da due mesi da uno psichiatra, prendo paroxetina portato da 5 a 15 mg al giorno, control al bisogno, massimo 2 mg al giorno e cura miorilassante.
Col tempo il fastidio al collo e' peggiorato, basta poco per indurire, mi succede anche spesso durante il giorno, e via sbandamenti, l' unica cosa che mi calma un po' i sintomi e' il Tavor appunto, ma appena finisce l' effetto si ricomincia.
Non vedo via d uscita e sono sempre giù, passo ore a letto perché fare qualsiasi attività mi resta difficile, i miei sono stufi e mi dicono di impegnarmi, ma probabilmente non comprendono o non vogliono farlo, a fondo il problema, o forse sbaglio io, dopo due mesi così sono provato e non so cosa fare.
Ho fiducia nel mio medico ma la situazione peggiora, a parte aver ritrovato un discreto sonno notturno.
La mattina e' tragica, alzarsi con gli sbandamenti e varie rigidità preannuncia già che giornata di m...ti aspetta, e parte la tachicardia.
Se ne esce da queste situazioni?
Che mi consigliate?
Grazie mille.
Fino a pochi mesi fa sono sempre riuscito a condurre una vita normale, anche se ero insoddisfatto e non riuscivo a cambiare per colpa dell' ansia stessa, che mi procura anche extrasistole.
Quest anno mio padre ha rischiato di morire per una caduta e subito dopo sono finito in ospedale per un attacco di panico sfociato in extrasistole continue.
E' stata dura ma son cominciato a riuscire e tutto...questo fino a metà giugno.
Dopo qualche serata brava ho avuto qualche episodio ripetuto di extrasistolia, a detta del medico, non pericolosa, da allora mi sono chiuso in casa per una settimana, dicendomi che non avrei potuto condurre una vita normale e cose di questo tipo.
Ansia aumentata e nel momento in cui ho ripreso ad uscire mi sono dovuto confrontare con una rigidità muscolare spalle e collo con annessi sbandamenti che non mi lascia da due mesi.
I primi tempi ho fatto qualche accertamento al medico di base, cura con miorilassanti che non ha portato a nulla.
Questa situazione mi ha portato a non dormire ed e' lì che ho cominciato a fare brutti pensieri...sulla morte, suicidio ecc...cosa che dopo due mesi ancora capita di sperimentare.
Sono spesso in ansia, il collo sempre più o meno rigido, a volte la pancia, a volte il cuore, insomma un inferno.
Adesso cominciano anche le contratture in zona lombare o più su, insomma zona schiena, che peggiorano il mio stato umorale.
Sono in cura da due mesi da uno psichiatra, prendo paroxetina portato da 5 a 15 mg al giorno, control al bisogno, massimo 2 mg al giorno e cura miorilassante.
Col tempo il fastidio al collo e' peggiorato, basta poco per indurire, mi succede anche spesso durante il giorno, e via sbandamenti, l' unica cosa che mi calma un po' i sintomi e' il Tavor appunto, ma appena finisce l' effetto si ricomincia.
Non vedo via d uscita e sono sempre giù, passo ore a letto perché fare qualsiasi attività mi resta difficile, i miei sono stufi e mi dicono di impegnarmi, ma probabilmente non comprendono o non vogliono farlo, a fondo il problema, o forse sbaglio io, dopo due mesi così sono provato e non so cosa fare.
Ho fiducia nel mio medico ma la situazione peggiora, a parte aver ritrovato un discreto sonno notturno.
La mattina e' tragica, alzarsi con gli sbandamenti e varie rigidità preannuncia già che giornata di m...ti aspetta, e parte la tachicardia.
Se ne esce da queste situazioni?
Che mi consigliate?
Grazie mille.
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La paroxetina è comunque sempre a dose sotto quella mediamente efficace. Il disturbo di panico non sembra superato, in generale la sua attenzione comunque, a parte la diagnosi formale, è rivolta ai sintomi e soprattutto cerca di oggettivizzarli ma presumo che si tratti di termini da prendersi non alla lettera. Contratture, tensione e rigidità percepite, ma non riscontrate se non in maniera vaga, e indistinguibili dalla reazione alla stimolazione tattile, e extrasistolia che sembra più una preoccupazione per possibili evoluzioni future generiche, che non la preoccupazione per un problema di cuore oggettivo.
La cura adesso c'è in termini di medicina potenzialmente utile, ma la dose no.
La cura adesso c'è in termini di medicina potenzialmente utile, ma la dose no.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Grazie per la risposta celere,ogni giorno ho un fastidio in una zona diversa,a parte il collo,quello e' fisso.Oggi dolori zona lombare e contrattura trapezio spalla destra.Spesso si alleggeriscono con un po' di stretching,ma non passano del tutto,soprattutto se continuo a stare teso per gran parte del giorno.Avverto tensione e sbandamenti,aumenta l' ansia e peggiora la tensione.La cosa triste e' che non vedo come uscirne,il che amplifica il tutto.Sono semi disperato,non ho un tumore mi dicono i miei,ma questa non e' vita.A che dosi potrebbe aiutarmi il farmaco?Lo psichiatra mi ha detto che bisogna capire le cause scatenanti,lei cosa ne pensa?!
[#3]
Lei continua a utilizzare dei termini che però non si sa se significano quello che dovrebbero, che "avverta" qualcosa non significa che lì, dove lei la localizza, ci sia effettivamente qualcosa. Detto questo, non è un mistero a che dosi sono utili i farmaci.
Quindi senza sapere quali siano, sappiamo che ci sono delle cause scatenanti ? E una volta saputo quali sono presumo che l'idea sia quella di toglierle...peccato che nella maggioranza dei casi si scoprano cause tipo lo stress, la vita, le difficoltà, la società, l'ambiente.
Le cure hanno un'efficacia indipendente da interpretazioni sulle cause scatenanti.
Quindi senza sapere quali siano, sappiamo che ci sono delle cause scatenanti ? E una volta saputo quali sono presumo che l'idea sia quella di toglierle...peccato che nella maggioranza dei casi si scoprano cause tipo lo stress, la vita, le difficoltà, la società, l'ambiente.
Le cure hanno un'efficacia indipendente da interpretazioni sulle cause scatenanti.
[#4]
Utente
Ho capito,sono stato nuovamente dal mio psichiatra,mi ha aumentato la paroxetina a 20 ed ha aggiunto Lyrica 25 x 2 volte al giorno.Ho un po' il timore per gli effetti collaterali letti di quest' ultimo,in particolare per le mie extrasistole o comunque tachicardia di cui soffro già causa ansia.Che ne pensa?
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.1k visite dal 19/08/2021.
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