Ciclotimia

Gentili dottori.
Ho un umore molto variabile da sempre.
Posso passare rapidamente dalla tranquillità all'ira, alla depressione, o all'ansia.
Sono in menopausa precoce (da 4 anni) in trattamento con Livial e ho il morbo di
Basedow (da due anni) per cui assumo Tapazole.
Sto trattando Basedow e menopausa precoce da soli tre mesi perché ho una certa avversità verso i farmaci.
Ho iniziato le terapie perché i miei stati ansiosi e gli eccessi di ira non erano più accettabili.
L'endocrinologo mi ha prescritto Xanax 10 gocce al giorno al massimo alla bisogna.
Circa 5 anni fa il mio medico curante mi disse che ero ciclotimica, mi prescrisse del seroquel, che ho rifiutato, ma ho usato molto saltuariamente Xanax rp per qualche anno, come per sedarmi quando sono troppo agitata, ma soffrendo.

Ho una famiglia e lavoro.
Rischio di compromettere i miei legami.
Ad esempio mio marito non comprende perché spesso, da anni, il sabato mattina quando vorrei fare mille cose, nel giro di due ore mi sveglio presto con mille idee in testa, mi alzo, mi arrabbio, non voglio più fare niente, piango, mi tranquillizzo.
Mi pento, mi vergogno.
Non mi sento una persona.
È vero doping.
Non so se sono quella depressa che pensa a come morire, se quella irascibile e critica, se quella efficiente è iperattiva.
Non vorrei essere nessuna di queste persone.
All'equilibrio vorrei essere saggia, responsabile, spiritosa, intelligente, sensibile e amorevole.
Ma non so se lo sono.
Mi sento su un'altalena perpetua e vorrei scendere.
Senza dover interpretare un'altra parte che non voglio per colpa di una tara o un farmaco.

Nella mia famiglia ho due parenti di primo grado con disturbo bipolare diagnosticato.
Ora sono eutiroidea, ma il mio umore è peggiorato sotto certi aspetti.
La mattina improvvisamente mi sento ansiosa e fuori di me, oppure disperata in modo molto pesante, al massimo per 20 minuti.
Sono più calma e controllata ma ho pensieri da depressa anche quando sono tranquilla e produttiva.
Fatico a provare piacere.
Ho aumentato molto l'attività fisica per perdere peso.



Insomma, soffro da anni, forse vivo male, ma sono riuscita ad andare avanti senza troppi danni.

Negli ultimi mesi ho questi momenti neri brevi.
Se in questi 20 minuti di disperazione mattutina io non fossi nel traffico o a casa mia, ma diciamo da sola e in condizioni di farmi del male, penso che lo farei.


Sono eutiroidea e i miei estrogeni dovrebbero andare meglio.
Lo xanax è veramente poco.
Cosa c'è che non va?
Dovrei prendere il seroquel o andare da uno psichiatra?
Vi ringrazio per l'attenzione e per l'eventuale risposta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
La diagnosi fatta dal medico torna con la prescrizione, e con ciò che riferisce circa i suoi cambiamenti di stato. Tra l'altro, se il medico di base si sbilancia in una prescrizione del genere, si presume che la diagnosi sia abbastanza definita. Io riprenderei i contatti con lui e perché no mi farei visitare da uno psichiatra.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie per la risposta. Credo che dovrei seguire il suo suggerimento. Tuttavia mi spaventa molto l'idea di prendere un farmaco di cui non potrei più fare a meno. Immagino che senza non sarei più capace di mantenere un controllo che comunque attualmente riesco a mantenere, pur soffrendo. Inoltre sono sovrappeso nonostante l'ipertiroidismo e temo di diventare obesa. Anche se si verificassero queste eventualità danneggerei le persone che mi circondano oltre a me stessa. Non crede che i miei siano timori ragionevoli?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non poterne più fare a meno mica dipende (anche volendola dire in questi termini estremi e preoccupati) dal fatto di iniziare a prenderlo. Dipende dal decorso della malattia e da quanto sia modificabile con il farmaco.
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