Psicosi endogena
Cari Dottori,
dopo alcuni episodi di stati ansioso-depressivi per via delle varie delusioni della vita, curati con Elopran e un ansiolitico. Nel mese di Gennaio del 2005, mia figlia si è sposata ed ha avuto un bimbo. Durante la gravidanza, lo specialista che la seguiva, le aveva preannunciato che il nascituro non sarebbe potuto nascere normale e le aveva consigliato di avere un aborto, ma nonostante tutto lei ha voluto portare a termine questa gravidanza. Il bambino dopo due ore dal parto è morto per numerosi problemi e malformazioni. Mia figlia sembrava aver reagito abbastanza bene, fino a quando un bel giorno, a distanza di due mesi dall'episodio, si è svegliata fuori di sé, allucinazioni, urla, frasi senza senso...portata al Pronto Soccorso, è rimasta una settimana ricoverata al reparto psichiatria, e dopo di allora portata in un centro di maggiore fama per altri 20 giorni sempre presso il reparto psichiatria.
Da allora assume regolarmente i seguenti farmaci, Disipal 50 tre volte al dì, Daparox da 20mg, Depakin 200 al mattino e Depakin 500 alla sera, n° 10 gocce di Impromen alla sera, n° 10 gocce di En alla sera e Nozinan comresse da 25 mg alla sera.
Gli Specilisti le hanno diagnosticato una psicosi endogena, e le hanno fatto detto che non potrà più avere gravidanze e che dovrà assumere farmaci per tutta la vita.
Allora vi chiedo, mia figlia non ritornerà mai più alla "normalità", dovrà assumere per tutta la vita questi farmaci come le hanno detto oppure c'è la possibilità che con un graduale recupero possa ritornare a svolgere una normale vita?
La cura che sta facendo sembra portare graduali miglioramenti, anche se noto uno stato di continua sonnolenza, rallentamenti nei movimenti, e perdita di liquido dal seno.
P.S. dal momento in cui ha assunto questi farmaci ha cominciato ad avere problemi di malfunzionamento della tiroide ed è aumentata notevolmente di peso.
Anticipatamente ringrazio e porgo ossequi.
dopo alcuni episodi di stati ansioso-depressivi per via delle varie delusioni della vita, curati con Elopran e un ansiolitico. Nel mese di Gennaio del 2005, mia figlia si è sposata ed ha avuto un bimbo. Durante la gravidanza, lo specialista che la seguiva, le aveva preannunciato che il nascituro non sarebbe potuto nascere normale e le aveva consigliato di avere un aborto, ma nonostante tutto lei ha voluto portare a termine questa gravidanza. Il bambino dopo due ore dal parto è morto per numerosi problemi e malformazioni. Mia figlia sembrava aver reagito abbastanza bene, fino a quando un bel giorno, a distanza di due mesi dall'episodio, si è svegliata fuori di sé, allucinazioni, urla, frasi senza senso...portata al Pronto Soccorso, è rimasta una settimana ricoverata al reparto psichiatria, e dopo di allora portata in un centro di maggiore fama per altri 20 giorni sempre presso il reparto psichiatria.
Da allora assume regolarmente i seguenti farmaci, Disipal 50 tre volte al dì, Daparox da 20mg, Depakin 200 al mattino e Depakin 500 alla sera, n° 10 gocce di Impromen alla sera, n° 10 gocce di En alla sera e Nozinan comresse da 25 mg alla sera.
Gli Specilisti le hanno diagnosticato una psicosi endogena, e le hanno fatto detto che non potrà più avere gravidanze e che dovrà assumere farmaci per tutta la vita.
Allora vi chiedo, mia figlia non ritornerà mai più alla "normalità", dovrà assumere per tutta la vita questi farmaci come le hanno detto oppure c'è la possibilità che con un graduale recupero possa ritornare a svolgere una normale vita?
La cura che sta facendo sembra portare graduali miglioramenti, anche se noto uno stato di continua sonnolenza, rallentamenti nei movimenti, e perdita di liquido dal seno.
P.S. dal momento in cui ha assunto questi farmaci ha cominciato ad avere problemi di malfunzionamento della tiroide ed è aumentata notevolmente di peso.
