Confusione e assenza mentale
Sono un giovane di 32 anni,da due anni di ruolo a scuola. Prima facevo ricerca all’università, studiavo.Il lavoro è fonte di continuo stress e forti arrabbiature quotidiane (certe volte sento come scariche di adrenalina). Ho un carattere molto ansioso.
L’anno scorso, dopo Natale, mentre a casa correggo compiti,mi sento un po’ confuso e deconcentrato.Una sera ho una crisi di vertigini e nausea,che attribuisco a cervicalgia.Il giorno dopo sto meglio, ma ho la testa vuota, confusa,come se non “connettessi” bene.La mia vita diventa un incubo. A scuola il fatto di non essere del tutto “presente” mi crea grossi problemi.Ho paura di perdere il controllo.Penso a una malattia cerebrale (tumori, etc.).Dopo un mese e mezzo, quando ho perso le speranze, i sintomi si affievoliscono e spariscono. Penso a un disturbo di panico legato alle prime responsabilità adulte.
Quest’anno a scuola le cose vanno un po’ meglio, ma restano le arrabbiature. La domenica prima di Pasqua, mentre rientro in auto da una gara (corro a piedi) e sono abbastanza sfinito, ho un momento di confusione. Non capisco bene che strada sto facendo e dove devo passare. Dura poco, non do importanza. I giorni seguenti ho mal di pancia e sento dei brividi, ma non ho febbre. Una sera, al bar, provo una strana sensazione di malessere fisico e di nervosismo, così rientro. La mattina di Pasqua mi sveglio e mi sento strano, come se non fossi ben “presente” a me stesso.Insomma, come un anno fa. Cerco di non dar peso, ma i sintomi non cessano.Eccoli:
Senso di testa vuota, leggera, impressione di non “connettere” bene e di essere confuso, stordito (ma senza problemi di vertigini o equilibrio);
Sensazione di essere staccato dalla realtà, di percepire il mondo come ovattato;
Estrema difficoltà di concentrazione (non riesco a seguire la tv; non riesco a concentrarmi nella lettura);
Difficoltà di memoria;
Diminuzione delle capacità e della rapidità mentale (ad esempio, nel risolvere dei giochi enigmistici o nel fare calcoli);
Se devo concentrarmi, ad es. quando guido, mi viene mal di testa nella zona frontale o superiore, e sento la pelle del volto tesa e dolorante;
Sono abulico e apatico. Non mi sento ansioso: mi sento vuoto, senza energie per provare emozioni.Non ho più moti di allegria, non riesco ad arrabbiarmi. A scuola non sento più scariche di adrenalina;
Il malessere non si attenua neanche con la corsa, che mi ha sempre dato benessere mentale. La sensazione di essere estraniato e che le strade scorrano senza capire bene dove sono mi crea disagio;
Dormo abbastanza bene. Quando mi corico e non devo concentrarmi su niente, questi sintomi sembrano sparire. Quando mi sveglio ricompaiono e restano tutto il giorno;
Non ho problemi di vista, né (mi sembra) di udito;
Non ho problemi nell’esprimermi e parlare, ma ho difficoltà nel concentrarmi su ciò che dicono gli altri;
Fisicamente sto bene (nella corsa sono in forma;
Ho di nuovo paura di una malattia, e ho prenotato una visita neurologica.
Cordiali saluti
L’anno scorso, dopo Natale, mentre a casa correggo compiti,mi sento un po’ confuso e deconcentrato.Una sera ho una crisi di vertigini e nausea,che attribuisco a cervicalgia.Il giorno dopo sto meglio, ma ho la testa vuota, confusa,come se non “connettessi” bene.La mia vita diventa un incubo. A scuola il fatto di non essere del tutto “presente” mi crea grossi problemi.Ho paura di perdere il controllo.Penso a una malattia cerebrale (tumori, etc.).Dopo un mese e mezzo, quando ho perso le speranze, i sintomi si affievoliscono e spariscono. Penso a un disturbo di panico legato alle prime responsabilità adulte.
Quest’anno a scuola le cose vanno un po’ meglio, ma restano le arrabbiature. La domenica prima di Pasqua, mentre rientro in auto da una gara (corro a piedi) e sono abbastanza sfinito, ho un momento di confusione. Non capisco bene che strada sto facendo e dove devo passare. Dura poco, non do importanza. I giorni seguenti ho mal di pancia e sento dei brividi, ma non ho febbre. Una sera, al bar, provo una strana sensazione di malessere fisico e di nervosismo, così rientro. La mattina di Pasqua mi sveglio e mi sento strano, come se non fossi ben “presente” a me stesso.Insomma, come un anno fa. Cerco di non dar peso, ma i sintomi non cessano.Eccoli:
Senso di testa vuota, leggera, impressione di non “connettere” bene e di essere confuso, stordito (ma senza problemi di vertigini o equilibrio);
Sensazione di essere staccato dalla realtà, di percepire il mondo come ovattato;
Estrema difficoltà di concentrazione (non riesco a seguire la tv; non riesco a concentrarmi nella lettura);
Difficoltà di memoria;
Diminuzione delle capacità e della rapidità mentale (ad esempio, nel risolvere dei giochi enigmistici o nel fare calcoli);
Se devo concentrarmi, ad es. quando guido, mi viene mal di testa nella zona frontale o superiore, e sento la pelle del volto tesa e dolorante;
Sono abulico e apatico. Non mi sento ansioso: mi sento vuoto, senza energie per provare emozioni.Non ho più moti di allegria, non riesco ad arrabbiarmi. A scuola non sento più scariche di adrenalina;
Il malessere non si attenua neanche con la corsa, che mi ha sempre dato benessere mentale. La sensazione di essere estraniato e che le strade scorrano senza capire bene dove sono mi crea disagio;
Dormo abbastanza bene. Quando mi corico e non devo concentrarmi su niente, questi sintomi sembrano sparire. Quando mi sveglio ricompaiono e restano tutto il giorno;
Non ho problemi di vista, né (mi sembra) di udito;
Non ho problemi nell’esprimermi e parlare, ma ho difficoltà nel concentrarmi su ciò che dicono gli altri;
Fisicamente sto bene (nella corsa sono in forma;
Ho di nuovo paura di una malattia, e ho prenotato una visita neurologica.
Cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
se la visita neurologica fosse negativa, le consiglierei una visita psichiatrica. I disturbi che avverte potrebbero essere il sintomo di un malessere psicologico, forse scatenato da un lavoro che avverte come non congeniale e che non riesce a rifiutare (un posto di ruolo...).
Cordiali saluti
se la visita neurologica fosse negativa, le consiglierei una visita psichiatrica. I disturbi che avverte potrebbero essere il sintomo di un malessere psicologico, forse scatenato da un lavoro che avverte come non congeniale e che non riesce a rifiutare (un posto di ruolo...).
Cordiali saluti
Franca Scapellato
[#2]
Gentile utente
ha fatto bene a prenotare una visita.
Ricordandole però che in caso di diagnosi psichiatrica lo specialista di riferimento e' lo psichiatra.
In ogni caso vanno escluse cause di patologia organica che possono essere indagate con semplici esami del sangue.
ha fatto bene a prenotare una visita.
Ricordandole però che in caso di diagnosi psichiatrica lo specialista di riferimento e' lo psichiatra.
In ogni caso vanno escluse cause di patologia organica che possono essere indagate con semplici esami del sangue.
https://wa.me/3908251881139
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 13.4k visite dal 14/05/2009.
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