Depressione, schizofrenia o fibromialgia?
Gentili medici, sono a richiederVi un consulto complicato, sperando che Voi possiate dare un nome ed una cura alla mia malattia.
Ho quasi 29 anni e sono stata sia felice che depressa in passato.
Poco prima di rimanere incinta a gennaio 2008 ho passato un periodo faticoso causato da stanchezza acuta, che ho sempre considerato più pigrizia che un vero problema di salute, torpore, pesantezza e dolore come dopo uno sforzo alle articolazioni (questi sintomi sono iniziati ad agosto 2007 circa), inoltre ero soggetta ad ogni tipo di affezione (raffreddori, influenze, gastroenteriti….) . Prima ero un vulcano, piena di vitalità, lavoravo in un negozio da mattina a sera, e la notte uscivo fino a tardi tutta la settimana, stavo in compagnia, avevo voglia di vivere e divertirmi, ero lucida e brillante. Successivamente ho avuto questo crollo che i medici non hanno inizialmente capito. Quando i dolori hanno iniziato ad essere più intensi, fastidiosi, come un corpo in costante tensione, senza pace nemmeno dopo il riposo, un medico ha fatto il nome di una collega specializzata nella sindrome fibromialgica. Poco dopo sono rimasta incinta e non ho proseguito gli accertamenti. La gravidanza psicologicamente è stata devastante, non era voluta, era arrivata sebbene usassi Fedra, a causa di un’interazione con un antibiotico mi è stato detto, e probabilmente è stata rifiutata fino agli ultimi mesi. Inizialmente ero anche dell’idea di interromperla, poi ho assecondato il mio compagno e ho iniziato prima a fatica, poi abbastanza felicemente a conviverci. Peggiorava lo stato d’animo il fatto che ho dovuto lasciare il mio appartamento da single e fare 2 traslochi durante la gravidanza.
Fisicamente i problemi sono stati dati dall’aumento di 13 kg (pesavo 46) e le mie ginocchia, con dei problemi al menisco, ne hanno risentito parecchio; dal fatto che il pancione schiacciava la bocca dello stomaco portandomi a non digerire nulla ai pasti e il più delle volte a vomitare il cibo ingerito, con conseguenti bruciori (che persistono tutt’ora); un po’ di fatica; tanto nervosismo e scatti di rabbia. I dolori e l’affaticamento dei mesi precedenti però non era presente o se non altro non erano paragonabili. Ho partorito ad ottobre 2008, dopo 15 giorni sono stata ricoverata per un’infezione) . Da ottobre sia la mia salute che lo stato d’animo sono peggiorati.. I medici non riescono a capire cos’ho di preciso, mi hanno riparlato della fibromialgia, inviandomi da uno psichiatra, che ha detto che non è il suo campo. Sono triste e demoralizzata, ma non depressa (ho avuto una brutta depressione con attacchi di panico nel 2001, durata fortunatamente poco meno di un anno, causata da manie di perfezionismo, costante senso di obbligo e di colpa, ) arrabbiata. Sono ipocondriaca ed ogni giorno credo di avere un tumore, la leucemia, essere matta, schizofrenica, anedonica, o chissà che. Mi sento brutta, inutile, incapace, stufa, annoiata e sola, vorrei avere tempo per me, uscire, stare in compagnia e divertirmi ma con la bambina non mi è possibile, il mio compagno lavora tutto il giorno e la sera si addormenta subito. Spesso ho delle reazioni rabbiose, urlo e mi scaldo, inveisco contro di lui e mi sfogo. Passata la furia, se mi degna di attenzione parlo finchè mi ascolta. Dormo poco e male, vado a letto alle 4 e mi sveglio alle 11 con dolori in tutto il corpo, mi sento stanca, perdo tantissimi capelli, e non ho fatto alcuna fatica a tornare ai miei 46 kg senza nemmeno un segno della gravidanza. Ora sono a 45, ho anche la candida e spesso afte in bocca per lunghi periodi di tempo, che mi rendono ancor più nervosa, mi sento