Anticipatamente ringrazio e porgo ossequi.
[#2]
Psichiatra, Psicoterapeuta
Caro amico
Difficile rispondere alla sua domanda: alcune persone devono continuare a prendere farmaci per tutta la vita, altre possono smettere dopo molto tempo, altre ancora, nonostante i farmaci, hanno ricadute. Impossibile dire cosa succederà a sua figlia, ma la esorto a non perdere le speranze: nella mia lunga carriera ho assistito a tante guarigioni di casi che sembravano disperati (e, d'altra parte, anche a peggioramenti imprevisti di situazioni che apparivano molto semplici).
Una cosa è comunque necessaria: che sua figlia si rivolga ad un bravo specialista in psichiatria e segua a puntino le sue prescrizioni, sopratutto per quel che riguarda i farmaci. Prima o poi le cose miglioreranno.
E, a proposito di farmaci, sarebbe il caso che sua figlia si facesse nuovamente visitare e cambiare la terapia: a parte la sonnolenza ed il rallentamento nei movimenti, mi preoccupa la perdita di liquido dal seno, probabilmente da attribuirsi a galattorrea, e ancor di più il malfunzionamento della tiroide e l'aumento di peso. D'altra parte la terapia prescritta mi pare francamente eccessiva per una persona giovane ed al primo episodio psicotico, anche se naturalmente è diffiicile giudicare senza aver visto ed ascoltato la paziente.
Se ha problemi economici le consiglio di rivolgersi al Centro di salute Mentale della sua zona, ove le prestazioni sono gratuite o soggette ad un ticket limitato. Non ne conosco i medici, ma poichè lavoro anch'io in un centro simile, so che si tratta in genere di medici con molta esperienza.
Le faccio molti auguri per sua figlia e la saluto cordialmente
Difficile rispondere alla sua domanda: alcune persone devono continuare a prendere farmaci per tutta la vita, altre possono smettere dopo molto tempo, altre ancora, nonostante i farmaci, hanno ricadute. Impossibile dire cosa succederà a sua figlia, ma la esorto a non perdere le speranze: nella mia lunga carriera ho assistito a tante guarigioni di casi che sembravano disperati (e, d'altra parte, anche a peggioramenti imprevisti di situazioni che apparivano molto semplici).
Una cosa è comunque necessaria: che sua figlia si rivolga ad un bravo specialista in psichiatria e segua a puntino le sue prescrizioni, sopratutto per quel che riguarda i farmaci. Prima o poi le cose miglioreranno.
E, a proposito di farmaci, sarebbe il caso che sua figlia si facesse nuovamente visitare e cambiare la terapia: a parte la sonnolenza ed il rallentamento nei movimenti, mi preoccupa la perdita di liquido dal seno, probabilmente da attribuirsi a galattorrea, e ancor di più il malfunzionamento della tiroide e l'aumento di peso. D'altra parte la terapia prescritta mi pare francamente eccessiva per una persona giovane ed al primo episodio psicotico, anche se naturalmente è diffiicile giudicare senza aver visto ed ascoltato la paziente.
Se ha problemi economici le consiglio di rivolgersi al Centro di salute Mentale della sua zona, ove le prestazioni sono gratuite o soggette ad un ticket limitato. Non ne conosco i medici, ma poichè lavoro anch'io in un centro simile, so che si tratta in genere di medici con molta esperienza.
Le faccio molti auguri per sua figlia e la saluto cordialmente
[#3]
Gentile utente,
la prognosi non e' valutabile a distanza.
Come gia' affermato dal collega possono essere presenti dei miglioramenti che potranno consentire di ridurre totalmente la patologia oppure sara' necessario prendere per sempre i farmaci.
Non ho ben capito se le hanno detto che non potra' avere gravidanze per la patologia o per il fatto che assume farmaci?
Attualmente sono in commercio farmaci che consentono il prosieguo di gravidanze senza problemi.
La malformazione del feto e' stata spiegata con motivi specifici oppure appartiene alla casistica delle malformazioni? Sono presenti delezioni genetiche?
