Disturbo d’ansia generalizzata e terapia farmacologica
Gentili dottori,
cerco di esporre in maniere breve e chiara il mio problema.
Dall’età di 16 anni (ora ne ho 31) soffro di disturbi d’ansia e dell’umore per i quali ho sempre assunto sertralina e alprazolam per brevi periodi, ai quali si succedevano periodi di benessere e successive ricadute (in totale 3) fino allo scorso anno.
Esattamente a giugno dello scorso anno ho avuto una brutta ricaduta (dalla quale non sono ancora uscito).
Ho cambiato psichiatra che mi ha diagnosticato un Disturbo d’Ansia Generalizzata e prescritto prima terapia: 100mg di sertralina e 20 gocce di clonazepam.
Terapia fallita.
A dicembre sostituisce la sertralina con l’escitalopram mantenendo il clonazepam.
Terapia fallita nuovamente.
Un mese e mezzo fa sostituisce l’escitalopram con la paroxetina (le prime due settimane a 10 mg e poi a 20mg e oggi è esattamente il 33esimo giorno di assunzione.
La situazione attuale è questa: il livello d’ansia si è abbassato ma permangono numerosi sintomi ansiosi fisici e psichici che non riesco a tenere sotto controllo ormai neanche con l’ansiolitico.
Nello specifico avverto un costante senso di derealizzazione e confusione mentale che mi genera angoscia e disperazione, ho paura di uscire (se non per lavoro) e di avere una vita sociale accettabile, passo il tempo libero sdraiato a casa senza voglia di far nulla, ho sviluppato pensieri ossessivi (non guarirò mai, sto perdendo il controllo della mia mente, non mi resta che farmi ricoverare in una clinica specializzata).
Seguo anche una psicoterapia analitica da settembre ma ancora non ho avuto grossi benefici.
Inizio a perdere fiducia negli specialisti che mi seguono e soprattutto a perdere la speranze di poter stare bene di nuovo.
Un dato interessante è che due settimane fa sembrava che stessi quasi bene, avevo avvertito gli effetti benefici del Daparox ma ora da una settimana è come se fossi ritornato al punto di partenza e sono molto molto spaventato e preoccupato.
Mi piacerebbe avere molto un Vostro parere sui sintomi e sulla terapia attuale.
Il mio psichiatra dice di tamponare con il Rivotril finché non ci rivedremo tra due settimane mentre la mia psicoterapeuta è in ferie fino a metà agosto.
Spero possiate aiutarmi voi a fare un po’ di chiarezza sulla situazione perché sto cominciando a sentirmi di nuovo solo, disperato e in trappola.
Grazie.
Cordialmente.
cerco di esporre in maniere breve e chiara il mio problema.
Dall’età di 16 anni (ora ne ho 31) soffro di disturbi d’ansia e dell’umore per i quali ho sempre assunto sertralina e alprazolam per brevi periodi, ai quali si succedevano periodi di benessere e successive ricadute (in totale 3) fino allo scorso anno.
Esattamente a giugno dello scorso anno ho avuto una brutta ricaduta (dalla quale non sono ancora uscito).
Ho cambiato psichiatra che mi ha diagnosticato un Disturbo d’Ansia Generalizzata e prescritto prima terapia: 100mg di sertralina e 20 gocce di clonazepam.
Terapia fallita.
A dicembre sostituisce la sertralina con l’escitalopram mantenendo il clonazepam.
Terapia fallita nuovamente.
Un mese e mezzo fa sostituisce l’escitalopram con la paroxetina (le prime due settimane a 10 mg e poi a 20mg e oggi è esattamente il 33esimo giorno di assunzione.
La situazione attuale è questa: il livello d’ansia si è abbassato ma permangono numerosi sintomi ansiosi fisici e psichici che non riesco a tenere sotto controllo ormai neanche con l’ansiolitico.
