Gad, farmaci e panico
Buongiorno.
Ho una lunga storia di problemi di ansia e panico che persistono, ormai, da 25 anni.
Nel tempo ho sviluppato fobie (viaggiare, ponti, altezze) e non so più come uscirne.
Ho usato farmaci, ho fatto psicoterapia per non meno di un decennio, niente.
Non riesco ad uscirne.
Questa è la mia storia con i farmaci (a partire da un certo punto) da cui nasce la mia richiesta.
2010-2014: nessun farmaco.
Solo psicoterapia.
Risultati scarsissimi
2014-2017: escitalopram 10mg.
Sono stato molto bene, ho viaggiato senza problemi non avevo sintomi.
Poi il farmaco ha smesso di funzionare, pur salendo fino a 20mg.
2017-2019: venaflaxina fino a 275mg anche associata a fluoxetina.
Risultati scarsi: aumento dell'ansia, scarsi risultati sulle fobie, buono l'umore
2019-2020: 0.5mg Xanax RP (poi aumentato ad 1mg) al giorno + vortioxetina.
Risultati poco soddisfacenti: mi limitavo a piccoli spostamenti ma per lunghi viaggi dovevo aggiungere all'occorrenza Tavor Oro 2.5mg
OGGI: ho scalato e rimosso vortioxetina e prendo solo Xanax RP a rilascio prolungato.
Ho bisogno del Tavor in aggiunta anche per piccoli spostamenti.
Faccio psicoterapia, ma non riesco a fare esposizionI.
I sintomi sono fortissimi.
Non sto bene.
Ho paura di prendere il treno, di spostarmi in macchina, e ho sviluppato ansia generalizzata.
Ho consultato due specialisti e queste sono le due strategie consigliatemi:
1) Duloxetina e mantenere Xanax RP + Tavor all'occorrenza
2) Pregabalin e mantenere Xanax RP solo per un breve periodo per poi cercare di scalare e liberarsene aggiungendo un SNRI da definire, più adatto alle mie esigenze, dopo che il livello dell'ansia è rientrato con pregabalin).
Al momento si sconsiglia SNRI perché non compatibile con GAD l'eventuale aumento della noradrenalina.
Io sarei più propenso pera seconda strategia.
Ma ciò che mi spaventa di più, e qui vengo alla domanda, è quanto ho letto su forum seri e documenti scientifici pubblicati su riviste di spessore sui possibili gravi effetti collaterali che posso generare le sospensioni da Duloxetina e Pregabalin.
Ho letto storie orribili e sono terrorizzato, anche perché avrei già da lavorare per liberarmi dalle benzodiazepine.
Sono così spaventato dall'idea di prendere uno dei due farmaci che quasi quasi preferisco mollare e chiudermi nella mia ansa e agorafobia.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà anche darmi una parola di conforto oltre che un consiglio, so che non si possono fare diagnosi/prescrizioni.
Ho una lunga storia di problemi di ansia e panico che persistono, ormai, da 25 anni.
Nel tempo ho sviluppato fobie (viaggiare, ponti, altezze) e non so più come uscirne.
Ho usato farmaci, ho fatto psicoterapia per non meno di un decennio, niente.
Non riesco ad uscirne.
Questa è la mia storia con i farmaci (a partire da un certo punto) da cui nasce la mia richiesta.
2010-2014: nessun farmaco.
Solo psicoterapia.
Risultati scarsissimi
2014-2017: escitalopram 10mg.
Sono stato molto bene, ho viaggiato senza problemi non avevo sintomi.
Poi il farmaco ha smesso di funzionare, pur salendo fino a 20mg.
2017-2019: venaflaxina fino a 275mg anche associata a fluoxetina.
Risultati scarsi: aumento dell'ansia, scarsi risultati sulle fobie, buono l'umore
2019-2020: 0.5mg Xanax RP (poi aumentato ad 1mg) al giorno + vortioxetina.