Sicuramente, non voglio creare false speranze, in quanto la situazione e' complessa, ma credo che sia necessario rivalutare il quadro metabolico ed ormonale di sua figlia (la galattorrea deve avere una causa) e poi eventualmente gestire la terapia farmacologica per migliori risultati con la minima dose.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
la prognosi non e' valutabile a distanza.
Come gia' affermato dal collega possono essere presenti dei miglioramenti che potranno consentire di ridurre totalmente la patologia oppure sara' necessario prendere per sempre i farmaci.
Non ho ben capito se le hanno detto che non potra' avere gravidanze per la patologia o per il fatto che assume farmaci?
Attualmente sono in commercio farmaci che consentono il prosieguo di gravidanze senza problemi.
La malformazione del feto e' stata spiegata con motivi specifici oppure appartiene alla casistica delle malformazioni? Sono presenti delezioni genetiche?
Sicuramente, non voglio creare false speranze, in quanto la situazione e' complessa, ma credo che sia necessario rivalutare il quadro metabolico ed ormonale di sua figlia (la galattorrea deve avere una causa) e poi eventualmente gestire la terapia farmacologica per migliori risultati con la minima dose.
Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Ex utente
Cari Dottori, innanzitutto vi ringrazio per avermi risposto, credo che il Dottore che segue mia figlia volesse intendere che non può avere gravidanze per via dei farmaci che assume; in famiglia non ci sono altri casi ma se si tratta di un problema genetico non saprei. Ha già fatto l'esame della tiroide e risulta funzionare molto lentamnte, infatti prende Eutirox 75. L'ultima visita l'ha fatta una settimana fa e lo Psichiatra le ha confermato gli stessi farmaci, se non che gli ha dimezzato il Noxinan e le ha detto di non fare più uso della pillola anticoncezionale.
P.S. per quanto riguardo la fuoriuscita del liquido dal seno, dice che è dovuto ai farmaci e quindi è normale...
Noi siamo molto preoccupati.
Grazie.
P.S. per quanto riguardo la fuoriuscita del liquido dal seno, dice che è dovuto ai farmaci e quindi è normale...
Noi siamo molto preoccupati.
Grazie.
[#5]
Ex utente
Cari Dottori, innanzitutto vi ringrazio per avermi risposto, credo che il Dottore che segue mia figlia volesse intendere che non può avere gravidanze per via dei farmaci che assume; in famiglia non ci sono altri casi ma se si tratta di un problema genetico non saprei. Ha già fatto l'esame della tiroide e risulta funzionare molto lentamnte, infatti prende Eutirox 75. L'ultima visita l'ha fatta una settimana fa e lo Psichiatra le ha confermato gli stessi farmaci, se non che gli ha dimezzato il Noxinan e le ha detto di non fare più uso della pillola anticoncezionale.
P.S. per quanto riguardo la fuoriuscita del liquido dal seno, dice che è dovuto ai farmaci e quindi è normale...
Noi siamo molto preoccupati.
Grazie.
P.S. per quanto riguardo la fuoriuscita del liquido dal seno, dice che è dovuto ai farmaci e quindi è normale...
Noi siamo molto preoccupati.
Grazie.
[#6]
Gentile utente,
facevo una domanda in merito a delezioni genetiche non per la patologia psichiatrica ma per capire il motivo della malformazione del feto (e quindi la possibilita' di non poter avere figli senza malformazioni), mentre per cio' che riguarda la galattorrea, il fatto che tra gli effetti collaterali ci sia tale complicazione non vuol dire che e' normale mantenere la persistenza della stessa in quanto sono in commercio farmaci che possono ridurre tale fastidio, sempre che le condizioni di sua figlia consentano una variazione di terapia.
Cordiali saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
facevo una domanda in merito a delezioni genetiche non per la patologia psichiatrica ma per capire il motivo della malformazione del feto (e quindi la possibilita' di non poter avere figli senza malformazioni), mentre per cio' che riguarda la galattorrea, il fatto che tra gli effetti collaterali ci sia tale complicazione non vuol dire che e' normale mantenere la persistenza della stessa in quanto sono in commercio farmaci che possono ridurre tale fastidio, sempre che le condizioni di sua figlia consentano una variazione di terapia.
Cordiali saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
[#7]
Gentile utente,
le rispondo in base alle notizie contenute nella sua mail.