Nello specifico avverto un costante senso di derealizzazione e confusione mentale che mi genera angoscia e disperazione, ho paura di uscire (se non per lavoro) e di avere una vita sociale accettabile, passo il tempo libero sdraiato a casa senza voglia di far nulla, ho sviluppato pensieri ossessivi (non guarirò mai, sto perdendo il controllo della mia mente, non mi resta che farmi ricoverare in una clinica specializzata).
Seguo anche una psicoterapia analitica da settembre ma ancora non ho avuto grossi benefici.
Inizio a perdere fiducia negli specialisti che mi seguono e soprattutto a perdere la speranze di poter stare bene di nuovo.
Un dato interessante è che due settimane fa sembrava che stessi quasi bene, avevo avvertito gli effetti benefici del Daparox ma ora da una settimana è come se fossi ritornato al punto di partenza e sono molto molto spaventato e preoccupato.
Mi piacerebbe avere molto un Vostro parere sui sintomi e sulla terapia attuale.
Il mio psichiatra dice di tamponare con il Rivotril finché non ci rivedremo tra due settimane mentre la mia psicoterapeuta è in ferie fino a metà agosto.
Spero possiate aiutarmi voi a fare un po’ di chiarezza sulla situazione perché sto cominciando a sentirmi di nuovo solo, disperato e in trappola.
Grazie.
Cordialmente.
[#1]
"Seguo anche una psicoterapia analitica da settembre ma ancora non ho avuto grossi benefici."
Chi le ha indicato questo tipo di tecnica con un disturbo che comporta anche dei pensieri ossessivi ?
Le dosi del farmaco base (ora la paroxetina) sono però non massimali. Sulle forme a prevalenza ossessiva di solito si trae beneficio dall'uso di dosi piene. La diagnosi formale è DAG, però lei parlava di pensieri ossessivi.
Chi le ha indicato questo tipo di tecnica con un disturbo che comporta anche dei pensieri ossessivi ?
Le dosi del farmaco base (ora la paroxetina) sono però non massimali. Sulle forme a prevalenza ossessiva di solito si trae beneficio dall'uso di dosi piene. La diagnosi formale è DAG, però lei parlava di pensieri ossessivi.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile Dottor Pacini,
l’utilizzo del termine pensieri ossessivi potrebbe essere improprio perché li definisco io così ma il mio specialista non mi ha mai riferito una diagnosi di DOC.
La psicoterapia analitica mi è stata consigliata dal medico di base ma probabilmente a settembre ne inizierò una breve strategica o cognitivo comportamentale.
La terapia farmacologica quindi potrebbe essere efficace? Posso aspettare risultati migliori nelle prossime settimane mantenendo questa dose o ormai dopo più di un mese gli effetti benefici che ci sono stati sono terminati e si dovrà aumentare la dose o cambiare farmaco o inserirne uno nuovo in aggiunta?
Grazie.
l’utilizzo del termine pensieri ossessivi potrebbe essere improprio perché li definisco io così ma il mio specialista non mi ha mai riferito una diagnosi di DOC.
La psicoterapia analitica mi è stata consigliata dal medico di base ma probabilmente a settembre ne inizierò una breve strategica o cognitivo comportamentale.
La terapia farmacologica quindi potrebbe essere efficace? Posso aspettare risultati migliori nelle prossime settimane mantenendo questa dose o ormai dopo più di un mese gli effetti benefici che ci sono stati sono terminati e si dovrà aumentare la dose o cambiare farmaco o inserirne uno nuovo in aggiunta?
Grazie.
[#4]
Utente
La ringrazio dott.Pacini, aspetterò le indicazioni del mio specialista.
Un’ultima cosa..
20 gocce di Rivotril al giorno (e, al bisogno una compressa di Xanax da 0,50mg, che più o meno assumo due volte a settimana) è un dosaggio alto di benzodiazepine per cui rischio di andare incontro ad assuefazione?
Buona giornata e grazie ancora.
Un’ultima cosa..
20 gocce di Rivotril al giorno (e, al bisogno una compressa di Xanax da 0,50mg, che più o meno assumo due volte a settimana) è un dosaggio alto di benzodiazepine per cui rischio di andare incontro ad assuefazione?
