Affaticabilità e spossatezza

Salve vorrei avere un vostro giudizio in quanto ultimamente la mia vita sta diventando un incubo.
Circa 5 anni fa in seguito ad un periodo stressante e in concomitanza con l’assunzione di caffe’ ho avuto i primi attacchi di panico così ho iniziato a seguire una terapia farmacologia (seroxat e xanax) associata a una terapia psicologica che ho terminato circa 7 mesi fa. Logicamente questa terapia è stata diminuita gradualmente e in concomitanza con la dose più bassa (½ cp di seroxat 1 volta al dì e ½ di xanax 1 volta al dì) hanno iniziato a presentarsi dei problemi. Questi problemi erano: facile affaticabilità, spossatezza( ad esempio facendo le scale mi mancava la forza) mi venivano le palpitazioni, vertigini oppure problemi gastrici come eruttazioni, vomito, dispepsia, sonnolenza dopo i pasti, gonfiore, meteorismo, diarrea. Un’altra cosa che mi capitava e mi capita ancora ora era questa: a volte in concomitanza con l’assunzione di caffe’, cioccolato o di altre sostanze irritanti avverto una situazione di difficoltà respiratoria come di apnea che è molto simile a quello che mi succedeva nel periodo in cui ho avuto di attacchi di panico di 5 anni fa.
Ho cercato di approfondire e ho scoperto di avere una gastrite cronica con reflusso gastroesofageo (che curo con 1cp di lansox) e con positività ad Helicobacter Pilory ma il mio medico curante non crede sia opportuno eradicarlo in quanto i problemi gastrici sarebbero riconducibili a stress.
Ultimamente non so più a chi rivolgermi ma tutto ciò mi sta condizionando la vita in quanto mi sento molto debole sia psicologicamente che fisicamente e vorrei capire se alcuni alimenti possono aver scatenato quegli attacchi di panico e ora questi disturbi inspiegabili o se è il contrario ossia è lo stress e l’ansia a provocare questi problemi gastrici; se può esistere una dipendenza da questi farmaci (peraltro presi per 4 anni) che dura così tanto e se secondo voi è normale continuare a tenersi un’infezione allo stomaco in una paziente che presenta cmq dei sintomi gastrici?!!!

Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.










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Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
Gentile utente,
la terapia con Seroxat (paroxetina) è corretta, specie nel lungo termine, in presenza di un disturbo di panico; è invece sbagliato aver mantenuto lo Xanax (alprazolam), che è una benzodiazepina e perciò induce con estrema facilità fenomeni di assuefazione. Fortunatamente la dose da lei assunta sembra bassa e perciò, appena starà meglio, potrà programmare con il suo medico una lenta riduzione del farmaco fino alla sospensione. Al momento è utile aumentare il Seroxat alla dose di 20 mg/die, che peraltro è la dose minima terapeutica in monoterapia. Vi sono purtroppo casi che devono esere trattati per periodi ancora più lunghi e talvolta a tempo indeterminato al fine di evitare ricadute. Per quanto riguarda i sintomi che lei lamenta, è necessario escludere patologie organiche, quali ad esempio anemia, disturbi tiroidei, patologie epatiche o disturbi cardiaci (dato che la stanchezza si presenta dopo uno sforzo). Il caffè va sempre evitato, poichè la caffeina è una delle sostanze più 'panicogene', ossia in grado di sollecitare la sua predisposizione genetica al disturbo; inoltre essa, insieme a cioccolato, fumo, bevande gassate, alcolici e cibi ricchi in grassi può indurre il reflusso gastroesofageo e quindi peggiorre il quadro complessivo. In merito all'Helicobacter, dato che la terapia di eradicazione è semplice, varrebbe la pena di eseguirla, anche allo scopo di capire quanto del suo malessere, che si caratterizza per sintomi aspecifici, posa essere imputabile alla situazione gastrica.
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk

Silvio Presta

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Dr. Silvio Presta Psichiatra, Farmacologo 464
Gentile utente,
la terapia con Seroxat (paroxetina) è corretta, specie nel lungo termine, in presenza di un disturbo di panico; è invece sbagliato aver mantenuto lo Xanax (alprazolam), che è una benzodiazepina e perciò induce con estrema facilità fenomeni di assuefazione. Fortunatamente la dose da lei assunta sembra bassa e perciò, appena starà meglio, potrà programmare con il suo medico una lenta riduzione del farmaco fino alla sospensione. Al momento è utile aumentare il Seroxat alla dose di 20 mg/die, che peraltro è la dose minima terapeutica in monoterapia. Vi sono purtroppo casi che devono esere trattati per periodi ancora più lunghi e talvolta a tempo indeterminato al fine di evitare ricadute. Per quanto riguarda i sintomi che lei lamenta, è necessario escludere patologie organiche, quali ad esempio anemia, disturbi tiroidei, patologie epatiche o disturbi cardiaci (dato che la stanchezza si presenta dopo uno sforzo). Il caffè va sempre evitato, poichè la caffeina è una delle sostanze più 'panicogene', ossia in grado di sollecitare la sua predisposizione genetica al disturbo; inoltre essa, insieme a cioccolato, fumo, bevande gassate, alcolici e cibi ricchi in grassi può indurre il reflusso gastroesofageo e quindi peggiorare il quadro complessivo. In merito all'Helicobacter, dato che la terapia di eradicazione è semplice, varrebbe la pena di eseguirla, anche allo scopo di capire quanto del suo malessere, che si caratterizza per sintomi aspecifici, possa essere imputabile alla situazione gastrica.
Cari saluti
Silvio Presta

www.silvio-presta-psichiatra.tk
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Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile utente,
considerato il complesso quadro di sintomi di tipo medico-internistico oltre che psichiatrico condivido il parere del collega di condurre ulteriori accertamenti che possano rivelare altre patologie organiche.
Per quanto riguarda i suoi quesiti è possibile che l'assunzione di alcuni alimenti controindicati possa aver contruibuito a produrre ed esacerbare i disturbi gastrici nonchè incrementato la quota di ansia (ex. Caffè) ma è del tutto da escludere che possano essere la causa degli attacchi panico: al contrario è molto più probabile che l'ansia abbia trovato una forma di espressione sintomatologica sia negli attacchi di panico che nelle somatizzazioni a carico dell'apparato gastro-intestinale.
Poichè non fa riferimento a eventuali effetti benefici ottenuti dalla psicoterapia potrebbe in primis sottoporsi nuovamente ad una visita specialistica gastroenterologica (che consideri anche la possibilità di rimuovere l'Helicobacter) e chiedere, in sede di consulto psichiatrico, una revisione della terapia che corregga il tiro farmacologico; tenga quindi monitorate le evoluzioni sintomatologiche.

Con i migliori auguri
F.i.Passoni
studiopsicologia1@libero.it

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

l'eradicazione dell'helicobacter Pylori non e' una scelta indipendente da tutti i suoi sintomi.
Una volta riscontrato e' indispensabile che venga eradicato, numerosi studi clinici mostrano una stretta correlazione tra la cronicizzazione della gastrite e la presenza di questo batterio oltre che la maggiore incidenza di patologie degenerative a carico dell'apparato gastrico in presenza di Helicobacter.
Non credo che possa prescindere da questa considerazione.
Per cio' che riguarda il suo sintomo, non posso che essere d'accordo con il collega Presta, in quanto l'esclusione di patologie organiche responsabili dei quadri da Lei descritti e' sempre il primo passo da compiere in presenza di essi.
Inoltre, la terapia prescritta va bene anche se mantenuta nel lungo tempo (ad esclusione dello xanax) e non e' necessario che debba essere tolta se riesce a ridurre completamente la sintomatologia lamentata.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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[#5]
Utente
Utente
Grazie per le utili e sollecite risposte, volevo aggiungere che, circa un mese fa, ho fatto alcune analisi del sangue (per iniziare a prendere la pillola) forse possono essere quelle che voi mi avete consigliato:
Emocromo: Globuli Bianchi 7.75 - Neutrofili val. assoluto 3.48 - Neutrofili 44.9 - Linfociti42.7 - Monociti 5.0 - eosinofili 6.4 - Basofili 1.0 - Globuli Rossi 4.55 - Emoglobina 12.6 - Ematocrito 40.3 - MCV 88.7 - MCH 27.7 - MCHC 31.2 - RDW 12.1 - Piastrine 376
Tempo di Quick 108
Fibrinogeno 285
Antitrombina III 118
Glicemia 82
Creatinina 0,8
Ferro 67
AST (GOT) 17
ALT (GPT) 11
gamma-GT 12
Proteina C Reattiva 0.1
Per quanto riguarda lo XANAX io avevo iniziato (5 anni fa) con 3 cp al giorno da 50 e sono arrivata a 1/2 da 25 (che peraltro, come mi ha anche detto il mio psichiatra,non mi è servito a nulla perchè era come non prendere nulla) Ora non sto più assumendo nulla da circa 7 mesi e sento gli stessi sintomi che sentivo quando mi dimenticavo di assumere la cp di xanax, ossia vertigini, nausea, ansia, ogni tanto più accentuati e ogni tanto meno.
Grazie per il consulto sull'eradicazione dell'Hp, avevo bisogno di una conferma, ora cambierò il mio medico di fiducia che "di fiducia" non è più da un pò di tempo e procederò almeno ad eliminare questi problemi gastrici.
Grazie infinite per la considerazione prestata.
[#6]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Faccio alcune osservazioni in merito alla sua storia:

a) La terapia con paroxetina, Lei dice, e' stata dopo aver ottenuto i risultati logicamente diminuita. Tale procedura non e' affatto logica, poiche' la fase di mantenimento a medio-lungo termine e' fondamentale per consolidare i risultati, onde evitare che i sintomi si ripresentino appena si riduce la dose o poco dopo. Non torna inoltre il fatto che fosse rimasto lo xaanx che dovrebbe come ogni altro calmante scomparire una volta raggiunta la dose efficace e mantenutala. Pertanto si ha l'impressione che questo disimpegno dalla terapia con paroxetina sia stato prematuro e soprattutto attuato insieme a dosi di tranquillante anch'esse in diminuzione o invece introdotte per facilitare il disimpegno, in entrambi i casi un'errore. Vale la regola che se c'e' bisogno di tranquillante c'e' bisogno ancora di piu' della paroxetina. In altre parole: si introduce paroxetina ad una dose media, si cala il tranquillante, eventualmente si tiene un po' piu' su la paroxetina e poi si rimane qualche mese solo con paroxetina, per poi dopo pensare a ridurla, gradualmente e nel corso di diversi mesi. Prima di sei mesi e' una mossa prematura in generale. I tranquillanti invece non dovrebbero essere tenuti se non qualche settimana, visto che poi diventano inutili e fastidiosi da togliere per chi sente i sintomi tornar su e non sa come interpretare il fatto.
b) non si diventa dipendente dai farmaci, semplicemente se ne scopre l'utilita', quindi e' automatico avere l'idea che servono ancora quando si sta di nuovo male. Togliersi i calmanti gradualmente e' cosa che riesce male soltanto se si ha un disturbo d'ansia o altro di sottofondo, altrimenti e' una scocciatura o nemmeno tale, ma non ha particolari difficolta'
c) la gastrite da HP si dice che vada curata eradicando il batterio, responsabile di ulcere nel tempo o di iperacidita'. Alcuni dei sintomi da Lei riportati non rientrano in quelli tipici di una gastrite. C'e' poi da dire che la gastrite non sempre si manifesta in maniera chiara, per cui aver trovato il batterio durante un accertamento per sintomi riferiti all'area dello stomaco non significa che quei sintomi fossero dovuti ad una gastrite, significa soltanto che si e' trovato un batterio in quella sede, e quindi val la pena di eradicarlo.
d) In conclusione: l'impressione e' quella che ci sia bisogno di riprendere una terapia per il disturbo di panico, e di eradicare il batterio che e' fino a prova contraria un problema distinto.
Saluti

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#7]
Utente
Utente
Ho effettuato una visita dal mio neurologo e mi ha diagnosticato una depressione leggera, mi ha prescritto come terapia 1/2 cp di paroxetina e 1 cp di xanax al mattino e 1 cp di xanax alla sera per quindici giorni.
Questa terapia l'ho iniziata giovedì sera.
Vorrei solo sapere se le analisi fatte (riportate precedentemente) possono bastare per escludere una debilitazione fisica o delle cause organiche legate a questa stanchezza o occorre che esegua qualche altro esame.
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra per impostare una terapia adatta per i suoi sintomi.


Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,
gli esami riportati sopra sono generici, si fanno in genere in unico "pacchetto" per avere un'idea generale del funzionamento dell'organismo. Nel particolare, se non si ha un'idea più precisa di cosa andare a cercare, è poco sensato fare esami. L'esame clinico, cioè la valutazione del medico con il paziente nell'ambulatorio, è indispensabile per sospettare le cause di un disturbo, e quindi procedere con gli accertamenti o semplicemente dare la terapia.

Mezza compressa di paroxetina e lo xanax per quindici giorni, detta così, è una terapia priva di senso perché la paroxetina inizia a funzionare a dovere a dose efficace (almeno 20 mg nella depressione) e soprattutto dopo almeno due settimane di cura.
[#10]
Utente
Utente
Chiedo scusa, ma per 15 gg intendevo dire che mi ha prescritto di iniziare con queste dosi per riferire fra 15 gg come sarebbe andata. Mi sono espressa male anche per quanto riguarda il medico, il mio psichiatra è anche neurologo ed è per questo che ho citato solo quest'ultimo termine.
Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
gentile utente,

a mio avviso riferire come va tra 15 giorni non e' un comportamento esatto.
Prima di tutto i farmaci sono sottodosati, quindi tra 15 giorni non avra' alcun effetto se non l'effetto 'placebo' del solo fatto di prendere uno psicofarmaco, inoltre il trattamento va protratto nel tempo e sicuramente per oltre 6 mesi.
A mio parere, andava prescritto il farmaco con titolazione (cioe': cominci con mezza compressa per 7 giorni poi aumenti e poi torni a controllo dopo un mese di terapia) e andava avvisata degli effetti collaterali dei sintomi e della loro eventuale riduzione, e soprattutto andava sottolineato che il trattamento farmacologico inizia ad avere una REALE efficacia dopo 3-4 settimane a dose piena (cio' vale per la paroxetina).
Inoltre la 'depressione leggera' non ha alcun senso se non per tranquillizzare i pazienti di non avere nulla di grave.
Credo che la depressione leggera, grave, media etc. vada trattata in modo adeguato in ogni caso per evitare ricadute e riesacerbazioni nel corso del tempo.
Per tali motivi credo di averle consigliato giustamente di cambiare medico di riferimento.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
[#12]
Utente
Utente
Eccomi dinuovo qua,
devo dire che siete gli unici medici con cui riesco ad avere una comunicazione e da cui traggo qualche soddisfacente risposta.
Dall'inizio della terapia con Paroxetina ho avuto sintomi quali troppa eccitabilità (per intenderci mi sentivo sempre iper tesa, mi sentivo sempre i nervi contratti) e attacchi di panico. Lo specialista da cui sono in cura mi ha detto di passare alle gocce in modo da dosarle meglio (dropaxin) ma neanche quelle hanno dato dei risultati in quanto in 1 mese sono riuscita ad arrivare pian piano a 8 gg e nemmeno quelle riuscivo a tollerarle (mi davano sempre troppa eccitazione). Mi ha suggerito di passare al Laroxil e ora con il consiglio del mio medico della mutua ne sto assumendo 5 gg al giorno + 10 gg di xanax al mattino e 10 gg alla sera.
L'unico giovamento che trovo è quello dello xanax sia al mattino che alla sera in quanto al mattino senza non riesco a "carburare" in quanto mi sento intorpidita, spossata e con giramenti di testa e alla sera mi aiuta ad addormentarmi.
A volte però le sensazioni di malessere arrivano anche quando ho assunto l'ansiolitico.
Come ho già riportato ho anche problemi gastrici: infezione da HP con gastrite cronica e reflusso gastroesofageo. Io so che i sintomi gastrici compaiono quando sono piu stressata ma non potrebbero essere i soli problemi esistenti? Io mi sento spesso depressa quando non sto bene, invece quando sono in forma fisicamente sto bene anche psicologicamente. La mia paura è solo quella che questo ansiolitico copra un'altro tipo di malessere, quello fisico che mi porta a una prostrazione psicologica. Vorrei chiedervi se sapete indicarmi nella mia zona un medico bravo che sappia raggruppare tutto il mio quadro clinico e farne una terapia adeguata anche perchè a forza di girare da uno specialista all'altro senza una cura adeguata che faccia effetto forse un pò di depressione verrebbe a chiunque.
Grazie infinitamente per qualsiasi altro suggerimento vogliate darmi.
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