Gli eventi sono episodi minori di depressione con sintomi d'ansia, e poi dopo il parto un episodio psicotico (psicotico si dice comunemente quando sono presenti allucinazioni o deliri). Sono note psicosi dopo il parto che rimangono episodi isolati. Dal momento che però già prima c'erano stati segni di instabilità affettiva, sembra piuttosto che vi sia una tendenza ad un disturbo ciclico ricorrente. Sembra anche, dalla terapia indicata, che i sanitari abbiano riconosciuto questo aspetto, dal momento che hanno incluso nella terapia un farmaco curativo ma anche preventivo come il depakin. Non è assolutamente vero che chi ha questo tipo di disturbi non possa avere gravidanze: è vero che alcuni farmaci non possono essere assunti in gravidanza perché sono dannosi per il feto, per cui o se ne scelgono di innocui, o durante la gravidanza si sospendono tenendo ben controllato lo stato psichico della paziente, ed eventualmente ricorrendo a terapie che in gravidanza si possono applicare, e che funzionano rapidamente (la terapia elettroconvulsivante).
La prognosi (ossia prevedere quanto a lungo ci si dovrà curare e cosa ci si deve attendere dalla malattia) richiederebbe un'idea più definita dello stato mentale di sua figlia, che senza vederla e parlarci non ci si puà fare. Esistono due tipi di psicosi, fondamentalmente, che possono esprimersi nel modo descritto, una è più frequente (il disturbo bipolare) e ha prognosi migliore, nel senso che se la cura funziona bene la persona può condurre una vita normale (ovviamente vi sono casi che rispondono brillantemente e casi che rispondono male, non si può prevederlo senza ulteriroi elementi), continuando a curarsi. L'altra malattia, ovvero la schizofrenia, è più grave ed è curabile, anche se con dei limiti, ma fortunatamente è anche più rara.
le rispondo in base alle notizie contenute nella sua mail.
Gli eventi sono episodi minori di depressione con sintomi d'ansia, e poi dopo il parto un episodio psicotico (psicotico si dice comunemente quando sono presenti allucinazioni o deliri). Sono note psicosi dopo il parto che rimangono episodi isolati. Dal momento che però già prima c'erano stati segni di instabilità affettiva, sembra piuttosto che vi sia una tendenza ad un disturbo ciclico ricorrente. Sembra anche, dalla terapia indicata, che i sanitari abbiano riconosciuto questo aspetto, dal momento che hanno incluso nella terapia un farmaco curativo ma anche preventivo come il depakin. Non è assolutamente vero che chi ha questo tipo di disturbi non possa avere gravidanze: è vero che alcuni farmaci non possono essere assunti in gravidanza perché sono dannosi per il feto, per cui o se ne scelgono di innocui, o durante la gravidanza si sospendono tenendo ben controllato lo stato psichico della paziente, ed eventualmente ricorrendo a terapie che in gravidanza si possono applicare, e che funzionano rapidamente (la terapia elettroconvulsivante).
La prognosi (ossia prevedere quanto a lungo ci si dovrà curare e cosa ci si deve attendere dalla malattia) richiederebbe un'idea più definita dello stato mentale di sua figlia, che senza vederla e parlarci non ci si puà fare. Esistono due tipi di psicosi, fondamentalmente, che possono esprimersi nel modo descritto, una è più frequente (il disturbo bipolare) e ha prognosi migliore, nel senso che se la cura funziona bene la persona può condurre una vita normale (ovviamente vi sono casi che rispondono brillantemente e casi che rispondono male, non si può prevederlo senza ulteriroi elementi), continuando a curarsi. L'altra malattia, ovvero la schizofrenia, è più grave ed è curabile, anche se con dei limiti, ma fortunatamente è anche più rara.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#9]
Perfezionato in medicine non convenzionali
Con l’intento di avere sempre la spiegazione della patologia che si sta manifestando, ritenendo che all’improvviso una persona non manifesta stati psicotici così gravi, che possono essere espressione di uno stato di intossicazione acuta, preferisco, prima di etichettare o fare diagnosi su una psicosi acuta, preferisco sempre indagare.