rintontita, faccio periodi in cui penso troppo a tutto ed alterno altri nei quali non ho concentrazione e memoria. Anche se non esco di casa prendo continui raffreddori ed influenze, continuo coi dolori alle giunture e la stanchezza. Mangio ma ho poco appetito, digerisco male, e durante la notte mi viene fame, la mia vista sta calando, la mia pelle è secca più di sempre, tutta la mia vita è sottosopra. E ogni giorno mi preoccupo sempre più, sono in ansia, vorrei star bene, ma non so da dove iniziare, alcune volte credo che non ne valga la pena, ma appena ho il sospetto di qualche malattia brutta, sono nel panico. Ovviamente il mio medico non mi ha fatto fare molte analisi altrimenti spenderei una fortuna per nulla, dice. Ho da qualche anno dei problemi nelle analisi dell’emocromo che si riferiscono a neutrofili e linfociti, leggermente inferiori, aspetto una visita reumatologica (a dicembre 2009), sono stata mandata dallo psichiatra perché quando ho parlato al mio medico, probabilmente ha travisato le mie parole ed ha creduto che il mio affermare che la bambina fosse un peso (mi preclude parecchie attività visto che per poter fare qualcosa per forza devo mettere assieme le mie esigenze a quelle della bambina, e di chi se ne può occupare) fosse in realtà una richiesta di aiuto perché mi rendo conto di essere pericolosa e di poter fare del male alla bambina (per due settimane dopo che il mio medico mi ha detto questo non mi sono nemmeno avvicinata alla bimba). In quel momento mi sono arrabbiata ancora di più, mi sono sentita presa in giro e mi sono lasciata andare ai miei sintomi. Purtroppo non sono facile a rassegnarmi, non mi sento così depressa da assumere antidepressivi, non ho veri attacchi di panico dal 2002 e vorrei una vera soluzione ai miei malesseri, non ipotesi e supposizioni girando da un reparto all’altro senza sapere perché. Mi rendo conto che alcuni dei miei problemi riguardano la sfera psichica per questo sono a chiedere aiuto a medici competenti in materia con la speranza che qualcuno di Voi sappia indirizzarmi correttamente per una vera e propria cura, fisica o mentale che sia.
Ho quasi 29 anni e sono stata sia felice che depressa in passato.
Poco prima di rimanere incinta a gennaio 2008 ho passato un periodo faticoso causato da stanchezza acuta, che ho sempre considerato più pigrizia che un vero problema di salute, torpore, pesantezza e dolore come dopo uno sforzo alle articolazioni (questi sintomi sono iniziati ad agosto 2007 circa), inoltre ero soggetta ad ogni tipo di affezione (raffreddori, influenze, gastroenteriti….) . Prima ero un vulcano, piena di vitalità, lavoravo in un negozio da mattina a sera, e la notte uscivo fino a tardi tutta la settimana, stavo in compagnia, avevo voglia di vivere e divertirmi, ero lucida e brillante. Successivamente ho avuto questo crollo che i medici non hanno inizialmente capito. Quando i dolori hanno iniziato ad essere più intensi, fastidiosi, come un corpo in costante tensione, senza pace nemmeno dopo il riposo, un medico ha fatto il nome di una collega specializzata nella sindrome fibromialgica. Poco dopo sono rimasta incinta e non ho proseguito gli accertamenti. La gravidanza psicologicamente è stata devastante, non era voluta, era arrivata sebbene usassi Fedra, a causa di un’interazione con un antibiotico mi è stato detto, e probabilmente è stata rifiutata fino agli ultimi mesi. Inizialmente ero anche dell’idea di interromperla, poi ho assecondato il mio compagno e ho iniziato prima a fatica, poi abbastanza felicemente a conviverci. Peggiorava lo stato d’animo il fatto che ho dovuto lasciare il mio appartamento da single e fare 2 traslochi durante la gravidanza.
