Psicosi? e se sì che tipo?

Buongiorno dottori,
Ho 27 anni e sono attualmente seguito da uno psichiatra.

Tutto è iniziato mesi fa quando dopo un periodo in cui avevo pensiero tipo:" Voglio morire", " Non vedo l'ora di essere morto", inizia ad essere convinto che mio fratello volesse uccidermi.

Questa convinzione si fece sempre più forte ed insistente, tanto è che lo evitavo perché convinto che mio avrebbe fatto fuori.

Mi era stato prescritto Latuda che mi ha tolto questa convinzione.

Contemporaneamente avevo depersonalizzazione abbastanza cronica e una volta ho pensato che non esistevo.

Oltre a tutto ciò avevo pensieri di voler morire.

Da pochi giorni mi è stato prescritto Aripiprazolo metà di una da 5 mg al posto di Latuda, per raffor, are l'effetto dell'antidepressivo Seropram 20 gocce al giorno che sto prendendo.

Attualmente i miei sintomi sono convinzione forte che il mio psichiatra e mio fratello vogliano uccidermi, convinzione forte che non esista nulla né io né l'universo, né la morte né gli altri, pensieri di voler morire e di non senso.

Tutti questi sintomi mi provocano una forte angoscia.

Durante l'ultima visita dallo psichiatra ero convintissimo che non esistesse niente e che mio fratello volesse uccidermi, tanto è che ho chiamato la polizia dicendo dove abitavo il piano poi quando volevano passarmi i carabinieri ho messo giù.

Ero nervoso e volevo andarmene, lo psichiatra mi ha invitato a restare, sono restato e mi ha ricoperto d'insulti coglione, testa di cazzo, vergognati mi ha detto (ha fatto bene, ha ragione sono un coglione, non ci si comporta così).

Da lì in poi mi sono convinto forse anche per gli insulti che mi ha rivolto che il mio psichiatra sia il diavolo e che mi voglia uccidere, tranquillizzato dal fatto che la polizia è armata e lui non potrà nulla contro di lei.

Attualmente ho pensieri di voler morire, di non senso che non sono passati per nulla con Seropram, convinzione che il mio psichiatra sia il diavolo, che voglia uccidermi, che mio fratello voglia uccidermi, convinzione che non esista nulla, né io né l'universo, né la morte, né gli altri.

Mangio bene, dormo abbastanza bene, durante il giorno le energie fisiche, la memoria, la concentrazione, la Libido sono normali.

Lo psichiatra ha analizzato un mio sogno in cui volevo approcciarmi ad una ragazza e mi ha detto che non è il sogno di un matto, che non sono né matto, né bipolare.

Lo so che non si possono fare diagnosi online, ma quale può essere il mio problema?
[#1]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Buonasera
come ha giustamente scritto da qui non è possibile emettere giudizi diagnostici. Comunque la chiave della diagnosi sta nel grado di consapevolezza o di non consapevolezza della natura morbosa di queste idee.
Riguardo alla terapia, sembra di capire che con il Latuda le idee deliranti fossero rientrate, per poi riemergere con l'introduzione dell'aripiprazolo e dell'antidepressivo. Occorre ripartire da questa constatazione.
Auguri

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
Utente
Utente
Ma anche la convinzione che non esista nulla, né io, né l'universo, né gli altri, né la morte è un'idea delirante? Se sì, dovrebbe passare con Latuda? Se mi passasse questa convinzione, invece come si risolve farmacologicamente la depersonalizzazione cronica?
In merito alla diagnosi, chiedo solo questo: dato che i sintomi psicotici sono costanti nel tempo, si tratta probabilmente di malattia cronica tipo bipolarismo, schizofrenia? Dato che ho letto una volta che il dott. Pacini ha detto che se non è un singolo episodio, la psicosi più frequente è la bipolare?. Grazie a chi mi rispondera'.
[#3]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Buongiorno
nel suo interesse evito di replicare, perchè le aumenterebbe la confusione. Le consiglio di portare questi suoi interrogativi al suo specialista in occasione del prossimo controllo,
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Utente
Utente
La ringrazio di cuore dottore.
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