Cambio di ansiolitici/antidepressivi
Salve!
Sono un assiduo lettore del sito, che adoro, e, ritrovandomi in una situazione un po’ strana, ho pensato perché non scrivere un post, vista la Vostra gentilissima disponibilità.
Cerco di spiegarVi in breve la situazione:
Da circa 8 mesi soffro di forte ansia e attacchi di panico (con sintomi annessi e connessi che credo siate ormai stufi di sentire e risentire).
Da 7 mesi, invece, ho cominciato un percorso psicoterapico e, su consiglio della terapeuta, mi sono recato da un neurologo per iniziare una cura farmacologica da portare avanti insieme alla cura psicoterapica.
Allora (circa 5 mesi fa) il medico mi prescrisse:
1 compressa al mattino di Sulamid (amisulpride),
Compendium (bromazepam) due volte al giorno e al bisogno,
e sertralina da assumere una compressa al giorno.
Dopo vari controlli, il medico decise di lasciare la cura pressoché invariata, cercando di diminuire la quantità di compendium giornaliero (da 20 gocce due volte al dì fino ad arrivare a circa 10) e il sulamid.
Causa pensionamento di questo stesso medico, mi consiglia di recarmi da un suo collega, psichiatra questa volta.
Premetto che con questa cura mi ci stavo trovando più che bene, avevo quasi cominciato a svolgere una vita del tutto normale; certo vi erano dei momenti di picchi d’ansia, ma che grazie alla psicoterapia riuscivo ad affrontare ed attenuare.
Il nuovo medico (da cui mi sono recato circa una settimana fa) però, decide di cambiare totalmente e da un giorno all’altro la cura:
cipralex 10 gocce al mattino e 5 dopo pranzo al posto della sertralina,
e xanax 5/10 gocce al mattino e al bisogno al posto del compendium, eliminando il sulamid (amisulpride).
Ad oggi, a distanza di una settimana dall’inizio della nuova cura e l’interruzione improvvisa della precedente, però, noto un peggioramento della mia condizione (ansia frequente, umore a terra e voglia di fare pressoché nulla).
Vorrei chiedervi, è normale questo peggioramento?
Cioè nel senso è prevista come conseguenza del cambio di cura, o è sintomo dell’inefficacia di quest’ultima?
E, ancora, non era forse richiesto di scalare i precedenti farmaci piuttosto che sospenderli all’improvviso e introdurne di nuovi?
Grazie mille per la disponibilità e, in anticipo, per le risposte.
Cordiali saluti.
Sono un assiduo lettore del sito, che adoro, e, ritrovandomi in una situazione un po’ strana, ho pensato perché non scrivere un post, vista la Vostra gentilissima disponibilità.
Cerco di spiegarVi in breve la situazione:
Da circa 8 mesi soffro di forte ansia e attacchi di panico (con sintomi annessi e connessi che credo siate ormai stufi di sentire e risentire).
Da 7 mesi, invece, ho cominciato un percorso psicoterapico e, su consiglio della terapeuta, mi sono recato da un neurologo per iniziare una cura farmacologica da portare avanti insieme alla cura psicoterapica.
Allora (circa 5 mesi fa) il medico mi prescrisse:
1 compressa al mattino di Sulamid (amisulpride),
Compendium (bromazepam) due volte al giorno e al bisogno,
e sertralina da assumere una compressa al giorno.
Dopo vari controlli, il medico decise di lasciare la cura pressoché invariata, cercando di diminuire la quantità di compendium giornaliero (da 20 gocce due volte al dì fino ad arrivare a circa 10) e il sulamid.
Causa pensionamento di questo stesso medico, mi consiglia di recarmi da un suo collega, psichiatra questa volta.
Premetto che con questa cura mi ci stavo trovando più che bene, avevo quasi cominciato a svolgere una vita del tutto normale; certo vi erano dei momenti di picchi d’ansia, ma che grazie alla psicoterapia riuscivo ad affrontare ed attenuare.
Il nuovo medico (da cui mi sono recato circa una settimana fa) però, decide di cambiare totalmente e da un giorno all’altro la cura:
cipralex 10 gocce al mattino e 5 dopo pranzo al posto della sertralina,
e xanax 5/10 gocce al mattino e al bisogno al posto del compendium, eliminando il sulamid (amisulpride).
Ad oggi, a distanza di una settimana dall’inizio della nuova cura e l’interruzione improvvisa della precedente, però, noto un peggioramento della mia condizione (ansia frequente, umore a terra e voglia di fare pressoché nulla).
Vorrei chiedervi, è normale questo peggioramento?
Cioè nel senso è prevista come conseguenza del cambio di cura, o è sintomo dell’inefficacia di quest’ultima?
E, ancora, non era forse richiesto di scalare i precedenti farmaci piuttosto che sospenderli all’improvviso e introdurne di nuovi?
Grazie mille per la disponibilità e, in anticipo, per le risposte.
Cordiali saluti.
[#1]
Il passaggio può essere fatto senza sospensione, considerando anche che le dosi dei due ansiolitici sono equivalenti, ma a me manca di capire il perché del cambiamento. Il cambiamento dell''ansiolitico poi è di per sé inutile, tanto se si è assuefatti si cambia zero con zero.
Partendo da una cura che funziona si verifica se per caso una diversa non funzioni ?
Partendo da una cura che funziona si verifica se per caso una diversa non funzioni ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Salve!
La ringrazio infinitamente per la risposta.
Purtroppo le spiegazioni del medico riguardo il cambio sia dell’ansiolitico che dell’antidepressivo sono state molto vaghe e legate alla, secondo il suo parere, maggior efficacia di quelli da lui prescritti.
Nonostante gli avessi spiegato che, esclusi sporadici picchi d’ansia, la cura mi sembrava abbastanza efficace.
Grazie ancora per la disponibilità
La ringrazio infinitamente per la risposta.
Purtroppo le spiegazioni del medico riguardo il cambio sia dell’ansiolitico che dell’antidepressivo sono state molto vaghe e legate alla, secondo il suo parere, maggior efficacia di quelli da lui prescritti.
Nonostante gli avessi spiegato che, esclusi sporadici picchi d’ansia, la cura mi sembrava abbastanza efficace.
Grazie ancora per la disponibilità
[#4]
Utente
Buonasera,
grazie ancora per la risposta, purtroppo, come Le ho riferito, il medico è stato veramente vago e non mi ha dato nessuna spiegazione specifica riguardo il mio caso in particolare.
Tra due settimane devo ritornare a controllo, e proverò a chiedere informazioni più dettagliate.
In generale, quindi, è normale un lieve peggioramento dei sintomi in questa iniziale fase di cambio cura?
La ringrazio ancora.
grazie ancora per la risposta, purtroppo, come Le ho riferito, il medico è stato veramente vago e non mi ha dato nessuna spiegazione specifica riguardo il mio caso in particolare.
Tra due settimane devo ritornare a controllo, e proverò a chiedere informazioni più dettagliate.
In generale, quindi, è normale un lieve peggioramento dei sintomi in questa iniziale fase di cambio cura?
La ringrazio ancora.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3k visite dal 28/05/2021.
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