Capisco bene che scatenerò le proteste dei colleghi psichiatri, ma ognuno ha una esperienza e nella mia, moltissime manifestazioni psichiatriche dipendevano da alterazioni fisiche che non erano state cercate o mal interpretate.
Non volgio nemmeno creare illusioni, ma ritengo che accertamenti un pochino più approfonditi, sarebbero necessari, visto che da quanto lei ha espresso, non sono stati eseguiti.
Lei dice che la tiroide funziona meno, per cui sono necessari 75 mg si eutirox e la figlia comincia ad ingrassare. La tiroidine certamente non l’hanno provocata gli psicofarmaci, anche se hanno effetti collaterali, come la fuoriuscita del liquido dal seno, che francamente, tanto normale non mi sembra, va indagata la prolattina, ma sicuramente, la tioridite non la provocano. Pertanto questa patologia autoimmune è iniziata molto tempo prima, e poiché non si può sempre dare la colpa dei guai delle persone allo stress o ai dispiaceri, “alcuni episodi di stati ansioso-depressivi” sono da attribuire alla iniziale tiroidine o a una sua riacutizzazione, poiché nessuna indagine fu fatta, come invece sarebbe buona norma, non prendere sempre per buono gli squilibri creati dai dispiaceri. Chiaramente, la gravidanza, la preoccupazione del parto, la speranza che la diagnosi fatta precedentemente sulle condizioni del feto, fosse errata, la delusione della morte del figlio, hanno prodotto uno stato psichico labile, che acuito dalla presenza di intossicazione acuta, dalla disregolazione della tiroide hanno prodotto le allucinazioni e lo stato di agitazione acuto.
Le alterazioni psichiche, importanti o meno, necessitano sempre di approfondimento diagnostico, soprattutto nei confronti della immunologia, infettivologia, questa integrazione, effettivamente spiega moltissime patologie.
Molti sono gli agenti patogeni che creano stati acuti di psicosi, ma non vengono mai ricercati.
So benissimo che scatenerò disapprovazione, con un sacco di discorsi sullo scientificamente provato, ecc….; ma indagando attentamente l’anamnesi delle persone con disturbi del comportamento psichico, ho sempre trovato cause fisiche, risolte, si risolveva anche l’alterazione psichica.
Inoltre una cosa che non ho mai capito è quell’”endogeno”, ma che vuol dire? Che viene da dentro, da quale alterazione endogena, cosa non funziona più dentro?.
Francamente non ho nessuna intenzione accettare la spiegazione che ogni volta la colpa viene sempre data allo stress, ai dispiaceri, alla famiglia, la scuola, la società, l’inquinamento, Chernobill, non è forse una scusa e una scorciatoia per non dire che non ci si capisce niente?, invece ho constato che l’attenta analisi della persona, trova moltissime spiegazioni, è il ragionamento, che fa la differenza, la tiroidine precedente, con tutte le implicazioni infiammatorie, liberazione eccessiva di ormoni, abbassamento repentino di questi, interessamento del virus sui nuclei della base, stazioni importantissime, che hanno influenza sulla regolazione del comportamento, dell’assunzione del cibo, di altre funzioni vitali, comprende bene che una alterazioni di questi conduca facilmente, ad uno stato depressivo o ansioso. Il successivo stato tossico, dopo la gravidanza, con estrema facilità, sommato alle alterazioni della ghiandola, dei nuclei della base, hanno creato la psicosi acuta.
Non dico di abbandonare gli psicofarmaci, che nel caso urgente svolgono benissimo il loro compito, ma giungere ad una diagnosi con Indagini più approfondite, mi sembra necessario, anche per poter gradualmente, intersecare le due terapie con lo scopo di giungere ad un miglioramento.
Saluti
moschinialberto@medicitalia.it
alberto.moschini@fastwebnet.it
Capisco bene che scatenerò le proteste dei colleghi psichiatri, ma ognuno ha una esperienza e nella mia, moltissime manifestazioni psichiatriche dipendevano da alterazioni fisiche che non erano state cercate o mal interpretate.
Non volgio nemmeno creare illusioni, ma ritengo che accertamenti un pochino più approfonditi, sarebbero necessari, visto che da quanto lei ha espresso, non sono stati eseguiti.