Fisicamente i problemi sono stati dati dall’aumento di 13 kg (pesavo 46) e le mie ginocchia, con dei problemi al menisco, ne hanno risentito parecchio; dal fatto che il pancione schiacciava la bocca dello stomaco portandomi a non digerire nulla ai pasti e il più delle volte a vomitare il cibo ingerito, con conseguenti bruciori (che persistono tutt’ora); un po’ di fatica; tanto nervosismo e scatti di rabbia. I dolori e l’affaticamento dei mesi precedenti però non era presente o se non altro non erano paragonabili. Ho partorito ad ottobre 2008, dopo 15 giorni sono stata ricoverata per un’infezione) . Da ottobre sia la mia salute che lo stato d’animo sono peggiorati.. I medici non riescono a capire cos’ho di preciso, mi hanno riparlato della fibromialgia, inviandomi da uno psichiatra, che ha detto che non è il suo campo. Sono triste e demoralizzata, ma non depressa (ho avuto una brutta depressione con attacchi di panico nel 2001, durata fortunatamente poco meno di un anno, causata da manie di perfezionismo, costante senso di obbligo e di colpa, ) arrabbiata. Sono ipocondriaca ed ogni giorno credo di avere un tumore, la leucemia, essere matta, schizofrenica, anedonica, o chissà che. Mi sento brutta, inutile, incapace, stufa, annoiata e sola, vorrei avere tempo per me, uscire, stare in compagnia e divertirmi ma con la bambina non mi è possibile, il mio compagno lavora tutto il giorno e la sera si addormenta subito. Spesso ho delle reazioni rabbiose, urlo e mi scaldo, inveisco contro di lui e mi sfogo. Passata la furia, se mi degna di attenzione parlo finchè mi ascolta. Dormo poco e male, vado a letto alle 4 e mi sveglio alle 11 con dolori in tutto il corpo, mi sento stanca, perdo tantissimi capelli, e non ho fatto alcuna fatica a tornare ai miei 46 kg senza nemmeno un segno della gravidanza. Ora sono a 45, ho anche la candida e spesso afte in bocca per lunghi periodi di tempo, che mi rendono ancor più nervosa, mi sento rintontita, faccio periodi in cui penso troppo a tutto ed alterno altri nei quali non ho concentrazione e memoria. Anche se non esco di casa prendo continui raffreddori ed influenze, continuo coi dolori alle giunture e la stanchezza. Mangio ma ho poco appetito, digerisco male, e durante la notte mi viene fame, la mia vista sta calando, la mia pelle è secca più di sempre, tutta la mia vita è sottosopra. E ogni giorno mi preoccupo sempre più, sono in ansia, vorrei star bene, ma non so da dove iniziare, alcune volte credo che non ne valga la pena, ma appena ho il sospetto di qualche malattia brutta, sono nel panico. Ovviamente il mio medico non mi ha fatto fare molte analisi altrimenti spenderei una fortuna per nulla, dice. Ho da qualche anno dei problemi nelle analisi dell’emocromo che si riferiscono a neutrofili e linfociti, leggermente inferiori, aspetto una visita reumatologica (a dicembre 2009), sono stata mandata dallo psichiatra perché quando ho parlato al mio medico, probabilmente ha travisato le mie parole ed ha creduto che il mio affermare che la bambina fosse un peso (mi preclude parecchie attività visto che per poter fare qualcosa per forza devo mettere assieme le mie esigenze a quelle della bambina, e di chi se ne può occupare) fosse in realtà una richiesta di aiuto perché mi rendo conto di essere pericolosa e di poter fare del male alla bambina (per due settimane dopo che il mio medico mi ha detto questo non mi sono nemmeno avvicinata alla bimba). In quel momento mi sono arrabbiata ancora di più, mi sono sentita presa in giro e mi sono lasciata andare ai miei sintomi. Purtroppo non sono facile a rassegnarmi, non mi sento così depressa da assumere antidepressivi, non ho veri attacchi di panico dal 2002 e vorrei una vera soluzione ai miei malesseri, non ipotesi e supposizioni girando da un reparto all’altro senza sapere perché. Mi rendo conto che alcuni dei miei problemi riguardano la sfera psichica per questo sono a chiedere aiuto a medici competenti in materia con la speranza che qualcuno di Voi sappia indirizzarmi correttamente per una vera e propria cura, fisica o mentale che sia.
[#1]
Gentile utente
probabilmente in questo momento e' depressa e rifiuta un trattamento.
Sarebbero anche da considerare fenomeni di oscillazione dell'umore e comunque il tutto sotto stretto controllo psichiatrico.
La schizofrenia non c'entra nulla.
Sulla fibromialgia, se esprimo il mio parere vado a finire su siti che mi criticano e perciò non mi pronuncio anche se alla fine il trattamento arriva agli antidrpressivi.
probabilmente in questo momento e' depressa e rifiuta un trattamento.
Sarebbero anche da considerare fenomeni di oscillazione dell'umore e comunque il tutto sotto stretto controllo psichiatrico.
La schizofrenia non c'entra nulla.