Risultati poco soddisfacenti: mi limitavo a piccoli spostamenti ma per lunghi viaggi dovevo aggiungere all'occorrenza Tavor Oro 2.5mg
OGGI: ho scalato e rimosso vortioxetina e prendo solo Xanax RP a rilascio prolungato.
Ho bisogno del Tavor in aggiunta anche per piccoli spostamenti.
Faccio psicoterapia, ma non riesco a fare esposizionI.
I sintomi sono fortissimi.
Non sto bene.
Ho paura di prendere il treno, di spostarmi in macchina, e ho sviluppato ansia generalizzata.
Ho consultato due specialisti e queste sono le due strategie consigliatemi:
1) Duloxetina e mantenere Xanax RP + Tavor all'occorrenza
2) Pregabalin e mantenere Xanax RP solo per un breve periodo per poi cercare di scalare e liberarsene aggiungendo un SNRI da definire, più adatto alle mie esigenze, dopo che il livello dell'ansia è rientrato con pregabalin).
Al momento si sconsiglia SNRI perché non compatibile con GAD l'eventuale aumento della noradrenalina.
Io sarei più propenso pera seconda strategia.
Ma ciò che mi spaventa di più, e qui vengo alla domanda, è quanto ho letto su forum seri e documenti scientifici pubblicati su riviste di spessore sui possibili gravi effetti collaterali che posso generare le sospensioni da Duloxetina e Pregabalin.
Ho letto storie orribili e sono terrorizzato, anche perché avrei già da lavorare per liberarmi dalle benzodiazepine.
Sono così spaventato dall'idea di prendere uno dei due farmaci che quasi quasi preferisco mollare e chiudermi nella mia ansa e agorafobia.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà anche darmi una parola di conforto oltre che un consiglio, so che non si possono fare diagnosi/prescrizioni.
[#1]
" non compatibile con GAD l'eventuale aumento della noradrenalina."
Discorso decisamente paradossale. Sia perché sono indicati gli SNRI, sia perché non è "l'aumento della noradrenalina" che alla fine si verifica esattamente, ma una cosa un po' più complessa.
"è quanto ho letto su forum seri e documenti scientifici pubblicati su riviste di spessore sui possibili gravi effetti collaterali che posso generare le sospensioni da Duloxetina e Pregabalin."
Direi che senza aggiungerci uno stato suo preoccupato anche questo discorso è incomprensibile. Ma comunque non si pone, perché il medico le indica come sospendere.
Mancano alcune importanti voci nel trattamento del panico, anche se la diagnosi formale parrebbe sia GAD. Vortioxetina invece non si capisce come scelta.
Discorso decisamente paradossale. Sia perché sono indicati gli SNRI, sia perché non è "l'aumento della noradrenalina" che alla fine si verifica esattamente, ma una cosa un po' più complessa.
"è quanto ho letto su forum seri e documenti scientifici pubblicati su riviste di spessore sui possibili gravi effetti collaterali che posso generare le sospensioni da Duloxetina e Pregabalin."
Direi che senza aggiungerci uno stato suo preoccupato anche questo discorso è incomprensibile. Ma comunque non si pone, perché il medico le indica come sospendere.
Mancano alcune importanti voci nel trattamento del panico, anche se la diagnosi formale parrebbe sia GAD. Vortioxetina invece non si capisce come scelta.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile dr. Pacini, probabilmente mi sono espresso male. Il medico intendeva dire (credo) che in un momento in cui l'ansia è un problema più grosso delle fobie e del panico (per le quali, di solito, si prescrive, in prima battuta, un SSRI e SNRI), visto che in passato la Venaflaxina mi aveva "stimolato" molto dal punto di vista ansioso, sarebbe meglio prima "abbassare" l'ansia (liberandosi poi gradualmente dalla benzodiazepina) e poi scegliere un SNRI che può fare al caso. Non sono un medico, ovviamente, quindi mi esprimo in maniera non sempre precisa. Ma penso che lei questo possa comprenderlo e, anziché legarsi alla parola, cercare di dare un senso generale al discorso di una persona in cerca di un consiglio.