Lei dice che la tiroide funziona meno, per cui sono necessari 75 mg si eutirox e la figlia comincia ad ingrassare. La tiroidine certamente non l’hanno provocata gli psicofarmaci, anche se hanno effetti collaterali, come la fuoriuscita del liquido dal seno, che francamente, tanto normale non mi sembra, va indagata la prolattina, ma sicuramente, la tioridite non la provocano. Pertanto questa patologia autoimmune è iniziata molto tempo prima, e poiché non si può sempre dare la colpa dei guai delle persone allo stress o ai dispiaceri, “alcuni episodi di stati ansioso-depressivi” sono da attribuire alla iniziale tiroidine o a una sua riacutizzazione, poiché nessuna indagine fu fatta, come invece sarebbe buona norma, non prendere sempre per buono gli squilibri creati dai dispiaceri. Chiaramente, la gravidanza, la preoccupazione del parto, la speranza che la diagnosi fatta precedentemente sulle condizioni del feto, fosse errata, la delusione della morte del figlio, hanno prodotto uno stato psichico labile, che acuito dalla presenza di intossicazione acuta, dalla disregolazione della tiroide hanno prodotto le allucinazioni e lo stato di agitazione acuto.
Le alterazioni psichiche, importanti o meno, necessitano sempre di approfondimento diagnostico, soprattutto nei confronti della immunologia, infettivologia, questa integrazione, effettivamente spiega moltissime patologie.
Molti sono gli agenti patogeni che creano stati acuti di psicosi, ma non vengono mai ricercati.
So benissimo che scatenerò disapprovazione, con un sacco di discorsi sullo scientificamente provato, ecc….; ma indagando attentamente l’anamnesi delle persone con disturbi del comportamento psichico, ho sempre trovato cause fisiche, risolte, si risolveva anche l’alterazione psichica.
Inoltre una cosa che non ho mai capito è quell’”endogeno”, ma che vuol dire? Che viene da dentro, da quale alterazione endogena, cosa non funziona più dentro?.
Francamente non ho nessuna intenzione accettare la spiegazione che ogni volta la colpa viene sempre data allo stress, ai dispiaceri, alla famiglia, la scuola, la società, l’inquinamento, Chernobill, non è forse una scusa e una scorciatoia per non dire che non ci si capisce niente?, invece ho constato che l’attenta analisi della persona, trova moltissime spiegazioni, è il ragionamento, che fa la differenza, la tiroidine precedente, con tutte le implicazioni infiammatorie, liberazione eccessiva di ormoni, abbassamento repentino di questi, interessamento del virus sui nuclei della base, stazioni importantissime, che hanno influenza sulla regolazione del comportamento, dell’assunzione del cibo, di altre funzioni vitali, comprende bene che una alterazioni di questi conduca facilmente, ad uno stato depressivo o ansioso. Il successivo stato tossico, dopo la gravidanza, con estrema facilità, sommato alle alterazioni della ghiandola, dei nuclei della base, hanno creato la psicosi acuta.
Non dico di abbandonare gli psicofarmaci, che nel caso urgente svolgono benissimo il loro compito, ma giungere ad una diagnosi con Indagini più approfondite, mi sembra necessario, anche per poter gradualmente, intersecare le due terapie con lo scopo di giungere ad un miglioramento.
