Ansia costante senza attacchi di panico

Salve, chiedo un consulto perché è da anni che vivo ormai una "vita a metà" e non mi riconosco più.

Ho 20 anni, ma dall'età di 16 anni ho iniziato ad avere sintomi associati all'ansia.
Tutto è cominciato in occasione di un compito scritto al liceo per cui sentivo di non aver studiato abbastanza; il giorno prima del compito in questione ho avuto una crisi di pianto e ho iniziato ad avvertire una sensazione di oppressione al petto.
Non riuscendo a razionalizzare il sintomo, ho cercato su internet ed era sotto la voce di "ansia generalizzata".
Di sera ho anche vomitato per l'ansia e la mattina, convinta di aver preso un virus, ho chiesto a mia mamma di accompagnarmi a scuola per fare il compito e riportarmi a casa subito dopo.
Una volta finito il test, tutti i miei sintomi erano scomparsi.
Non mi era mai capitato nulla del genere.
A scuola sono sempre andata abbastanza bene, ma comunque non mi ha mai preoccupato l'idea di prendere voti mediocri.
Alla fine a quel compito presi un voto esageratamente alto e non ho mai capito cosa abbia potuto innescare quei sentimenti.
Nulla è cambiato nella mia vita fino a quando sono dovuta andare a Roma con una mia amica per un concerto.
La notte prima del concerto mi sono svegliata con una sensazione di bruciore al petto che mi ha tolto il respiro.
Il giorno dopo sono comunque partita per Roma e ho avuto quella sensazione di oppressione al petto per tutti i due giorni del soggiorno.

Da quel momento, ho incominciato ad avere ansia per ogni aspetto della mia vita quotidiana.
Dormire fuori, uscire con amici, prendere un treno, bere un alcolico; ogni evento all'infuori della mia routine era causa di preoccupazione.
Prima di andare in qualsiasi posto, mi chiedo "E se dovessi sentirmi male?
Cosa farei?
Ho qualche via d'uscita?
" e alla fine scelgo o di non andare oppure andare ma sapendo di dover convivere con sintomi quali giramenti di testa, senso di oppressione al petto, dissenteria, battito accelerato ecc.

Ormai la mia mente è entrata in un loop di pensieri negativi ed è difficile controllarla.
Ho sempre pensato che quest'ansia sarebbe passata perché non ho mai avuto attacchi di panico (ne ho avuto solo due accenni ma sono riuscita sempre a controllarli).
Fino ad adesso non ho chiesto aiuto perché non ho parlato mai a nessuno di questa situazione.
Adesso vorrei tornare a fare la vita di prima, di una normale ragazza di 20 anni indipendente e che sfrutta ogni occasione per fare nuove esperienze.
Ogni volta che vedo ragazzi della mia età fare cose normalissime, come viaggiare, uscire, guidare, mi chiedo perché a loro venga così facile e a me no.

Il problema principale è che ho paura di parlare ai miei genitori della situazione perché, come è già successo in passato, banalizzano i miei sintomi e sostengono che sia tutto normale.
Non potrei, inoltre, andare da uno specialista senza che loro acconsentano perché non sono mai riuscita a prendere la patente (sempre per ansia) e non lavoro.

Come posso fare?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Io non credo che se Lei va dal medico di base e si fa visitare lui banalizzi la cosa, però anche se accadesse, val la pena di fare una visita specialistica di sicuro, sono 4 anni. Non è neanche detto che la cosa sia difficile da curare, anzi non è chiaro il perchè di questo lungo periodo senza neanche tentare qualcosa.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Principalmente ho difficoltà a parlarne con i miei genitori e, vivendo in un paesino, ho bisogno dei mezzi e delle risorse economiche per vedere uno specialista. Non c'è alternativa alla terapia, secondo Lei? In questi anni ho comunque provato a fare dei cambiamenti nella mia vita che avrebbero potuto aiutarmi, ad esempio ho cambiato la dieta e ho iniziato a praticare yoga/meditazione, ma mi sembra che non sia cambiato molto.
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.2k 1k 248
Ci sono anche risorse pubbliche, esenzioni almeno parziali in base al reddito. Non capisco che c'entri il far cambiamenti a caso, capisco che uno cerchi di cambiare degli aspetti se per caso c'entrano, ma evidentemente no...
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