A proposito di consigli, ad ogni buon conto, non ho capito quale sia il suo rispetto alle due strategie propostemi dai due specialisti. Per consiglio non intendo che lei debba indicare necessariamente quale sia la strada da seguire, perché vietato dalle linee guida. Semplicemente un suo parere sul caso.
P.S. La vortioxetina era stata scelta per alleviare i sintomi ansiosi anche perché doveva creare meno problemi metabolici e sessuali.
A proposito di consigli, ad ogni buon conto, non ho capito quale sia il suo rispetto alle due strategie propostemi dai due specialisti. Per consiglio non intendo che lei debba indicare necessariamente quale sia la strada da seguire, perché vietato dalle linee guida. Semplicemente un suo parere sul caso.
P.S. La vortioxetina era stata scelta per alleviare i sintomi ansiosi anche perché doveva creare meno problemi metabolici e sessuali.
[#3]
Ma è Lei che si lega alla parola, parlando di adrenalina. Questo continuo a non capirlo. Il resto del discorso sì, ma Lei ha detto che non va bene alzare l'adrenalina (e quindi il meccanismo degli SNRI piuttosto che degli SSRI) per il GAD. Questo non è così e non capisco cosa voglia dire come ragionamento.
Anche l'aver letto di gravissime sindromi in caso di sospendione di duloxetina e pregabalin, se non si chiarisce rimane un discorso oscuro.
A parte la vortioxetina, che non la diagnosi di GAD o di panico non c'entra, le restanti sono opzioni. Siccome però cita aspetti che richiamerebbero al panico, il che non significa che poi la diagnosi non sia GAD, ci sono altre molecole di riferimento che non siano SNRI, e che non ha provato. Questo è quanto.
Anche l'aver letto di gravissime sindromi in caso di sospendione di duloxetina e pregabalin, se non si chiarisce rimane un discorso oscuro.
A parte la vortioxetina, che non la diagnosi di GAD o di panico non c'entra, le restanti sono opzioni. Siccome però cita aspetti che richiamerebbero al panico, il che non significa che poi la diagnosi non sia GAD, ci sono altre molecole di riferimento che non siano SNRI, e che non ha provato. Questo è quanto.
[#4]
Utente
Grazie per la risposta. Avrò capito io male il discorso del medico.
La sua stragegia, comunque, è la seguente.
1) Assumere Pregabalin per GAD (attualmente il più invalidante dei disturbi)
2) Successivamente aggiungere uno SSRI/SNRI per il panico, le fobie e l'umore basso e, contestualmente, scalare le benzodiazepine fino a toglierle (assumo da 2 anni xanax rp)
Mi sembra di capire che il suo parere sia che "questa è un'opzione". Sono io che sono molto molto spaventato dal prendere Ecubalin per gli eventuali effetti collaterali dei primi giorni. Bisognerebbe avere la forza di "affidarsi", senza leggere su internet o, comunque, leggere ma senza farsi prendere troppo. Io non ci riesco.
Per i problemi di sospensione duloxetina/pregabalin, c'è poco da chiarire: l'ho solo letto online, in gruppi di discussione e in qualche articolo scientifico. Sul bugiardino di Ecubalin si parla anche di casi di encefalopatie. Come fa un ansioso a non spaventarsi?
Giusto per curiosità, mi farebbe piacere, se può, sapere quali siano "altre molecole di riferimento che no nsiano SNRI".
La ringrazio, intanto, oer le risposte.
Cordiali saluti.
La sua stragegia, comunque, è la seguente.
1) Assumere Pregabalin per GAD (attualmente il più invalidante dei disturbi)
2) Successivamente aggiungere uno SSRI/SNRI per il panico, le fobie e l'umore basso e, contestualmente, scalare le benzodiazepine fino a toglierle (assumo da 2 anni xanax rp)
Mi sembra di capire che il suo parere sia che "questa è un'opzione". Sono io che sono molto molto spaventato dal prendere Ecubalin per gli eventuali effetti collaterali dei primi giorni. Bisognerebbe avere la forza di "affidarsi", senza leggere su internet o, comunque, leggere ma senza farsi prendere troppo. Io non ci riesco.