Saluti
moschinialberto@medicitalia.it
alberto.moschini@fastwebnet.it
[#10]
Una precisazione
Il termine "endogeno" è un termine in disuso che si utilizzava per indicare quelle forme originanti da una grave predisposizione del cervello a funzionare in maniera tale da produrre comportamenti patologici (quindi senza che ci fosse bisogno di fattori scatenanti) in contrapposizioni a esogene o reattive in cui si attribuiva un peso patogenetico a fattori ambientali. Di fatto, questa contrapposizione non è più stata considerata utile, neanche descrittivamente, perché di fatto la maggior parte degli esordi di gravi disturbi mentali, a decorso chiaramente autonomo rispetto agli eventi di vita, si verificano in concomitanza o dopo eventi stressanti, anche perché la vita di ciascuno è disseminata di eventi stressanti, quindi niente di più facile trovarne uno vicino al momento in cui ci si ammala, di qualsiasi cosa incluso un disturbo psichico. Ciò che "non funziona" a livello cerebrale è la stessa cosa che non funziona in tutti gli altri organi, ovvero quel sistema metabolico e di comunicazione tra le varie parti dell'organo che produce pensieri, affetti, comportamenti. Ovviamente, più il disturbo è grave(psicotico) maggiore sarà il peso della componente interna, cosicché i disturbi cosiddetti "dell'adattamento" all'ambiente saranno prevalentemente forme depressive, ansiose episodiche e di entità spesso non grave. Le cause dei disturbi psichici sono neurologiche, e quindi perché no, anche endrocrinologiche o immunologiche, niente in contrario con tale ipotesi. Di fatto oggi si conosce qualcosa sulla genetica della psiche. Personalmente, rispetto al discorso della psicosi, può esser vero che la causa risieda in un fattore endocrino (per esempio il TSH) ma niente di chiaro è ancora emerso, per cui sono pienamente d'accordo nella precisione dovuta nell'escludere le cosiddette "cause note", perché sulla carta i manuali lo raccomadano e nella pratica invece il primo specialista fa rientrare la diagnosi nel "suo" settore trascurando gli altri, magari.
In ogni caso il legame psicosi-tiroide nel senso dell'ormone tiroideo non è una probabile diagnosi, allo stato delle conoscenze.
Il termine "endogeno" è un termine in disuso che si utilizzava per indicare quelle forme originanti da una grave predisposizione del cervello a funzionare in maniera tale da produrre comportamenti patologici (quindi senza che ci fosse bisogno di fattori scatenanti) in contrapposizioni a esogene o reattive in cui si attribuiva un peso patogenetico a fattori ambientali. Di fatto, questa contrapposizione non è più stata considerata utile, neanche descrittivamente, perché di fatto la maggior parte degli esordi di gravi disturbi mentali, a decorso chiaramente autonomo rispetto agli eventi di vita, si verificano in concomitanza o dopo eventi stressanti, anche perché la vita di ciascuno è disseminata di eventi stressanti, quindi niente di più facile trovarne uno vicino al momento in cui ci si ammala, di qualsiasi cosa incluso un disturbo psichico. Ciò che "non funziona" a livello cerebrale è la stessa cosa che non funziona in tutti gli altri organi, ovvero quel sistema metabolico e di comunicazione tra le varie parti dell'organo che produce pensieri, affetti, comportamenti. Ovviamente, più il disturbo è grave(psicotico) maggiore sarà il peso della componente interna, cosicché i disturbi cosiddetti "dell'adattamento" all'ambiente saranno prevalentemente forme depressive, ansiose episodiche e di entità spesso non grave. Le cause dei disturbi psichici sono neurologiche, e quindi perché no, anche endrocrinologiche o immunologiche, niente in contrario con tale ipotesi. Di fatto oggi si conosce qualcosa sulla genetica della psiche. Personalmente, rispetto al discorso della psicosi, può esser vero che la causa risieda in un fattore endocrino (per esempio il TSH) ma niente di chiaro è ancora emerso, per cui sono pienamente d'accordo nella precisione dovuta nell'escludere le cosiddette "cause note", perché sulla carta i manuali lo raccomadano e nella pratica invece il primo specialista fa rientrare la diagnosi nel "suo" settore trascurando gli altri, magari.
In ogni caso il legame psicosi-tiroide nel senso dell'ormone tiroideo non è una probabile diagnosi, allo stato delle conoscenze.
[#11]
Per la disfunzione tiroidea che indagini sono state fatte (ecografia, scintigrafia)? Tra il parto e l'esordio della sintomatologia psicotica sono trascorsi ben due mesi. In questi due mesi aveva dei disturbi? Il suo comportamento com'era? L'ipotiroidismo come è venuto fuori? Una tiroidite? Di che natura? Durante il ricovero in psichiatria sono stati fatti gli esami per la tiroide?
Dr Andrea Mazzeo
Specialista in Psichiatria
Lecce - Roma
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 17.8k visite dal 25/09/2006.
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Approfondimento su Gravidanza
Gravidanza: test, esami, calcolo delle settimane, disturbi, rischi, alimentazione, cambiamenti del corpo. Tutto quello che bisogna sapere sui mesi di gestazione.