Buona giornata e grazie ancora.
[#5]
L'assuefazione avviene a qualsiasi dose, proporzionalmente. A dosi minime come a dosi massime. Lei presumo intenda assuefazione e poi astinenza, ma ovviamente un conto è essere assuefatti a 1 goccia, un conto a 100 gocce, in termini di sindrome da sospensione potenziale.
[#8]
Utente
Gentile dottor.Pacini,
ha ragione, è una domanda senza senso dettata dalle mie paranoie e la mia paura di una potenziale dipendenza dalle benzodiazepine.
Ho appena fatto la visita con il mio curante (richiesta da me con una certa pressione), che mi ha aumentato la paroxetina per una settimana a 30mg e dalla prossima settimana a 40mg.
Inoltre mi ha rassicurato sul fatto che il clonazepam, una volta che avrà fatto effetto la terapia, riuscirò a scalarlo gradualmente e in breve tempo.
E mi ha detto di assumere l’antidepressivo la sera e non la mattina.
Avrei piacere ad avere un suo parere in merito a queste modifiche farmacologiche e avere la sua conferma che per valutare la nuova cura dovrò attendere di nuovo un altro mese.
Buona giornata e buon lavoro.
Grazie.
Cordialmente.
ha ragione, è una domanda senza senso dettata dalle mie paranoie e la mia paura di una potenziale dipendenza dalle benzodiazepine.
Ho appena fatto la visita con il mio curante (richiesta da me con una certa pressione), che mi ha aumentato la paroxetina per una settimana a 30mg e dalla prossima settimana a 40mg.
Inoltre mi ha rassicurato sul fatto che il clonazepam, una volta che avrà fatto effetto la terapia, riuscirò a scalarlo gradualmente e in breve tempo.
E mi ha detto di assumere l’antidepressivo la sera e non la mattina.
Avrei piacere ad avere un suo parere in merito a queste modifiche farmacologiche e avere la sua conferma che per valutare la nuova cura dovrò attendere di nuovo un altro mese.
Buona giornata e buon lavoro.
Grazie.
Cordialmente.
[#9]
Sono esattamente lo stesso tipo di domande anche queste. Riceve delle istruzioni e vuole imprecisati chiarimenti in proposito, che ripetono ciò che le è stato detto.
Il fatto di ricevere rassicurazioni non necessarie peraltro è qualcosa che alimenta questa tendenza.
Il fatto di ricevere rassicurazioni non necessarie peraltro è qualcosa che alimenta questa tendenza.
[#11]
Utente
Gentili dottori,
finalmente alla dose di 40mg di paroxetina l’ansia si è decisamente calmata, ne avverto un po’ solo la mattina appena sveglio ma dopo un po’ passa da sola. Da tre giorni ho anche interrotto l’assunzione del clonazepam, su indicazione del mio psichiatra.
Purtroppo però permane il sintomo più invalidante per me che è la derealizzazione: i medici che mi seguono mi hanno sempre detto che è un sintomo ansioso.
Ora mi chiedo: se è un sintomo ansioso non sarebbe dovuto scomparire insieme all’ansia? Inizio ad aver paura che sia un sintomo di qualche altra patologia non diagnosticatami. Oppure potrebbe essere un sintomo di astinenza da benzodiazepine?
Grazie.
finalmente alla dose di 40mg di paroxetina l’ansia si è decisamente calmata, ne avverto un po’ solo la mattina appena sveglio ma dopo un po’ passa da sola. Da tre giorni ho anche interrotto l’assunzione del clonazepam, su indicazione del mio psichiatra.
Purtroppo però permane il sintomo più invalidante per me che è la derealizzazione: i medici che mi seguono mi hanno sempre detto che è un sintomo ansioso.
Ora mi chiedo: se è un sintomo ansioso non sarebbe dovuto scomparire insieme all’ansia? Inizio ad aver paura che sia un sintomo di qualche altra patologia non diagnosticatami. Oppure potrebbe essere un sintomo di astinenza da benzodiazepine?
Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 3.5k visite dal 08/07/2021.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.