Decorso patologie d'ansia e trattamento farmacologico

Salve.

Sono in terapia ormai da quasi 3 anni sia da uno Psichiatra che da uno Psicologo per la cura del Disturbo D'Ansia Generalizzata e del Disturbo Ossessivo-Compulsivo.

Nel corso di questo periodo ho assunto diversi farmaci tra antidepressivi, antipsicotici e benzodiazepine sopratutto per risolvere la manifestazione più grave che mi provocavano questi disturbi, ovvero una fortissima tensione nervosa.
I risultati si sono visti solamente l'anno scorso per qualche mese quando mi ha prescritto per la prima volta lo Xanax da 1mg da associare ad un antidepressivo che stavo già prendendo da tempo, lo Zoloft da 100mg.
Poi lui ha deciso di sospendere lo Xanax per sostituirlo con il Valium, ma poi ripreso a causa della completa inefficacia di quest'ultimo (credo anche di aver subito una crisi di astinenza per questo).
Dopodichè, visti i non miglioramenti dei miei sintomi, mi ha sostituito lo Zoloft per l'Anafranil da 150mg, poi l'Anafranil per il Gabapentin da 900mg e in aggiunta la Mirtazapina da 15mg (che mi ha causato un grave peggioramento della mia situazione) e infine di nuovo a tornare all'associazione Xanax-Zoloft-Gabapentin.
La situazione, dopo un iniziale miglioramento, è tornata di nuovo a peggiorare.
Dopo aver provato ad aumentarmi lo Zoloft fino a 200mg senza alcun risultato, oltre un mese fa me lo ha sostituito con il Maveral 100mg e a tutt'ora sembra che per quanto riguarda il DOC la situazione sia leggermente migliorata.
Il problema grave riguarda il mio stato perenne di tensione nervosa: la condizione generale è in continuo peggioramento e da alcune settimane cominciano a manifestarsi episodi di disagio nuovi, vampate di calore continue, sudorazioni, leggeri tremori alla mani, disturbi digestivi, nausea, inappetenza, difficoltà a dormire e continui dolori muscolari (per non parlare delle ripercussioni che tutto ciò mi stà portando a livello umorale).
Ciò che mi porta a chiedere qui un Vostro parere è la risposta che il mio Psichiatra mi ha dato all'ultimo colloquio.
Testualmente mi ha detto che l'ultima soluzione farmacologica di cura era il Maveral, che effettivamente un minimo di giovamento me lo ha dato, ma per quanto riguarda tutto il resto nulla.
Ora, se l'attuale terapia psico-farmacologica è inefficace, vuol dire che non c'è proprio nulla da fare?
Ho letto in giro che assumere per parecchio tempo, anche se a basso dosaggio Benzodiazepine, la patologia ansiosa tende addirittura a peggiorare, ho paura che sia il mio caso, perchè quasi un anno e mezzo di Xanax che ora non mi fa assolutamente nulla non sò se sia una gestione corretta per questo tipo di farmaco.
Scusate per la lunghezza del messaggio ma in questo periodo sono molto sofferente e preoccupato.

Vi ringrazio.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Due terapie a dose normale più la terza a dose medio-bassa. Perché ragiona sul fatto che non ci sia niente da fare ? Per giunta dice di essere migliorato con questa ultima.
Lo xanax può essere ridotto e tolto gradualmente se il medico lo ritiene. E' genericamente vero l discorso sulle benzodiazepine, se si parla di quelle a effetto rapido.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Salve e grazie per la tempestiva risposta. Lo Xanax che assumo é a rilascio prolungato, ma ció che non comprendo é la sua avversione a provare ad aumentare proprio lo Xanax; gliel'ho chiesto giá due volte ed é sempre stato in disaccordo, peró adesso, ció che stó provando mi ricorda molto quel mese che lui ha voluto togliermelo per sostituirmelo con il Valium. Stesse manifestazioni, solo meno forti, come se si trattasse di una moderata sindrome da astinenza. Di antidepressivi il Maveral era proprio l'ultimo che gli veniva in mente e fortunatamente sembra essere finalmente quello giusto, ma io só solamente che quando ho cominciato ad assumere lo Xanax sono come rinato, ma da quando me lo ha tolto, anche se dopo quasi un mese di sofferenze lo ha ripristinato, sono iniziati i problemi ed un lento ma continuo peggioramento... Vedró al prossimo colloquio cosa riterrà opportuno...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Magari la dose del valium non era equivalente, e quindi è stata astinenza relativa. L'uso dello xanax, specie nei casi resistenti, è documentato, e il fatto che sia disponibile nella forma rp ne modifica l'impiego a lungo termine, cosa che non sempre è chiara.
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