Sulla fibromialgia, se esprimo il mio parere vado a finire su siti che mi criticano e perciò non mi pronuncio anche se alla fine il trattamento arriva agli antidrpressivi.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Innanzitutto grazie per la risposta.
Secondariamente, secondo il suo parere, potrei essere pericolosa per me o per gli altri? Preciso che alla bambina non farei mai del male. Non si può trattare di un problema psicologico più che psichiatrico? Mi rendo conto che sento di trovarmi in una situazione che fatico ad accettare…
Lo psichiatra che mi ha visitato i primi giorni di aprile sostiene che sia troppo apprensiva con la bambina e che la mia sia una leggera depressione post parto, curabile con Citalopram, (finora mai preso) lei è d’accordo?
Ho inoltre sentito parlare della bipolarità, ha correlazione coi miei disturbi?
In merito agli attacchi di rabbia e oscillazioni d’umore, devo dire che ci convivo da una vita, sono una persona particolarmente nervosa ed ansiosa. Tempo fa trovavo sfogo uscendo, stando in compagnia di amici, che ora non vedo più a causa delle mie restrizioni, o con lezioni settimanali di palestra ed arti marziali, molto utili, ma con la mia attuale situazione fisica fare uno sforzo è come dire di dover passare a letto il giorno successivo.
Tornando appunto alla fibromialgia, ammesso che possa trattarsi di questa malattia, perché uno stato di intenso dolore fisico viene trattato con antidepressivi? Non ritiene che ci possa essere il presupposto per malattie più gravi?
La ringrazio davvero tanto.
Secondariamente, secondo il suo parere, potrei essere pericolosa per me o per gli altri? Preciso che alla bambina non farei mai del male. Non si può trattare di un problema psicologico più che psichiatrico? Mi rendo conto che sento di trovarmi in una situazione che fatico ad accettare…
Lo psichiatra che mi ha visitato i primi giorni di aprile sostiene che sia troppo apprensiva con la bambina e che la mia sia una leggera depressione post parto, curabile con Citalopram, (finora mai preso) lei è d’accordo?
Ho inoltre sentito parlare della bipolarità, ha correlazione coi miei disturbi?
In merito agli attacchi di rabbia e oscillazioni d’umore, devo dire che ci convivo da una vita, sono una persona particolarmente nervosa ed ansiosa. Tempo fa trovavo sfogo uscendo, stando in compagnia di amici, che ora non vedo più a causa delle mie restrizioni, o con lezioni settimanali di palestra ed arti marziali, molto utili, ma con la mia attuale situazione fisica fare uno sforzo è come dire di dover passare a letto il giorno successivo.
Tornando appunto alla fibromialgia, ammesso che possa trattarsi di questa malattia, perché uno stato di intenso dolore fisico viene trattato con antidepressivi? Non ritiene che ci possa essere il presupposto per malattie più gravi?
La ringrazio davvero tanto.
[#3]
Gentile utente,
proprio ieri sono stato ad un corso di aggiornamento in cui si e' parlato anche di fibromialgia, diagnosi abusata per non ammettere i sottostanti problemi depressivi con manifestazioni somatiche.
Secondo il mio parere, vista la situazione e' necessario un trattamento che possa ristabilire la sua condizione e, pertanto, dovrebbe effettuare una visita psichiatrica per le giuste valutazioni.
Minimizzare la sua condizione, non seguire eventuali trattamenti, considerare il suo problema solo "psicologico" e' controproducente per consentire miglioramenti a breve termine e ciò non le consente di poter ottenere benefici anche costanti nel tempo.
proprio ieri sono stato ad un corso di aggiornamento in cui si e' parlato anche di fibromialgia, diagnosi abusata per non ammettere i sottostanti problemi depressivi con manifestazioni somatiche.
Secondo il mio parere, vista la situazione e' necessario un trattamento che possa ristabilire la sua condizione e, pertanto, dovrebbe effettuare una visita psichiatrica per le giuste valutazioni.
Minimizzare la sua condizione, non seguire eventuali trattamenti, considerare il suo problema solo "psicologico" e' controproducente per consentire miglioramenti a breve termine e ciò non le consente di poter ottenere benefici anche costanti nel tempo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.3k visite dal 16/05/2009.
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Approfondimento su Fibromialgia
La fibromialgia è una malattia reumatica con sintomi vari come il dolore cronico diffuso, rigidità muscolare, alterazioni dell'umore. Cause, diagnosi e cure.