Umore, ansia, fobie
Salve,
sono una ragazza di 19 anni e da almeno tre soffro di disturbi dell'umore.
Come nella ciclotimia alterno periodi in cui mi sento euforica ed intraprendente a periodi in cui invece la mia autostima è a livelli bassissimi e si riduce ad un autocompiacimento narcisistico, quasi masochista concatenato però ad autocommiserazione e disprezzo del sè. A differenza della ciclotimia, che da quello che mi pare di aver capito è una malattia che assume un comportamento abbastanza sistematico, il mio umore è un "insieme interconnesso di stati d'animo contrastanti".Tutto parte dalla troppa consapevolezza di me,che mi crea blocchi psicologici anche nelle situazioni che dovrebbero essere più spontanee.Quest'anno ho l'esame di stato però non riesco a studiare,e non per mancanza d'interesse, in primo piano è come se avessi l'ansia del dovermi impegnare, poi in un secondo momento subentra l'immagine di me che studio, così invece di concentrarmi sulle cose da studiare sono ossessionata dalla mia immagine, alla fine butto tutto per l'aria ed ho forti crisi di pianto nervoso.Quando riesco a studiare ho paura di essere interrogata, tante volte ho rifiutato di andare ad un'interrogazione (anche sapendo TUTTO) per la fobia di andare in panico e non sapere più che dire. E'come se in me vivessero due "entità",una(quella positiva)desiderosa di vivere e di conoscere più cose possibili,l'altra(quella negativa)timorosa,autodistruttiva,ansiosa e suicida;la parte negativa ha sempre il sopravvento su quella positiva così mi ritrovo spesso a pensare di avere volontà senza forza.
Dopo la scuola vorrei proseguire con gli studi universitari, ma temo, in queste condizioni psichiche, di non esserne in grado; ogni mia azione è preceduta dall'artificio della consapevolezza ed io mi sento schiava di me stessa.
Ritornando alla sistematicità del disturbo ciclotimico, posso dire che anche in me sono distinguibili due periodi come euforia e depressione, ma la differenza non è poi così importante, perchè anche quando sto bene "l'ansia del dover fare", la fobia degli impegni e di tenere un discorso pubblico e il mio nervosismo tendono sempre a rendermi una ragazza inconcludente (come ho appena letto su un articolo di questo sito, mi rifugio nell'evitamento).
L'unico momento della mia vita in cui avverto libertà d'espressione e disinibizione, è l'attività sessuale, soprattutto nell'ultimo periodo perchè la condivido con una persona che amo tanto.
Non ho mai parlato di questi problemi con il medico o uno specialista, e della ciclotimia ho letto diversi articoli su internet, mi sono rispecchiata in quasi tutti i punti, ma ovviamente non azzardo alcuna web auto-diagnosi.
Grazie in anticipo per i vostri suggerimenti!
sono una ragazza di 19 anni e da almeno tre soffro di disturbi dell'umore.
Come nella ciclotimia alterno periodi in cui mi sento euforica ed intraprendente a periodi in cui invece la mia autostima è a livelli bassissimi e si riduce ad un autocompiacimento narcisistico, quasi masochista concatenato però ad autocommiserazione e disprezzo del sè. A differenza della ciclotimia, che da quello che mi pare di aver capito è una malattia che assume un comportamento abbastanza sistematico, il mio umore è un "insieme interconnesso di stati d'animo contrastanti".Tutto parte dalla troppa consapevolezza di me,che mi crea blocchi psicologici anche nelle situazioni che dovrebbero essere più spontanee.Quest'anno ho l'esame di stato però non riesco a studiare,e non per mancanza d'interesse, in primo piano è come se avessi l'ansia del dovermi impegnare, poi in un secondo momento subentra l'immagine di me che studio, così invece di concentrarmi sulle cose da studiare sono ossessionata dalla mia immagine, alla fine butto tutto per l'aria ed ho forti crisi di pianto nervoso.Quando riesco a studiare ho paura di essere interrogata, tante volte ho rifiutato di andare ad un'interrogazione (anche sapendo TUTTO) per la fobia di andare in panico e non sapere più che dire. E'come se in me vivessero due "entità",una(quella positiva)desiderosa di vivere e di conoscere più cose possibili,l'altra(quella negativa)timorosa,autodistruttiva,ansiosa e suicida;la parte negativa ha sempre il sopravvento su quella positiva così mi ritrovo spesso a pensare di avere volontà senza forza.
Dopo la scuola vorrei proseguire con gli studi universitari, ma temo, in queste condizioni psichiche, di non esserne in grado; ogni mia azione è preceduta dall'artificio della consapevolezza ed io mi sento schiava di me stessa.
