Un disturbo di personalità può insorgere a 22 anni senza che prima vi siano stati problemi?
Gentili dottori,
Mi trovo qui a chiedere qualcosa di un po’ particolare.
Sono sempre stato un tipo deciso, con un’auto stima molto forte e senza particolari problemi relazionali fino all’età di 21 anni.
Dalla Calabria mi sono trasferito a Milano per studiare, carico di sogni e speranze, li ho trovato un sacco di amici e finalmente il mio posto nel mondo che tanto sognavo.
A novembre 2020, durante il secondo lockdown ho iniziato ad avvertire sintomi ansiosi (fiato corto, derealizzazione) che mi hanno portato davvero alla deriva, nel senso che l’ansia si è trasformata in angoscia e sono stato malissimo.
Il motivo per cui non riuscivo a far passare l’ansia era perché non avevo i mezzi necessari per fronteggiarla, cercavo di sfuggirne ed è diventata ad un certo punto ingestibile, quasi depressiva.
Sono tornato in Calabria e sono stato dal medico che mi ha fatto la terapia farmacologica (depakin e stiliden in dosi molto basse).
Il mio problema è stato, forse, che non appena mi sono sentito meglio, invece di ricercare la serenità in me stesso, mi sono legato subito ad un’altra persona, mi sono dunque fidanzato con un ragazzo che all’inizio sembrava volermi dare tutto quello di cui avevo bisogno e a me andava bene dato che uscivo da un periodo così carico di sofferenza.
Ora che ci siamo lasciati dopo un periodo di distacco da parte sua che mi ha fatto tanto soffrire, mi rendo conto di come tutti i sintomi che avvertivo tempo fa si siano ripresentati (non come prima, perché riesco a fare un po’ di cose tipo lavoro, studio un po’).
Forse non accetto il dolore della separazione, lo ammetto, ma spulciando su internet ho trovato i sintomi del disturbo borderline di personalità, mi rispecchio forse in alcuni criteri come l’instabilità della percezione del se.
La cosa che però non capisco è che io prima di questi attacchi di ansia a novembre, sapevo benissimo chi ero e cosa volevo, dunque una parte di me pensa che non è possibile che un disturbo di personalità insorga con uno schiocco di dita e si attivi a 22 anni se prima non ce n’era nemmeno l’ombra.
La mia psicoterapeuta dice che appunto se avessi avuto un disturbo di personalità, avrei avuto problemi già dall’adolescenza e non a 21 anni dopo gli attacchi di panico venuti palesemente per la situazione epidemiologica che ci ha costretti in casa.
Chiedo comunque anche anche a voi.
È possibile che un disturbo di personalità esordisca ex novo in età adulta se prima non c’erano problemi di alcun tipo?
O devo ricercare le risposte in quello che è lo spettro ansioso e basta?
Mi trovo qui a chiedere qualcosa di un po’ particolare.
Sono sempre stato un tipo deciso, con un’auto stima molto forte e senza particolari problemi relazionali fino all’età di 21 anni.
Dalla Calabria mi sono trasferito a Milano per studiare, carico di sogni e speranze, li ho trovato un sacco di amici e finalmente il mio posto nel mondo che tanto sognavo.
A novembre 2020, durante il secondo lockdown ho iniziato ad avvertire sintomi ansiosi (fiato corto, derealizzazione) che mi hanno portato davvero alla deriva, nel senso che l’ansia si è trasformata in angoscia e sono stato malissimo.
Il motivo per cui non riuscivo a far passare l’ansia era perché non avevo i mezzi necessari per fronteggiarla, cercavo di sfuggirne ed è diventata ad un certo punto ingestibile, quasi depressiva.
Sono tornato in Calabria e sono stato dal medico che mi ha fatto la terapia farmacologica (depakin e stiliden in dosi molto basse).
Il mio problema è stato, forse, che non appena mi sono sentito meglio, invece di ricercare la serenità in me stesso, mi sono legato subito ad un’altra persona, mi sono dunque fidanzato con un ragazzo che all’inizio sembrava volermi dare tutto quello di cui avevo bisogno e a me andava bene dato che uscivo da un periodo così carico di sofferenza.
Ora che ci siamo lasciati dopo un periodo di distacco da parte sua che mi ha fatto tanto soffrire, mi rendo conto di come tutti i sintomi che avvertivo tempo fa si siano ripresentati (non come prima, perché riesco a fare un po’ di cose tipo lavoro, studio un po’).
Forse non accetto il dolore della separazione, lo ammetto, ma spulciando su internet ho trovato i sintomi del disturbo borderline di personalità, mi rispecchio forse in alcuni criteri come l’instabilità della percezione del se.
La cosa che però non capisco è che io prima di questi attacchi di ansia a novembre, sapevo benissimo chi ero e cosa volevo, dunque una parte di me pensa che non è possibile che un disturbo di personalità insorga con uno schiocco di dita e si attivi a 22 anni se prima non ce n’era nemmeno l’ombra.
La mia psicoterapeuta dice che appunto se avessi avuto un disturbo di personalità, avrei avuto problemi già dall’adolescenza e non a 21 anni dopo gli attacchi di panico venuti palesemente per la situazione epidemiologica che ci ha costretti in casa.
Chiedo comunque anche anche a voi.
È possibile che un disturbo di personalità esordisca ex novo in età adulta se prima non c’erano problemi di alcun tipo?
O devo ricercare le risposte in quello che è lo spettro ansioso e basta?
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La diagnosi di disturbo di personalità è possibile in persone maggiorenni a qualsiasi età.
Non conosco la teoria della sua psicologa ma non è esatta.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Non conosco la teoria della sua psicologa ma non è esatta.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1k visite dal 19/08/2021.
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