Passerà mai?
Buongiorno gentili dottori.
sono una donna ansiosa, il mio psicologo col quale ho intrapreso il cammino qualche mese fa mi parla di ansia da controllo che sfocia spesso in compulsioni.
la colpa è del covid.
mi sono ammalata a marzo, ora sono vaccinata.
purtroppo però per me ogni sintomo è covid, appena ho qualcosa che può essere ricongiunto al virus (anche un lieve mal di gola di mezza giornata come oggi), devo correre a fare il tampone.
ne ho fatti tanti, e tutti molecolari perché non mi fido dei rapidi, il tutto con dispendio economico e forte stress da parte mia.
io so di non avere il covid perché non ho mai avuto sintomi importanti tali da farmi isolare come quando lo avevo davvero, ma è più forte di me.
devo mettere a tacere la paura, che è quella di contagiare gli altri e provare quindi il senso di colpa che non reggerei.
so che devo lavorare molto, so che dovrei resistere alla compulsione ma è difficile.
vorrei concedermi qualche giorno di vacanza ma penso di essere infetta e fare del male agli altri.
non voglio più cadere nella rete, nella trappola che ti solleva in quel momento ma ti sta scavando la fossa per la prossima volta.
allora cosa devo scegliere?
accettare di essere sconfitta dall'ansia e compulsare, o essere stretta nella paura di essere positiva al covid?
e se poi tra qualche tempo ho ancora paura?
non avrei più la risposta resterei nel dubbio.
e l'incertezza mi distrugge.
scusate il messaggio lungo, ma sto davvero lottando con tutte le mie forze per non essere prigioniera delle mie paure.
premetto che ho preso appuntamento con lo psichiatra per capire se può essere utile una terapia farmacologica.
grazie mille
sono una donna ansiosa, il mio psicologo col quale ho intrapreso il cammino qualche mese fa mi parla di ansia da controllo che sfocia spesso in compulsioni.
la colpa è del covid.
mi sono ammalata a marzo, ora sono vaccinata.
purtroppo però per me ogni sintomo è covid, appena ho qualcosa che può essere ricongiunto al virus (anche un lieve mal di gola di mezza giornata come oggi), devo correre a fare il tampone.
ne ho fatti tanti, e tutti molecolari perché non mi fido dei rapidi, il tutto con dispendio economico e forte stress da parte mia.
io so di non avere il covid perché non ho mai avuto sintomi importanti tali da farmi isolare come quando lo avevo davvero, ma è più forte di me.
devo mettere a tacere la paura, che è quella di contagiare gli altri e provare quindi il senso di colpa che non reggerei.
so che devo lavorare molto, so che dovrei resistere alla compulsione ma è difficile.
vorrei concedermi qualche giorno di vacanza ma penso di essere infetta e fare del male agli altri.
non voglio più cadere nella rete, nella trappola che ti solleva in quel momento ma ti sta scavando la fossa per la prossima volta.
allora cosa devo scegliere?
accettare di essere sconfitta dall'ansia e compulsare, o essere stretta nella paura di essere positiva al covid?
e se poi tra qualche tempo ho ancora paura?
non avrei più la risposta resterei nel dubbio.
e l'incertezza mi distrugge.
scusate il messaggio lungo, ma sto davvero lottando con tutte le mie forze per non essere prigioniera delle mie paure.
premetto che ho preso appuntamento con lo psichiatra per capire se può essere utile una terapia farmacologica.
grazie mille
[#1]
La valutazione psichiatrica ed una conseguente terapia può essere utile.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Buongiorno dottore e grazie.lo psichiatra mi ha prescritto delle gocce e delle compresse e ci sentiremo in questi giorni per vedere come va.Mi ha parlato di un disturbo d'ansia legato al controllo,al rimuginio.Secondo lei devo proseguire il percorso con lo psicologo oppure dovrei farmi seguire da uno psicoterapeuta? grazie e buona giornata
[#3]
Esattamente quello che sembra, in effetti. Non so che differenze stia facendo tra psicologo e psicoterapeuta. Lo psicologo che segue una persona cercando di risolvergli dei problemi dicesi psicoterapeuta, ruolo che può svolgere anche un medico psichiatra o un altro medico che abbia competenze di quel tipo. Le terapie mediche farmacologiche invece le prescrive e gestisce un medico, non uno psicologo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Grazie dottore il mio dubbio è che il mio psicologo non sia anche psicoterapeuta da quel che leggo nella sua pagina web,ma forse sto sbagliando io credendo che sono due specializzazioni diverse.credevo che lo psicoterapeuta usasse delle terapie in più e più specifiche per i disturbi d'ansia e ossessivi.grazie per le delucidazioni,spero con la terapia di iniziare a vedere la luce
[#5]
Fa presto a controllare consultando l'albo degli psicologi che si trova anche online. La psicoterapia per chi è laureato in psicologia è una abilitazione ulteriore, ed è specificata nell'albo. Spesso lo psicologo psicoterapeuta opera con una modalità, cioè secondo una "scuola", pur avendo nozioni in generale anche delle restanti tecniche in generale. L'approccio medico è un po' diverso.
[#7]
Utente
Dottore per cortesia sono in preda al panico,ho effettuato l'ennesimo tampone per fortuna negativo non ho potuto resistere ma la gioia dura pochissimo;mi sono resa conto che per abbassare la mascherina dalle orecchie per eseguire il tampone avevo igienizzato le mani con uno spruzzino mio di solo alcool al 90%e ora ho letto che non disinfetta usato puro.la prego mi rassicurò,ho rischiato qualcosa? la ringrazio tanto sono così sofferente...
[#8]
Non è questo l'uso che può fare di questo spazio, anche perché non è assolutamente favorevole al decorso delle sue paure. Rassicurando ogni volta che le viene in mente una cosa del genere abbassa la soglia alle preoccupazioni stesse, che diventano quindi sempre meno rassicurabili nel tempo e più numerose.
Le è già stato detto come procedere.
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Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.5k visite dal 14/08/2021.
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