Per i problemi di sospensione duloxetina/pregabalin, c'è poco da chiarire: l'ho solo letto online, in gruppi di discussione e in qualche articolo scientifico. Sul bugiardino di Ecubalin si parla anche di casi di encefalopatie. Come fa un ansioso a non spaventarsi?
Giusto per curiosità, mi farebbe piacere, se può, sapere quali siano "altre molecole di riferimento che no nsiano SNRI".
La ringrazio, intanto, oer le risposte.
Cordiali saluti.
[#5]
Un ansioso in quanto tale non può non spaventarsi, ma tipicamente è spaventato da cose che invece non sono quelle che spaventano i medici.
Encefalopatia "da sospensione" ? Sicuro di aver letto questo ?
Le altre molecole non snri sono gli ssri, i triciclici, più altre isolate.
Encefalopatia "da sospensione" ? Sicuro di aver letto questo ?
Le altre molecole non snri sono gli ssri, i triciclici, più altre isolate.
[#6]
Utente
Gent. Dr. Pacini, grazie ancora per le risposte.
Leggo che lei è specializzato in "dipendenze". Ho letto molto negli ultimi giorni e sembra che le esperienze di centinaia di pazienti che hanno interrotto anche in maniera graduale e seguendo le istruzioni del medico il pregabalin hanno avuto moltissime difficoltà, anche superiori, talvolta, rispetto alle benzodiazepine.
Eppure c'è pochissima evidenza scientifica in tal senso tant'è che, diversi medici, usano il pregabalin anche come coadiuvante per gestire i sintomi di astinenza delle benzodiazepine.
Sarebbe interessante conoscere un suo parere in merito. Non so se si possono postare link, ma questo mi sembra interessante: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6284877/
Leggo che lei è specializzato in "dipendenze". Ho letto molto negli ultimi giorni e sembra che le esperienze di centinaia di pazienti che hanno interrotto anche in maniera graduale e seguendo le istruzioni del medico il pregabalin hanno avuto moltissime difficoltà, anche superiori, talvolta, rispetto alle benzodiazepine.
Eppure c'è pochissima evidenza scientifica in tal senso tant'è che, diversi medici, usano il pregabalin anche come coadiuvante per gestire i sintomi di astinenza delle benzodiazepine.
Sarebbe interessante conoscere un suo parere in merito. Non so se si possono postare link, ma questo mi sembra interessante: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6284877/
[#7]
Lei parla di difficoltà a sospendere, quindi non di dipendenza.
L'articolo che cita riguarda un caso singolo in cui si dice che questo signore aveva sintomi da sospensione nonostante la gradualità, che si sono poi risolti dopo la sospensione, di intensità non grave.
Che il pregabalin sia usato per gestire l'astinenza da benzodiazepine non sarebbe in contraddizione con il fatto che poi sia difficile sospenderlo, non capisco in che senso quindi indica questo punto.
Purtroppo la letteratura, che già non offre sempre dati confermati e in una unica direzione, è trattata alla pari di qualsiasi discussione di qualsiasi tipo trovata da qualsiasi parte.
L'articolo che cita riguarda un caso singolo in cui si dice che questo signore aveva sintomi da sospensione nonostante la gradualità, che si sono poi risolti dopo la sospensione, di intensità non grave.
Che il pregabalin sia usato per gestire l'astinenza da benzodiazepine non sarebbe in contraddizione con il fatto che poi sia difficile sospenderlo, non capisco in che senso quindi indica questo punto.
Purtroppo la letteratura, che già non offre sempre dati confermati e in una unica direzione, è trattata alla pari di qualsiasi discussione di qualsiasi tipo trovata da qualsiasi parte.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.7k visite dal 13/06/2021.
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