Ritornando alla sistematicità del disturbo ciclotimico, posso dire che anche in me sono distinguibili due periodi come euforia e depressione, ma la differenza non è poi così importante, perchè anche quando sto bene "l'ansia del dover fare", la fobia degli impegni e di tenere un discorso pubblico e il mio nervosismo tendono sempre a rendermi una ragazza inconcludente (come ho appena letto su un articolo di questo sito, mi rifugio nell'evitamento).
L'unico momento della mia vita in cui avverto libertà d'espressione e disinibizione, è l'attività sessuale, soprattutto nell'ultimo periodo perchè la condivido con una persona che amo tanto.
Non ho mai parlato di questi problemi con il medico o uno specialista, e della ciclotimia ho letto diversi articoli su internet, mi sono rispecchiata in quasi tutti i punti, ma ovviamente non azzardo alcuna web auto-diagnosi.
Grazie in anticipo per i vostri suggerimenti!
[#1]
Gentile Utente,
il suo malessere e alcuni degli aspetti che lei ha ben descritto meritano, sicuramente, un maggiore approfondimento che è possibile solo tramite una valutazione diretta.
Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista in Psichiatria con competenze psicoterapiche che saprà esserle d'aiuto.
Cordialmente,
il suo malessere e alcuni degli aspetti che lei ha ben descritto meritano, sicuramente, un maggiore approfondimento che è possibile solo tramite una valutazione diretta.
Le consiglio di rivolgersi ad uno specialista in Psichiatria con competenze psicoterapiche che saprà esserle d'aiuto.
Cordialmente,
Dr. Giovanni Lo Turco
http://www.giovanniloturco.it
[#2]
Gentile utente,
La manifestazione classica della ciclotimia è "mista", non a cicli distinti nel tempo come suggerisce il nome "ciclo-". Per ciclotimia si intende una doppia polarità degli orientamenti possibili, che si possono sovrapporre o alternarsi rapidamente. Per questo nel tempo di solito le complicazioni "psicologiche" sono il non riconoscersi più in un modello unico e stabile (ovvero "chi sono io ?", "che cosa voglio ?", "che cosa posso ottenere dalla vita ?"), e la sensazione di dover attendere una svolta dall'esterno pur nel sospetto che in realtà ci sia qualcosa di bloccato dall'interno.
Questo rispetto alla ciclotimia. Per verificare se questa è la sua condizione, e in che modo trattarla per renderla più propositiva, stabile e costruttiva, oltre che meno angosciata, può consultare uno specialista.
La manifestazione classica della ciclotimia è "mista", non a cicli distinti nel tempo come suggerisce il nome "ciclo-". Per ciclotimia si intende una doppia polarità degli orientamenti possibili, che si possono sovrapporre o alternarsi rapidamente. Per questo nel tempo di solito le complicazioni "psicologiche" sono il non riconoscersi più in un modello unico e stabile (ovvero "chi sono io ?", "che cosa voglio ?", "che cosa posso ottenere dalla vita ?"), e la sensazione di dover attendere una svolta dall'esterno pur nel sospetto che in realtà ci sia qualcosa di bloccato dall'interno.
Questo rispetto alla ciclotimia. Per verificare se questa è la sua condizione, e in che modo trattarla per renderla più propositiva, stabile e costruttiva, oltre che meno angosciata, può consultare uno specialista.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Gentile utente,
nonostante abbia fatto una ricerca certosina riguardo alle manifestazioni dei suoi disturbi, la visita diretta le puo' chiarire se si tratta effettivamente di una diagnosi di questo tipo oppure della rilettura esasperata del suo malessere.
Potrebbe infatti non rientrare nella diagnosi che ritiene di avere.
nonostante abbia fatto una ricerca certosina riguardo alle manifestazioni dei suoi disturbi, la visita diretta le puo' chiarire se si tratta effettivamente di una diagnosi di questo tipo oppure della rilettura esasperata del suo malessere.
Potrebbe infatti non rientrare nella diagnosi che ritiene di avere.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Gentile utente,
i suoi dubbi sulla sua situazione psichica non possono essere risolti in questa sede. Nè tantomeno possono esserlo attraverso ricerche e letture, che sebbene utili in alcuni casi, possono essere dannose in molti altri. La strada più corretta e agevole dovrebbe essere quella di esporre le sue problematiche ad uno speicalista del settore.
Cordiali saluti
i suoi dubbi sulla sua situazione psichica non possono essere risolti in questa sede. Nè tantomeno possono esserlo attraverso ricerche e letture, che sebbene utili in alcuni casi, possono essere dannose in molti altri. La strada più corretta e agevole dovrebbe essere quella di esporre le sue problematiche ad uno speicalista del settore.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 19/05/2009.
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Approfondimento su Ansia
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