è necessaria una visita psichiatrica?
cari dottori, scrivo per un consiglio riguardo se fare o meno una visita psichiatrica.
Sono un ragazzo di 23 anni studente universitario, che da circa 10 anni lotta costantemente con la depressione e l'ansia.
Da circa 1 anno e mezzo le cose sono peggiorate così ho mi sono fatto seguire per 2 mesi da un medico psicoterapeuta con cui abbiamo fatto un bellissimo lavoro e mi ha davvero risollevato e risolto diversi problemi che erano di vario tipo, come bullismo con episodi di violenza, famiglia tossica, cattive amicizie, mancanza di autostima ecc... il problema è che adesso sono tornato nella città dove studio e la depressione è tornata.
Pensavo di averla sconfitta e di essere più forte, invece mi sta sconfiggendo lei.
Passo le giornate a rimuginare su cose successe tanti anni fa, ci sono giorni dove faccio fatica ad alzarmi dal letto e non riesco a studiare, e questo mi porta a maggiore sconforto visto che non riesco a superare alcuni esami oppure con voti scarsi, in più, spesso ho sintomatologia fisica nei giorni di maggiore stress.
Veniamo al dunque: cosa è opportuno fare?
conviene aspettare un po e tornare dal mio psicoterapeuta, oppure è meglio effettuare una visita psichiatrica per la sintomatologia e per il rimurgino / pensieri ostacolanti costanti?
ho anche letto di una terapia EMDR indicata per i casi di traumi e PTDS, sarebbe ideale per la mia problematica?
in attesa di risposte le auguro una buona giornata.
Sono un ragazzo di 23 anni studente universitario, che da circa 10 anni lotta costantemente con la depressione e l'ansia.
Da circa 1 anno e mezzo le cose sono peggiorate così ho mi sono fatto seguire per 2 mesi da un medico psicoterapeuta con cui abbiamo fatto un bellissimo lavoro e mi ha davvero risollevato e risolto diversi problemi che erano di vario tipo, come bullismo con episodi di violenza, famiglia tossica, cattive amicizie, mancanza di autostima ecc... il problema è che adesso sono tornato nella città dove studio e la depressione è tornata.
Pensavo di averla sconfitta e di essere più forte, invece mi sta sconfiggendo lei.
Passo le giornate a rimuginare su cose successe tanti anni fa, ci sono giorni dove faccio fatica ad alzarmi dal letto e non riesco a studiare, e questo mi porta a maggiore sconforto visto che non riesco a superare alcuni esami oppure con voti scarsi, in più, spesso ho sintomatologia fisica nei giorni di maggiore stress.
Veniamo al dunque: cosa è opportuno fare?
conviene aspettare un po e tornare dal mio psicoterapeuta, oppure è meglio effettuare una visita psichiatrica per la sintomatologia e per il rimurgino / pensieri ostacolanti costanti?
ho anche letto di una terapia EMDR indicata per i casi di traumi e PTDS, sarebbe ideale per la mia problematica?
in attesa di risposte le auguro una buona giornata.
[#1]
Ma la diagnosi è stata fatta ? EE la psicoterapia quale obiettivo aveva di preciso ? Lei parla di un bellissimo lavoro, ma se il problema è rimasto lo stesso, non capisco allora esattamente a cosa mirasse la psicoterapia fatta.
Le consiglio di farsi valutare da uno psichiatra.
Le consiglio di farsi valutare da uno psichiatra.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
la diagnosi non mi è stata fatta.
la psicoterapia è stata incentrata principalmente su problemi passati e recenti, ma non ho fatto presente al dottore dei miei problemi di ansia e depressione, o comunque non li abbiamo approfondito perché ho voluto concentrarmi su altri aspetti.
la psicoterapia ha avuto il suo risultato su diversi aspetti
la psicoterapia è stata incentrata principalmente su problemi passati e recenti, ma non ho fatto presente al dottore dei miei problemi di ansia e depressione, o comunque non li abbiamo approfondito perché ho voluto concentrarmi su altri aspetti.
la psicoterapia ha avuto il suo risultato su diversi aspetti
[#3]
"ma non ho fatto presente al dottore dei miei problemi di ansia e depressione, "....In che modo è riuscita a non citarli ? E perché mai non riferirli ? Non capisco: Lei va in condizioni ansiose e/o depressive, almeno così definite soggettivamente, e non riferisce appositamente al terapeuta questi aspetti (che comunque dovrebbero emergere dalla visita, se uno racconta come vive, come pensa, cosa sente etc).......a quale scopo ? Fare in modo di non avere le giuste indicazioni ?
[#4]
Utente
no dottore, forse non mi sono spiegato bene. quando ero in terapia stavo tutto sommato bene, ho voluto affrontare questo percorso per risolvere problemi del passato e per migliorare la mia autostima. premesso che ci siamo dovuti fermare per cause mia di partenza, dalle sedute è emerso che chiaramente avevo una bassa autostima dovuta a diversi traumi che ho elencato, e abbiamo lavorato molto su questi e stavo meglio, alternando comu giorni si e no.
ultimamente però, mi capita di rimuginare spesso su episodi passati e starci male anche con sintomatologia fisica e non so se è meglio aspettare che io possa tornare dallo psicoterapeuta che mi ha seguito fin ora, oppure provare una vistita psichiatrica o da farmi seguire da uno psicoterapeuta vicino a me che magari tratti eventi eventi traumatici.
ultimamente però, mi capita di rimuginare spesso su episodi passati e starci male anche con sintomatologia fisica e non so se è meglio aspettare che io possa tornare dallo psicoterapeuta che mi ha seguito fin ora, oppure provare una vistita psichiatrica o da farmi seguire da uno psicoterapeuta vicino a me che magari tratti eventi eventi traumatici.
[#5]
Ma perché dice che non sono emersi i sintomi di ansia e depressione. E' un po' come se uno si facesse visitare il torace e dicesse che non è emerso che aveva anche uno sfogo sulla pelle.
Non saprei se poi alla fine l'intervento abbia sostanzialmente modificato qualcosa, perché rimuginare sugli eventi di fatto li porta a tornare in primo piano, a pesare, a condizionare.
Secondo me è opportuno che si faccia diagnosticare in maniera formale. Un intervento rassicurante o di sfogo può servire, ma che incida poi stabilmente su determinati meccanismi è invece diverso.
Non saprei se poi alla fine l'intervento abbia sostanzialmente modificato qualcosa, perché rimuginare sugli eventi di fatto li porta a tornare in primo piano, a pesare, a condizionare.
Secondo me è opportuno che si faccia diagnosticare in maniera formale. Un intervento rassicurante o di sfogo può servire, ma che incida poi stabilmente su determinati meccanismi è invece diverso.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.4k visite dal 15/06/2021.
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