Disturbi d’ansia e panico
Buongiorno, sono una ragazza che frequenta il terzo anno di medicina.
Da quest’anno, con l’avvento della didattica online, ho sviluppato una forma di ansia spropositata ed esagerata prima di ogni esame orale, soprattutto le ore precedenti il mio turno.
Mi sento di perdere totalmente il controllo di me stessa con ansia incontrollabile che mi porta a perdere tutti i mesi di studio precedenti per un determinato esame.
Oltre a sentirmi disturbi fisici (sudorazione eccessiva, mancanza d’aria, bocca secca) sono molto forti anche le sensazioni mentali (senso di depressione, di inutilità di ciò che sto facendo e ció che mi sta intorno).
Ho anche una sensazione di ritrovarmi davanti a un muro perché mi ritrovo a dover parlare con un computer, di esser totalmente distante dal docente ma soprattutto di non riuscire a ragionare durante l’esame.
Questo mi porta oltre che un rallentamento della carriera a un profondo senso di frustrazione.
Da quando ho questi sintomi sono in cura da uno psicologo (da 5 mesi) e sto seguendo una terapia a base di ansiolitici prescritta dal medico di base (da 1 mese) ma tutto sembra non migliorare.
Da quest’anno, con l’avvento della didattica online, ho sviluppato una forma di ansia spropositata ed esagerata prima di ogni esame orale, soprattutto le ore precedenti il mio turno.
Mi sento di perdere totalmente il controllo di me stessa con ansia incontrollabile che mi porta a perdere tutti i mesi di studio precedenti per un determinato esame.
Oltre a sentirmi disturbi fisici (sudorazione eccessiva, mancanza d’aria, bocca secca) sono molto forti anche le sensazioni mentali (senso di depressione, di inutilità di ciò che sto facendo e ció che mi sta intorno).
Ho anche una sensazione di ritrovarmi davanti a un muro perché mi ritrovo a dover parlare con un computer, di esser totalmente distante dal docente ma soprattutto di non riuscire a ragionare durante l’esame.
Questo mi porta oltre che un rallentamento della carriera a un profondo senso di frustrazione.
Da quando ho questi sintomi sono in cura da uno psicologo (da 5 mesi) e sto seguendo una terapia a base di ansiolitici prescritta dal medico di base (da 1 mese) ma tutto sembra non migliorare.
[#1]
Una terapia a base di ansiolitici di un mese ha un solo effetto, quello che è assuefatta agli ansiolitici per un inevitabile meccanismo. Quindi non poteva migliorare, se non un po' all'inizio.
La diagnosi andrebbe fatta. Non è chiaro perché lo mette in rapporto a questo distanziamento, nel senso che anche dal vivo spesso le lezioni sono comunque poco interattive, o comunque in aule in cui la componente del contatto umano non è che sia proprio al centro dell'esperienza.
Ma magari nella sua Università era diverso. Comunque, può darsi che il confinamento in sé sia correlato allo sviluppo di questo stato.
La diagnosi andrebbe fatta. Non è chiaro perché lo mette in rapporto a questo distanziamento, nel senso che anche dal vivo spesso le lezioni sono comunque poco interattive, o comunque in aule in cui la componente del contatto umano non è che sia proprio al centro dell'esperienza.
Ma magari nella sua Università era diverso. Comunque, può darsi che il confinamento in sé sia correlato allo sviluppo di questo stato.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Bisognerebbe approfondire se l' ansia per le situazioni citate possano essere ritenute di natura fobica e vi sono delle caratteristiche che lo farebbero ritenere come l' ansia anticipatoria. In questo caso un trattamento con dei SSRI potrebbe essere di qualche utilità.
Dr Giovanni Portuesi
[#3]
Utente
Ringrazio Dr. Pacini per la celere risposta.
la terapia a base di ansiolitici non è stata continuativa nel senso che ho assunto le gocce prescritte di lexotan all'evenienza (es. prima dell'esame oppure durante i giorni precedenti mentre studiavo e sentivo un senso di mancanza di respiro deputabile all'ansia). Lei consiglia invece che sia più continuativa?
Al riferimento di ''diagnosi'' provvederò eventualmente a un consulto psichiatrico nel più breve tempo possibile
Grazie ancora della risposta
la terapia a base di ansiolitici non è stata continuativa nel senso che ho assunto le gocce prescritte di lexotan all'evenienza (es. prima dell'esame oppure durante i giorni precedenti mentre studiavo e sentivo un senso di mancanza di respiro deputabile all'ansia). Lei consiglia invece che sia più continuativa?
Al riferimento di ''diagnosi'' provvederò eventualmente a un consulto psichiatrico nel più breve tempo possibile
Grazie ancora della risposta
[#5]
Non consigli nulla se non altro perché qui non si indicano terapie.
In tal caso, se non è continuativa, non vale il discorso dell'assuefazione.
Sta di fatto però che non ha al momento alcuna terapia specifica né una diagnosi precisa.
In tal caso, se non è continuativa, non vale il discorso dell'assuefazione.
Sta di fatto però che non ha al momento alcuna terapia specifica né una diagnosi precisa.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 768 visite dal 12/07/2021.
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