Attacco di panico?

Salve, chiedo questo consulto per avere una conferma a quello che mi è stato detto sperando di essere nella sezione giusta.

Tutto è iniziato a febbraio di questo anno quando ho avuto una prima manifestazione: tachicardia, sudorazione, giramenti di testa, forti tremori.

Il tutto è durato intorno ad un'oretta.

Ho fatto degli accertamenti come la visita dal cardiologo, eco alla tiroide ed analisi del sangue e tutto era nella norma (tranne la ferritina che ha dei valori più alti e che ancora oggi non so a cosa è dovuto, forse alla pillola che assumo per delle cisti ovariche).

Dopo questa prima manifestazione ho avuto delle giornate piene di angoscia, paura di avere qualcosa che magari non era venuta fuori con gli esami fatti, soprattutto perché ogni giorno avevo sintomi diversi: dal formicolio delle mani, alle vertigini durate per mesi, ad extrasistole ed oppressione al petto con o senza tachicardia.

Sono rimasta in questa situazione fino a inizio giugno, convincendomi che era solo ansia che poteva essere eliminata con un po' di volontà.

Ma ad inizio giugno, nella notte, ho avuto un'altra manifestazione simile: vampate di caldo, tachicardia, irrequietezza, forti tremori, paura di avere qualcosa di grave.

Tutte queste sensazioni sono durate dall'una di notte fino alla mattina dopo.

Così mi sono rivolta ad uno psichiatra, amico di famiglia, che mi ha detto che si tratta di attacchi di panico e che devo iniziare un percorso di psicoterapia cognitivo-comportamentale.

Scrivo su questo sito per avere una conferma dell'ipotesi, per sapere se anche altri medici si ritrovano con la diagnosi soprattutto perché ho letto che gli attacchi di panico durano generalmente pochi minuti (mentre nel mio caso sono durati ore e tutta la notte).

Un altro dubbio è: per quanto riguarda i sintomi che ho sperimentato nei giorni successivi agli attacchi (nodo in gola, dolore alla schiena come se fosse bloccata anche se riesco a muovermi, vertigini...) : è possibile che un attacco di panico mi lasci in questa situazione?
E inoltre: penso costantemente e ogni giorno di avere una malattia cardiaca, che a breve avrò un infarto anche se non ho tachicardia o particolari sintomatologie: anche questo è compatibile all'attacco di panico?
Tutta questa situazione scomparirà con la terapia cognitivo comportamentale?
Non riesco più a vivere così...

Spero di non aver annoiato nessuno con questo racconto ma ho paura di avere qualcosa di organico (al cervello, tumori, problemi cardiaci) che non viene smascherato e frainteso come ansia...
Ringrazio in anticipo tutti
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
E' tutto compatibile, e anzi caratteristico, della sfera dei fenomeni di panico, con le loro sequele e pensieri associati.
La cosa che però non torna è che non è chiaro se sia stato visitato con calma per assumere tutta una serie di informazioni, a parte gli episodi in sé. E. soprattutto, se la diagnosi è di disturbo di panico, le terapie di prima linea sono farmacologiche.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
Gentile dottore, innanzitutto la ringrazio per la risposta.
Sì, ho avuto un colloquio con uno psichiatra amico di famiglia che mi ha fatto varie domande sulla situazione a casa, situazione sociale etc, insomma domande per capire se c'è qualcosa che "disturba" la mia mente e dopodiché mi ha detto che si tratta di panico. Non avendo avuto poi più tempo a disposizione durante il colloquio, non ho avuto l'opportunità di fare tutte queste domande che ho fatto su questo sito. In un certo senso cercavo solo una conferma, una rassicurazione che lei mi ha dato prontamente (e la ringrazio ancora). Per quanto riguarda la terapia ha preferito provare con degli integratori alimentari (valeriana, biancospino, passiflora se non erro) e iniziare una terapia cognitivo comportamentale perché sono ancora molto giovane e anche molto esile e ha preferito evitare l'assunzione di medicine.
Dunque si ritrova nella diagnosi di panico? Si può "guarire" da questa situazione?
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Se non si tratta in modo adeguato andrà incontro ad una cronicizzazione.


Dr. F. S. Ruggiero


http://www.francescoruggiero.it

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https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#4]
Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
Salve dottor Ruggiero, grazie per la risposta. Come può essere trattata correttamente per evitare cronicizzazione?
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non so cosa ci sia di rassicurante nella risposta in questione. Anzi, le ho detto che la cura mi risulta diversa. Che non è né rassicurante né non rassicurante, è una nota tecnica.
Abbiamo quindi appreso che le persone giovani e di corporatura esile non si curano....
Roba da non credere.
"Integratori", solita categoria equivoca (integratori di che ? Sono sostanze come altre) che non sono indicati per il trattamento della diagnosi, e una psicoterapia scelta semplicemente per una inesistente esigenze di evitare le medicine.
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