Disturbo ossessivo compulsivo

Salve Dottori,
Cercherò di essere quanto più breve possibile.

Ho un disturbo ossessivo compulsivo credo da sempre (ho sofferto e soffro anche di ansia generalizzata e attacchi di panico) ma sono riuscito negli anni a gestirlo abbastanza bene fino a dicembre dello scorso anno quando complice probabilmente la fine del mio percorso universitario sono entrato nel mondo degli adulti con la conseguente possibilità di dovermi trasferire per lavoro e la cosa mi ha provocato un’ansia così forte da rendere ingestibile questo DOC.
le mie compulsioni sono più che altro basate sul conteggio di cose che se faccio la prima volta pensando a cose brutte devo poi rifare fino a quando non sono tranquillo e con un numero che la mia testa reputa buono.
Il problema è che in questi mesi l’ansia è così forte da non farmi mai trovare un numero giusto e questo mi ha fatto accumulare fisse da dover fare molte delle quali ormai neanche ricordo più è la cosa mi sta distruggendo.
I pensieri ossessivi tendono a cambiare, fino a qualche settimana fa era la paura di essere schizofrenico mentre ora ho la paura di suicidarmi e vi giuro che è fortissima, sembra quasi una coltellata.
Passo le giornate a chiedermi (quasi per tutto il tempo) se davvero sarei in grado di farlo.
Vorrei liberarmi da tutto questo ma farlo felicemente, io non voglio suicidarmi sono sempre stato pieno di vita e ho paura anche di staccarmi una pellicina figuriamoci suicidarmi.

Da due mesi avevo iniziato un percorso psicoterapeutico ma non riuscivo a fidarmi totalmente della dottoressa e ho preferito fermarmi perché mi sembrava inutile prendere in giro lei e me stesso.
Ora ho appuntamento con un altro dottore specializzato in questo disturbo e che fa utilizzo della terapia breve strategica tra due settimane.
Ho molta paura perché temo che se neanche questa andrà bene allora sono un caso senza speranze e non risolverò mai questo disturbo.

Ora le mie domande sono le seguenti (consapevole che fare queste domande è esso stesso un meccanismo di rassicurazione tipico del DOC):
1) secondo voi potrò mai davvero arrivare a compiere il gesto estremo?

2) la terapia breve strategica funziona davvero?
E può davvero essere più efficace di una terapia lunga?

3) ma alla fine, non mi interessa in quanto tempo, ma da sto DOC si guarisce definitivamente o si impara solo a conviverci?

Grazie mille a chi mi risponderà e grazie per il vostro impegno su questo forum, è davvero di grandissimo aiuto.

Auguro a tutti una buona giornata.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Il trattamento più efficace per il doc è l'associazione tra una terapia farmacologica a dosaggi adeguati e una psicoterapia, che funziona se la coppia terapeutica si impegna e si instaura un rapporto di fiducia.
Alcune caratteristiche del doc fanno parte della personalità (per esempio precisione, necessità di controllare l'ambiente), e rimangono.
Se i trattamenti sono efficaci ci sono periodi anche lunghi, di anni, in cui le ossessioni scompaiono, in altri casi si riducono a livelli gestibili e accettabili. Nessuno è perfetto, anche se purtroppo gli ossessivi vorrebbero esserlo.

Franca Scapellato

[#2]
Utente
Utente
Salve Dottoressa Scapellato, grazie innanzitutto per la risposta.
Secondo lei che tipologia di DOC è questa? Se è possibile stabilirlo così a distanza e con così poche informazioni.
Inoltre volevo chiederle cosa ne pensa della terapia breve strategica e della sua efficacia?
Grazie mille ancora
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Non le serve rimuginare sul tipo di doc, deve andare da uno psichiatra.
La terapia strategica breve può servire, come può essere utile un altro tipo di psicoterapia, ma trattandosi di doc, cioè una forma patologica resistente e recidivante, il termine "breve" è molto relativo.
[#4]
Utente
Utente
Quindi Dottoressa mi sembra di capire che, secondo Lei, l’unico modo per uscirne è solo associare alla parte psicoterapeutica una parte farmacologica? Chiedo perché sono un po’ contrario all’uso di farmaci e non vorrei arrivare a doverli utilizzare.
Attendo sue e la ringrazio nuovamente
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Sì, come le ho detto il doc è un disturbo resistente, il suo è cronicizzato perché ne soffre "da sempre", quindi va affrontato in modo efficace, da una parte imparando a gestirlo e dall'altra riducendo la suscettibilità del cervello a reagire in modo patologico a ogni stimolo/pensiero/sensazione.