Psicoterapeuta

Buonasera mi ritrovo qui a chiedere un aiuto perché purtroppo mi trivo in una situazione molto difficile.
Mi sto per sposare ho 24 anni, mia mamma è depressa e il motivo in particolare è stata la perdita del lavoro e il mio matrimonio ha aumentato il problema x ha avuto difficoltà ad assimilare la situazione.
Premetto che è stata sempre una persona molto manipolatrice ha sempre voluto tenere la mia vita sotto controllo e per questo ho cercato di essere sempre la figlia perfetta, brava a scuola brava in casa e sempre ubbidiente.
Nonostante tutto questo non sono stata mai abbastanza per lei, mi rimprovera di non essermi prima realizzata professionalmente, nonostante mi sia laureata perfettamente in tempo e sto continuando la mia specializzazione.
Ma comunque lei mi sta ostacolando in tutto e mi rende ogni giorno triste, ultimamente ha diverse crisi di rabbia è aggressiva e questo crea discussioni in casa, io sono figlia unica e incamero tutta la delusione al punto che non ho più gioia in questo matrimonio che non sto vivendo più ogni giorno mi aggredisce in qualsiasi modo e mi offende come non mai, questo ormai neanche mi ferisce come prima perché è una vita che mi critica però sono stremata e non so più come reagire perché misl sforzo di starle vicino ma lei mi rigetta e quando poi sta sola mi insulta dicendo che la sto abbandonando.
Io capisco la sua sofferenza ma non so come aiutarla (chiaramente sto sempre con lei non l'ho mai lasciata sola soprattutto in questo periodo che ho abbandonato tutte le mie amicizie per starle accanto) sono stanca, triste e amareggiata e mi amareggia il fatto chw nel giorno più bello della mia vita non ho la gioia in casa mia ma solo dolore e tristezza!!
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Quindi sta dicendo che si vuole sottrarre ad un'aggressione che far star male Lei o che si sente in dovere di aiutare la persona che la sta aggredendo ? Ha praticamente detto una serie di cose negative in merito al vostro rapporto, sia ora che sempre, però poi la domanda finale è come può aiutarla. Non si capisce però a far cosa ? Dice che "chiaramente" sta sempre con Lei ma non è né chiaro né scontato. Ha scelto di stare con Lei in una relazione di cui elenca aspetti estremamente negativi in assenza di altri positivi. Non ha menzionato che la persona stia male, ha detto solo che capisce la sua sofferenza, ma non specifica quale sia, in cosa consista e perché esattamente dovrebbe dipendere da Lei la gestione della cosa.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Grazie per la risposta, in realtà io mi sento di aiutarla perché mi fa stare male vederla in situazioni di crollo e questo mi fa sentire in colpa di quello che sto facendo, mi sembra che sto sbagliando ,tra l'altro non ho detto che vado a vivere vicino casa nonostante il mio fidanzato lavora fuori e l'ho costretto a una vita da pendolare perché so che sarebbe troppo difficile da sopportare la distanza per mia madre .
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Però la cosa rimane non chiara. Ha praticamente descritto una persona che parla e agisce procurandole sofferenza o comunque disagio, e poi dice che si sente in colpa e le sembra di sbagliare, pur non sapendo in che cosa. Io proporrei se mai al suo psichiatra questo tipo di vissuto, per sapere se può essere o meno utile un intervento di tipo psicoterapico.